It’s QB time: i migliori e peggiori quarterback del Divisional Round
Appuntamento settimanale con la rubrica di Huddle Magazine che ci propone quali sono stati i migliori e i peggiori quarterback visti sul campo nel turno dei Divisional. Dopo aver letto la nostra classifica votate il vostro migliore e il vostro peggiore.
I MIGLIORI TRE
Quarterback della settimana
Tom Brady, New England Patriots (34-44, 343 yds, 1 TD, 0 INT)
La qualità di gioco offerta dai Patriots è stata semplicemente imbarazzante, Tom Brady e compagni hanno giocato una partita da manuale ed hanno archiviato il match già al termine del secondo quarto, quando i Patriots andavano a riposare sul punteggio di 35 a 7. Sui primi tre drive offensivi New England ha realizzato tre touchdown, la linea offensiva ha compiuto un lavoro maestoso e Sony Michel è stato impossibile da stoppare, la sua prestazione da 129 yds e 3 touchdown su 24 corse parla da sé. Nel passing game Brady ha sfruttato fino al midollo le doti di due veterani come Julian Edelman e James White, il primo ha messo a referto 9 ricezioni, 151 yds ed una meta, superando Reggie Wayne nella classifica di ricezioni realizzate in postseason, davanti ad Edelman ora c’è solo Jerry Rice. James White si è reso protagonista con ben 13 ricezioni, è stato una spina nel fianco per i Chargers, i quali per tutta la stagione hanno avuto difficoltà a difendere sui running back capaci di ricevere. L’unico touchdown realizzato da Brady è terminato tra le mani di Philip Dorsett. Philip Rivers è uscito a testa alta dopo aver realizzato due mete nell’ultimo quarto, ma i Patriots hanno dominato sotto ogni aspetto del gioco. Per New England all’orizzonte c’è un viaggio nella fredda Kansas City, prima di arrivare all’ennesimo Super Bowl, Brady e Belichick dovranno passare sopra gli esuberanti Chiefs guidati da Andy Reid, il futuro MVP Patrick Mahomes e le stelle Travis Kelce e Tyreek Hill.
Drew Brees, New Orleans Saints (28-38, 301 yds, 2 TD, 1 INT)
Nonostante una partenza che non si vedeva dal 2009, anno nel quale Aaron Rodgers cominciò il Wild Card Game con un intercetto al primo lancio, Drew Brees è riuscito a trascinare i suoi Saints al Championship Game dopo la più grande rimonta fatta nella storia di New Orleans ai playoff. Sulla prima giocata della partita Brees cercava con un lancio forzato Tedd Ginn ma veniva prontamente intercettato da Cre’von LeBlanc. Nick Foles e compagni si portavano nel giro di un quarto sul 14-0 e le cose sembravano poter terminare nel peggiore dei modi per i Saints. Drew Brees però è riuscito a gestire perfettamente il suo attacco coinvolgendo come al solito Alvin Kamara, Tedd Ginn Jr. ed uno strepitoso Michael Thomas, autore di un record di franchigia con 12 ricezioni, 171 yds ed un touchdown. Brees riusciva a tenere in gioco i Saints con un perfetto “fade” terminato tra le mani di Keith Kirkwood nel secondo quarto. Nella seconda metà di partita l’attacco degli Eagles si spegneva completamente e New Orleans ne approfittava per portarsi sul 20-14 con una meta realizzata da Michael Thomas. Con 3 minuti sul cronometro Philadelphia trovava continuità in attacco ma il drive terminava con un drop di Jeffery terminato tra le mani di Marshon Lattimore, autore di due intercetti e della giocata che di fatto metteva una pietra miliare sul match. L’avventura dei Saints dunque continua e domenica prossima, cosi come nella week 9, i Rams sbarcheranno in Louisiana per una partita senza esclusione di colpi. Nella week 9 i Saints ne uscirono vincitori con un sonante 45-35.
Patrick Mahomes, Kansas City Chiefs (27-41, 278 yds, 0 TD, 0 INT, 3 rush, 8 yds, 1 TD)
Il primo taboo è stato sfatato, Mahomes ha aiutato i suoi Chiefs a vincere la prima partita di playoff negli ultimi 26 anni e la franchigia di Kansas City disputerà il Championship Game per la prima volta dal 1993. La squadra è sembrata totalmente diversa rispetto alle scorse annate, quando in seguito ad una dominante regular season, i Chiefs si scioglievano alla prima occasione che contava. Nella neve i Chiefs sono riusciti a domare Andrew Luck e compagni grazie ad una sorprendente prestazione della difesa orfana anche di Eric Berry, l’attacco invece ha contribuito con quattro giocatori diversi autori di un touchdown su corsa. Mahomes ha gestito bene la pressione e visto il clima, invece che optare per un pesante gioco aereo, ha sfruttato le 154 yards totali di Damien Williams, diventato ormai pedina fondamentale dell’attacco ed i touchdown di Tyreek Hill e Darrel Williams per amministrare la partita. Lo stesso Mahomes si è reso protagonista di una meta nel secondo quarto grazie ad uno scramble dopo essere uscito dalla tasca terminato con un tuffo nella endzone. Il confronto con Luck non è stato equilibrato, il QB dei Colts è sembrato sottotono e sembrava non avere potenza nel braccio, ha forzato diversi lanci ed è stato impreciso. Per prolungare i drive Mahomes ha usufruito come al solito degli eccellenti Kelce, Hill e Watkins, capaci di eludere la solida difesa di Indianapolis. Questi Chiefs nonostante il primo seed della AFC non sono mai sembrati veri favoriti per la vittoria finale a causa delle lacune difensive, ma la partita di ieri ha dimostrato che la franchigia di Kansas City può dare del filo da torcere a chiunque. Al Super Bowl manca soltanto un passo e per riuscirci i Chiefs dovranno eliminare i Patriots tra le mura amiche in quella che si prospetta come una sfida elettrizzante.
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Andrew Luck, Indianapolis Colts (19-36, 203 yds, 1 TD, 0 INT)
A livello statistico la prestazione di Luck non è stata disastrosa, ma per fare strada ai playoff serve ben altro. I Colts non sono mai stati in partita, i Chiefs hanno dominato e gestito il tempo a loro piacimento, Indianapolis ha avuto delle occasioni per rientrare in partita, ma le giocate difensive di Kansas City e le imprecisioni offensive degli ospiti hanno deciso la partita. Andrew Luck ha pescato il fidato T.Y. Hilton per il suo unico touchdown di giornata ed un fattore fondamentale tra la partita di questa settimana e quella di settimana scorsa è stato il funzionamento del running game. Contro i Texans Marlon Mack si era reso protagonista di una prestazione da più di 100 yards ed oltre 20 touches, contro i Chiefs invece Mack è stato sabotato eccellentemente ed ha terminato la sua prestazione con 46 yards collezionate in 9 touches. Con i Colts diventati unidimensionali, per Kansas City è diventato tutto più semplice. Per Indianapolis tuttavia nulla è perduto, questa è stata la prima annata giocata da Luck dopo l’infortunio che lo aveva tenuto ai box per diverso tempo ed il prodotto di Stanford si è messo in mostra come praticamente certo vincitore del Comeback Player of the Year award e come candidato all’MVP, premio che con ogni probabilità finirà tra le mani del suo giustiziere Patrick Mahomes. I Colts possono vantare di una giovane ed eccellente linea offensiva oltre che di giovani playmaker, dunque se l’anno prossimo dovessimo rivedere la franchigia di Indianapolis da queste parti non dovremmo sorprenderci, e con un anno di esperienza in più gli scenari potrebbero cambiare.
Nick Foles, Philadelphia Eagles (18-31, 201 yds, 1 TD, 2 INT)
Questa volta il miracolo non è riuscito. Mi è difficile inserire Nick Foles tra i peggiori perché le capacità di questo ragazzo sono davvero elevate, se ieri Alshon Jeffery avesse fatto quella ricezione, oggi probabilmente parleremmo di una storia completamente diversa. Gli Eagles erano nel territorio dei Saints ed avevano ancora tempo a disposizione, quel lancio però è sfuggito dalle mani di Jeffery e si è accomodato tra quelle di Marshon Lattimore, playmaker capace di trovarsi al posto nel momento giusto realizzando cosi la giocata che metteva in cassaforte la partita per i padroni di casa. Foles era partito forte nel primo quarto, periodo nel quale aveva realizzato un touchdown per Matthews ed uno su corsa, diventando cosi il terzo giocatore nella storia dei playoff a collezionare almeno una meta su lancio, corsa e ricezione. L’attacco di Philly però è rimasto a bocca asciutta per tre interi quarti, cosa che in una partita playoff al 90% costa la vittoria finale. Il compito del General Manager degli Eagles in questa offseason non sarà per niente facile, Carson Wentz al top della forma ha dimostrato di poter gareggiare per l’MVP, ma Nick Foles in due annate diverse ha dimostrato di poter essere il quarterback più clutch in circolazione. Lo scorso hanno ha architettato un’impresa senza precedenti, quest’anno nonostante la costante degli intercetti, ha eliminato i Bears in trasferta, squadra con la miglior difesa della lega, ed ha rischiato di compiere un miracolo in casa del primo seed della NFC. La questione quarterback in quel di Philadelphia sarà sicuramente un argomento caldo per tutta la offseason.
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