[NFL] Divisional: Avanti all’ottava di fila (Los Angeles Chargers vs New England Patriots 28-41)

Nel divisional round della AFC si andavano a scontrare due team per certi versi agli antipodi.
I Chargers di quest’anno hanno basato il proprio successo sulla presenza di giocatori di qualità e talentuosi su ambo i lati del pallone, in attacco Rivers, Melvin Gordon, Allen e Mike Williams, in difesa Ingram, Bosa, Heyward e Derwin James per citarne solo alcuni.
New England, al contrario, sfrutta il fatto di possedere il più grande tandem coach-quarterback di tutti i tempi, potendosi permettere di circondare Brady con giocatori da altre parti mediocri, o non scelte alte nel draft (escluso Sony Michel che comunque non era il più atteso tra i vari prospetti) ma che negli schemi di Belichick trovano una loro funzionalità.

Per i Chargers non è usuale trovarsi ai playoff a giocarsi un turno divisionale, l’ultima volta nel 2013, ma se si guarda anche alla loro storia, le apparizioni nella postseason si sono fatte attendere anche a lungo; oltretutto considerando l’età di Rivers (37) si capisce perché questa era un’occasione da non mancare.
Dall’altro lato della trincea, invece, New England andrà ad affrontare la sua ottava finale consecutiva per la AFC, qualcosa di anormale e mai visto considerando le regole della NFL che mirano alla parità di mezzi tra le squadre per rendere lo spettacolo più competitivo e incerto, non a caso sono già da molti ribattezzati come la più grande dinastia nella storia della Lega.

L’ultima differenza riguarda il fattore campo, New England ha costruito i propri successi sul terreno del Gillette Stadium di Foxborough, tutt’ora in questa stagione i Patriots hanno subito fuori casa sconfitte che hanno lasciato perplessi molti sulla reale forza di questa squadra, basti pensare a quelle subite a Detroit, Miami e Jacksonville; di contro però, in casa continuano ad essere rulli compressori, e finchè riusciranno ad ospitare le gare di playoff con magari anche una bye week, avranno sempre una chance al Super Bowl.

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I Chargers, di contro, al momento giocano in uno stadio di calcio della MLS, con capienza intorno al 27000 posti, si son spostati l’anno scorso da San Diego e come i cugini Rams, faticano ad attrarre la platea los angelina al football. Sono una delle squadre che ha viaggiato di più in tutta la stagione, per altro ottenendo anche grandi vittorie in trasferta, come a Pittsburgh o Kansas City.

Cronaca

Gordon Chargers Patriots

I Patriots mettono in campo il loro consueto stile di gioco, corse o lanci corti per guadagni medio-piccoli di yard, e funziona, nel primo drive coinvolgono soprattutto i runningback, White come ricevitore fuori dal backfield, Michel come corridore tra i tackles, difatti il rookie da Georgia fa questo e dalla 1 entra in end-zone. 0-7

Dopo questo possesso, il più lungo drive di apertura dei Pats ai playoff sotto Belichick (7:11 con 14 giochi) entra in campo per la prima volta l’attacco dei Chargers, il quale ci mette poco a mettere in mostra il suo marchio di fabbrica, l’esplosività, Los Angeles prova spesso il lancio lungo avendo ricevitori alti e forti quali Allen, Mike e Tyrell Williams.
Difatti Rivers prima trova Mike Williams per 18 iarde e poi Keenan Allen per 43 e il primo TD, lasciato indisturbato sul lato destro del campo, il corner Gilmore aveva letto male l’azione o pensava di aver maggiore copertura dalla safety, difatti ha fatto un passo di troppo verso l’interno e la safety che era profonda nel centro del campo non ha fatto in tempo a chiudere su Allen. 7-7

Questo pareggio e la speranza portata dallo svarione difensivo di New England sono solo apparenza, infatti da ora in poi New England attiva il rullo compressore, mettendo in cascina 4 TDs sui successivi 4 possessi.
L’offensive line dei Chargers boccheggia contro la pass-rush dei Pats, e Rivers si trova spesso a lanciare sotto pressione, non dando l’impressione di stare facendo lanci ragionati, ma più che altro dettati dalla frenesia del momento, sperando che i propri ricevitori portino a casa la palla in queste situazioni 50/50.

Come se non bastasse questa situazione di estrema difficoltà, con drive dopo drive che si conclude in punt, i Chargers verso la fine della prima metà di gara si tirano la zappa sui piedi, Desmond King, pro bowler ed esperto ritornatore, manca la presa di un punt avversario, la palla è viva e il fantastico special-teamer dei Pats, McClellan, uno dei giocatori di special team più decisivi della lega, la recupera al limite della sideline, dando a Brady & Co un possesso dalle 35 avversarie.
All’intervallo si è già sul punteggio di 7-35, la contesa, nel 90% dei casi in queste condizioni è gia finità, ed infatti è così.

I tre TD che metterà a segno Los Angeles sono anche frutto del fatto che New England abbassa i ritmi per gestire il risultato, tra solo una settimana infatti si giocheranno la AFC a Kansas City. Al Gillette Stadium di Foxborough si conclude 28-41 in favore dei padroni di casa New England Patriots.

Considerazioni

sony michel patriots chargers

Ritengo che New England abbia vinto la partita in difesa, mettere tanti uomini nel box e blitzando frequentemente con i linebacker quali Hightower e Van Noy, ha evidenziato le lacune e la giornata storta della o-line dei Chargers.
La pass-rush di New England ha portato a casa 2 sack, 4 tackle per perdita di iarde, 7 colpi al quarterback avversario, 1 INT ad opera del costante pro bowler Stephon Gilmore e 8 passaggi deviati; a ciò va aggiunto il numero per cui a un certo punto del match Rivers aveva fatto 16 dei suoi 32 lanci sotto pressione.

Conseguenza: le traccie profonde dei 3 splendidi ricevitori dei Chargers non riuscivano a svilupparsi prima che Rivers venisse colpito o messo sotto pressione per essere costretto a lanciarla un po’ “alla cieca” nella zona dei propri compagni, che a parte l’occasione del primo TD di Allen, sono sempre stati marcati stretti dai defensive back di New England.
La pressione portata sulla tasca dalla difesa di New England, ha tolto ai Chargers l’opzione della corsa(solo 10 tentate in tutto il match), forse anche a causa delle dubbie condizioni di Melvin Gordon e dal fatto che trovandosi immediatamente sotto si è dovuto cercare di velocizzare i drive.

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L’attacco di New England, anch’esso, ha messo in campo una prestazione eccezionale, ha tolto la palla all’esplosivo attacco dei Chargers (tempo di possesso dei Patriots 38:20), e ha perseguito la propria filosofia, molti passaggi medio-corti ma sicuri di non creare turnover; basti vedere la statistica per cui dei 44 lanci di Brady 34 sono risultati in prese, mentre dei 51 di Rivers solo 25.
Edelman è stato la sua migliore versione di tutta la stagione, 9 ricezioni per 151 yds, liberandosi per gradi guadagni soprattutto su play-action e mettendo in mostra la sua durezza, essendo sgusciato a un paio di tackle, garantendo extra yard ai suoi.
Da incorniciare poi la prestazione chirurgica della o-line dei Patriots, Brady mai messo sotto pressione da una pass-rush spaventosa composta dai defensive end Bosa e Ingram, ma anche da defensive tackle temibili quali Mebane, protagonista prima della gara di un momento toccante, visto che i Patriots hanno deciso di osservare un minuto di silenzio per la prematura morte della figlia Mekenna, a sole 7 settimane di vita, causata da una rara malattia genetica.
Oltre a proteggere dalla pass-rush però la linea ha anche aperto voragini, soprattutto per Michel, che ha corso per 129 yds e 3 TDs, non male per un rookie.

Concludo con la difesa dei Chargers, l’unica unità mancante in questa analisi: una settimana fa il coordinatore della difesa Gus Bradley aveva stupito tutti schierando sul campo di Baltimore spesso personale da 6-7 defensive back contro una squadra che corre la palla il 75% delle volte, la qual cosa può apparire assurda, peccato che abbia funzionato contro la squadra del Maryland. Ecco, questa settimana, invece, la difesa sembra non averci capito molto, ricevitori liberi, tackle tardivi e poco convinti, e penalità troppo costose come quella di Heyward che ha regalato ai Patriots un 1st & goal dalla propria 1 che poi hanno convertito con Michel.
Fa piacere, comunque, che in una prestazione tanto negativa, Antonio Gates sia stato in grado di di segnare un touchdown nei playoff che probabilmente lo porterà a prolungare di una stagione la sua carriera.

Altro fatto esemplare è stato che per la prima volta nella storia dei playoff NFL ha partecipato alla crew arbitrale una donna, Sarah Thomas.

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