Tutta week 15 in un solo articolo

Sono 16 le sfida da non perdere in una Week 15 da brividi. I Chiefs rimangono in testa alla AFC nonostante la sconfitta contro i Chargers. A seguire ci sono ancora Texans e Patriots. In NFC ci sono, invece, i Saints al comando, davanti a Rams e Bears, che volano ai playoff da padroni della NFC North. Partiamo!

Do you believe in miracles? A Los Angeles sponda Chargers probabilmente si, da giovedì scorso. I Los Angeles Chargers (11-3) raggiungono i Kansas City Chiefs (11-3) in vetta alla classifica della division grazie ad una rimonta oramai insperata e ad una di quelle azioni che quando riescono ti classificano come genio e quando vanno male ti espongono al pubblico ludibrio.
Patrick Mahomes (24/34 x 243 yd, 2 TD) sembrava aver portato a casa l’ennesima vittoria stagionale per i suoi Chiefs, in barba all’assenza di Kareem Hunt (i cui sostituti Damien e Darrell Williams non sono stati certamente all’altezza come guadagno, totalizzando la miseria di 62 yard in 12 portate, anche se due touchdown su corsa sono comunque arrivati), ma non aveva fatto i conti con un Philip Rivers (26/38 x 313 yd, 2 TD, 2 int) sonnecchiante per quasi tutto l’incontro e risvegliatosi negli ultimi quattro minuti con i Chargers sotto 28-14. Rivers ha dapprima portato Los Angeles sulle tre yard avversarie da dove Justin Jackson () ha segnato il touchdown del 28-21, poi ha trovato Mike Williams in end zone a quattro secondi dal termine per la segnatura del possibile pareggio. Anthony Lynn gioca il tutto per tutto e deide di andare da due. Rivers finta la corsa al centro e trova ancora Mike Williams solo soletto in end zone letteralmente dimenticato dalla difesa dei Chiefs per il 29-28 che vale la qualificazione ai playoff per Los Angeles.

Vittoria di gran cuore quella dei Redskins (7-7) contro i Jaguars (4-10). Dopo gli infortuni di Alex Smith e Colt McCoy è un modesto Josh Johnson (16/25 per 151 yard con 1 TD pass e 1 fumble) a prendere in mano le redini offensive della squadra della capitale. Per fortuna sua e degli ospiti, dall’altra parte c’è un impresentabile Cody Kessler (9/17 con 1 INT e 1 fumble) al timone di un attacco inguardabile. Bastano poche parole per racchiudere la giornata offensiva di Jacksonville: Kai Forbath centra i pali da 33 e 41 yard. Al resto pensa un bellissimo punt return di Dede Westbrook, per 74 yard fino alla end zone avversaria. Washington resta in partita con i field goal da 46 e 33 yard di Dustin Hopkins, poi Johnson lancia Jeremy Sprinkle in touchdown per 6 yard. Jonathan Allen (5 tackle, 2 sack, 3 tackle for loss) e compagni tengono a bada il remissivo Kessler e i Redskins festeggiano grazie al field goal finale di Hopkins da 36 yard. Jaguars amareggiati e sconfitti, per 13-16.

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Continuano a correre i Cleveland Browns (6-7-1), che se non avessero gettato alle ortiche tante occasioni ad inizio stagione ora sarebbero tranquillamente in corsa per I playoff in posizione privilegiata. Vittima di questa settimana sono i Denver Broncos (6-8) che cedono di un punto in una partita sempre in bilico, con il massimo vantaggio per una delle due squadre di sette punti.
Baker Mayfield (19/31 x 188 yd, 2 TD, 1 int) lancia due touchdown pass per Brashad Perriman (1 x 31 yd, 1 TD) e Antonio Callaway (5 x 35 yd, 1 TD), mewntre Case Keenum (31/48 x 257 yd, 2 int) segna un touchdown su corsa ma resta a secco su passaggio ed alla fine è proprio la differenza sulle segnature (due touchdown ed un field goal per i Browns, un touchdown e tre field goal per i Broncos) a determinare la vittoria per i Browns.
Denver ci prova fino all’ultimo, ma con la palla a metà campo e pochi secondi sul cronometro, la speranza di arrivare ancora una volta in raggio da field goal si infrange sul sack di Jabril Peppers che atterra Case Keenum al quarto down e sventa la minaccia, preservando il 17-16 finale per i Cleveland Browns.

Gli Houston Texans (10-4) continuano la loro Marcia spedita verso la post season, ma contro i New York Jets (4-10) faticano più del dovuto, e la vittoria arriva solo nelle battute finali.
Grande protagonista dell’incontro è il kicker Ka’imi Fairbarn, che mette a segno 17 dei 29 punti dei Texans, grazie a cinque field goal e due trasformazioni. Per quanto riguarda i due touchdown, invece, fa tutto la premiata ditta Deahsun Watson (22/28 x 194 yd, 2 TD) / DeAndre Hopkins (10 x 170 yd, 2 TD), con la seconda segnatura, che sancisce il sorpasso definitivo, che arriva alla sirena dei due minuti.
Vana, quindi, la prestazione di Sam Darnold (24/38 x 253 yd, 2 TD), che manda in touchdown Robby Anderson (7 x 96 yd, 1 TD) e Andre Roberts (3 x 16 yd, 1 TD) che, assieme alla segnatura su corsa di Elijah McGuire (18 x 42 yd, 1 TD) porta il bottino dei Jets a 22 punti, non abbastanza per portare a casa la vittoria. Fairbarn mette l’ultimo sigillo a 54 secondi dal termine dopo un quarto down non convertito da Darnold, fissando il punteggio finale sul 29-22 per i Texans.

hopkins texans

Seconda prestazione stratosferica consecutiva per Derrick Henry (33 portate per 170 yard e 2 TD) e i Titans (8-6) lasciano a secco i Giants (5-9). Merito dello strepitoso runningback, che trova due rushing touchdown in giornata, entrambi da 1 yard, salendo a quota 6 nelle ultime due partite e a 11 in stagione. Merito anche di una difesa meravigliosa, guida da un Kevin Byard tuttofare (4 tackle, 1 sack, 1 tackle for loss, 2 pass deflected e 1 INT), che tiene a bada splendidamente un pessimo Eli Manning (21/44 per 229 yard con 1 INT e 1 fumble). A ciò si aggiunge il peggior Saquon Barkley della stagione, che abbina appena 31 yard in 14 portate ad altre 25 extra in 4 ricezioni. Marcus Mariota (12/20 per 88 yard) non commette alcun errore, Ryan Succop centra i pali da 22 yard e il gioco è fatto. I Titans vincono per 17-0 sui Giants.

I Green Bay Packers (5-8-1) salutano definitivamente I playoff al termine di una partita che li vede soccombere ai Chicago Bears (10-4) che completano la giornata con la conquista della Division in cui l’altr’anno erano finiti buoni ultimi. Guidati ancora da una difesa in cui spiccano Khalil Mack (6 tackle e 2,5 sack) e Roquan Smith (10 tackle), i Bears trovano comunque qualche difficoltà imprevista nel superare i Packers, che restano sempre vicini nel punteggio grazie ad Aaron Rodgers (25/42 x 274 yard, 1 int) ma non riescono a completare la rimonta a causa di Aaron Rodgers. Sì, perché se il veterano di mille battaglie in gialloverde tiene sempre in linea di galleggiamento i suoi, pur dovendosi accontentare dei calci di Mason Crosby e del solo touchdown su corsa di Jamaal Williams (12 x 55 yd, 1 TD), è responsabilità sua l’intercetto che arriva a 3:14 dal termine a metere la parola fine alla partita. I Packers segneranno ancora un field goal allo scadere ma, ovviamente, non sarà abbastanza.
I Bears, invece, guidati da un Trubisky in crescita (20/28 x 235 yd, 2 TD), vanno a segno con Jordan Howard (19 x 60 yd, 1 TD), Tarik Cohen (5 x 31 yd, 1 TD) e Trey Burton (4 x 36 yd, 1 TD), a cui si aggiunge il field goal di Cody Parker per il 24-17 finale.

Partita bruttina al New Era Field, tra due squadre che non hanno più nulla da chiedere alla stagione . I Buffalo Bills (5-9) la spuntano di misura sui Detroit Lions (5-9) e ringraziano Sam Martin, il punter dei Lions, che maneggia male la palla sulla trasformazione e si vede costretto ad inventarsi un passaggio ovviamente incompleto.
Difficile citare le prestazioni dei singoli quando oltre a Kenny Golladay (7 x 146 yd) nessun ricevitore dei Lions racimola più di 28 yard e lo stesso Stafford finisce con un anonimo 22/29 x 208 yd ed 1 touchdown pass. Sul fronte Bills non va molto meglio, anche perché già privi di runningback titolare e riserva, nel corso della partita hanno dovuto fare ricorso al ricevitore Isiah McKenzie nel ruolo di halfback. Josh Allen (13/26 x 204 yd, 1 TD) resta imprescindibile sia come marcatore (un touchdown su corsa per lui) che come lanciatore, ma a Buffalo si vede poco altro di buono, se non il passaggio da 42 yard per Robert Foster (4 x 108 yd, 1 TD) che sancisce il 14-13 finale in favore dei Bills.

Cadono i Cowboys (8-6), distrutti dagli incredibili Colts (8-6) e lasciati senza punti a tabellone per la prima volta dopo 15 anni. Merito di una difesa stellare, guidata dal pazzesco rookie Darius Leonard (11 tackle, 1 tackle for loss e 2 pass deflected), che tocca l’incredibile quota di 146 tackle in stagione. Delude le attese Dak Prescott (24/39 per 206 yard e 1 INT), ma anche Andrew Luck è al di sotto dei propri standard (16/27 per 192 yard). A decidere la sfida in favore di Indianapolis sono le corse vincenti da 1 e 6 yard di un devastante Marlon Mack (27 portate per 139 yard e 2 TD) e i field goal da 43, 44 e 23 yard dell’eterno Adam Vinatieri, senza errori in giornata. I Colts dominano i Cowboys per 23-0.

Marlon Mack Colts

Nella pioggia di Baltimore, i Ravens (8-6) faticano non poco a mantenere salda la posizione in wild card, mentre i Tampa Bay Buccaneers (5-9) si assicurano l’ottava stagione perdente negli ultimi dieci anni.
Lamar Jackson brilla ancora su due fronti, guadagnando 95 yard su corsa e totalizzando un tutto sommato positivo 14/23 x 131 yd ed 1 TD, ma questa volta resta fuori dalla end zone, lasciando che sia Chris Moore (1 x 5 yd, 1 TD) a ricevere un suo pallone oltre la goal line per segnare sei punti. Al resto ci pensano Gus Edwards (19 x 104 yd, 1 TD) ed i field goal di Justin Tucker.
I Buccaneers si ritrovano con Jameis Winston (13/25 x 137 yd, 1 int) in giornata no, ed il solo Peyton Barber (19 x 85 yd, 1 TD) non basta per recuperare lo svantaggio. Tra i tanti, l’errore marchiano lo commette Isiah Johnson, che placca Edwards sulle proprie sette yard con poco più di due minuti sul cronometro, regalando di fatto la partita ai Ravens. Se lo avesse lasciato segnare i Buccaneers avrebbero avuto una remota possibilità di rimonta (avrebbero dovuto comunque segnare due volte). Sempre meglio, però, che vedere Lamar Jackson inginocchiarsi tre volte e lasciar scorrere il tempo fino al fischio finale che sancisce il 20-12 con cui i Ravens vincono la partita.

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Gli Atlanta Falcons (5-9) temevano gli Arizona Cardinals (3-11) in virtù della loro vittoria su quei Packers che la scorsa settimana li avevano sconfitti nettamente, ma alla fine dei giochi la paura si è rivelata infondata.
Guidati da un disastroso Josh Rosen (13/22 x 132 yd, 2 int) i Cardinals hanno consegnato la partita nelle mani dei Falcons già nel primo tempo, e nemmeno l’ingresso di Mike Glennon (10/14 x 111 yd, 1 TD) ha potuto risollevare l esorti della squadra dell’Arizona.
I Falcons, dal canto loro, hanno macinato yard senza grossi problemi sia con Matt Ryan (22/36 x 231 yd, 2 TD) che con Tevin Coleman (11 x 145 yd, 1 TD), finalmente di nuovo oltre le 100 yard corse.
A segno anche Deion Jones su ritorno di intercetto, Justin Hardy (3 x 29 yd, 1 TD) ed il solito Julio Jones (6 x 82 yd, 1 TD) per i Falcons, mentre i quattordici punti di Arizona sono frutto di una corsa da una yard di David Johnson (11 x 33 yd, 1 TD) che ha aperto le marcature ed una ricezione in touchdown di Trent Sherfield (3 x 15 yd, 1 TD) che le ha chiuse. 40-14 per Atlanta il punteggio finale.

Dopo la vittoria sugli Steelers della scorsa settimana, gli Oakland Raiders (3-11) pensavano di poter bissare con i Cincinnati Bengals (6-8), ma dopo essere andati sotto di 17 punti in un quarto e mezzo hanno dovuto fare i conti con la realtà, prendendo atto che gli exploit sono difficili da ripetere.
Un Jeff Driskell sotto par (14/33 x 130 yd, 1 TD, 1 int), oltre al touchdown pass per Tyler Boyd (4 x 38 yd, 1 TD) è stato ben supportato dal gioco di corsa che ha visto protagonista Joe Mixon (27 x 129 yd, 2 TD), autore di due touchdown, e dal piede di Randy Bullok, che ha garantito ai Bengals tre field goal e tre trasformazioni. I Raiders, a loro volta, si sono dovuti affidare al piedone di Daniel Carson, maai tre field goal si è unito il solo touchdown pass di Derek Carr (21/38 x 263 yd, 1 TD) per Lee Smith (1 x 1 yd, 1 TD), troppo poco per contrastare l’avversario.
i Raiders sono riusciti ad accorciare fino ad avere solo sette punti di svantaggio, ma a quel punto i Bengals hanno ripremuto sull’acceleratore allungando ancora fino al 30-16 finale firmato dalla corsa di Mixon per 15 yard.

Nick Foles prende il posto dell’infortunato Carson Wentz e guida gli Eagles (7-7) a un’incredibile vittoria contro i Rams (11-3). Tutt’altro che straripanti i numeri del quarterback (24/31 per 270 yard e 1 INT), che però guida con saggezza l’attacco ospite, aiutato da un Alshon Jeffery devastante (8 ricezioni per 160 yard). Al contrario, un negativo Jared Goff (35/54 per 339 yard con 2 INT e 1 fumble) tocca quota 6 intercetti consecutivi senza alcun touchdown pass nelle ultime due partite giocate. A tenere Los Angeles in partita pensa il sempre decisivo Todd Gurley, con i rushing touchdown da 5 e 1 yard, cui aggiunge anche 10 ricezioni per 76 yard. Philadelphia, però, replica con ben tre touchdown su corsa: due sono a opera di Wendell Smallwood nel solo terzo periodo, da 9 e 4 yard, mentre il terzo è a carico di Josh Adams, a segno da 6 yard. Anche i due kicker vivono un’intesa giornata: Jake Elliott centra i pali da 51, 34 e 40 yard, mentre Greg Zuerlein risponde da 41, 36 e 37. Gli ospiti vivono un terzo periodo da urlo, guidati da Smallwood, e si portano avanti addirittura per 30-13, salvo poi subire la rimonta dei Rams nel quarto d’ora finale. Gurley trova la end zone, Goff no e gli Eagles festeggiano la vittoria per 30-23.

Foles Eagles Rams Football

I Vikings (7-6-1) dimostrano di gradire la guida del nuovo offensive coordinator, Kevin Stefanski, e demoliscono i Dolphins (7-7). I padroni di casa giocano un primo quarto sublime e trovano ben tre touchdown in un quarto d’ora: al touchdown pass per 13 yard di un ottimo Kirk Cousins (14/21 per 215 yard con 2 TD pass e 1 INT) per Stefon Diggs fanno seguito le corse vincenti da 13 yard di un indiavolato Dalvin Cook (19 portate per 136 yard e 2 TD) e da 18 di Latavious Murray. Miami, però, lancia la rimonta a cavallo dell’intervallo, pur senza che venga coinvolto direttamente uno spento Ryan Tannehill (11/24 per 108 yard). Minkah Fitzpatrick sfrutta uno dei pochi errori di giornata di Cousins per riportare l’intercetto per 50 yard fino alla end zone avversaria, poi il fantastico Kalen Ballage (12 portate per 123 yard e 1 TD) trova un varco per il rushing touchdown da 75 yard. Gli ospiti, però, si fermano sul pi˘ bello e Minnesota chiude i conti. Dan Bailey centra i pali da 36 e 34 yard, poi Cousins lancia Aldrick Robinson in touchdown, con un missile per 40 yard. A chiudere i conti è ancora Cook, che dà spettacolo con il bellissimo secondo viaggio in end zone di giornata, da 21 yard. I Vikings spazzano via i Dolphins per 41-17.

Inaspettata sconfitta per gli scatenati Seahawks (8-6) contro i 49ers (4-10). Un buon Russell Wilson (23/31 per 237 yard con 2 TD pass e 1 fumble) gioca un eccezionale primo tempo, in cui lancia per due volte il fido Doug Baldwin in end zone, per 5 e 35 yard, ma San Francisco non demorde. Dapprima arriva lo splendido kickoff return di Richie James, che riporta il pallone per 97 yard fino al touchdown, poi la perla di Nick Mullens (20/29 per 275 yard e 1 TD pass) per 41 yard per Garrett Celek. Al resto, prima e dopo l’intervallo, pensa un infallibile Robbie Gould, che centra i pali senza errori da 28, 33 e 45 yard. Seattle trova i punti della parità una prima volta grazie alla corsa vincente da 1 yard dell’ottimo Chris Carson (22 portate per 119 yard e 1 TD) e una seconda con il field goal da 48 yard di Sebastian Janikowski, che porta la sfida in overtime. Wilson, tenuto a bada dal magistrale DeForest Buckner (11 tackle, 2 sack, 4 tackle for loss), non trova lo spunto vincente. Mullens sÏ e Gould deve soltanto colpire da 36 yard per regalare la vittoria per 26-23 ai Niners contro i Seahawks.

Colpaccio degli Steelers (8-5-1) che piegano la resistenza dei Patriots (9-5), giunti alla seconda sconfitta consecutiva. Ben Roethlisberger vive una partita tra alti e bassi (22/34 per 235 yard con 2 TD pass e 2 INT), ma è fuor di dubbio il protagonista del primo tempo, grazie ai touchdown pass per Vance McDonald, per 5 yard, e per Antonio Brown, per 17. Incredibilmente, la partita di Tom Brady (25/36 per 279 yard con 1 TD pass e 1 INT) vive di un solo spunto degno di nota, il lancio per 63 yard che spedisce Chris Hogan nella end zone avversaria. La difesa di Pittsburgh, guidata da un pazzesco Joe Haden (12 tackle, 2 pass deflected e 1 INT), concede appena un field goal da 33 yard a Stephen Gostkowski in tutto il secondo tempo. New England, grazie soprattutto a Duron Harmon (1 tackle, 2 pass deflected e 2 INT), tiene a bada Big Ben, ma non lo scatenato rookie Jaylen Samuels (19 portate per 142 yard), sostituto di giornata di James Conner. Chris Boswell centra i pali da 48 yard, Brady non trova il touchdown del pareggio e gli Steelers vincono per 17-10 sui Patriots.

I Saints (12-2) si avvicinano al trono di NFC grazie alla vittoria sui deludenti Panthers (6-8), giunti alla sesta sconfitta consecutiva. Arrivano segnali preoccupanti, però, dall’attacco di New Orleans, con Drew Brees in evidente flessione (23/35 per 203 yard e 1 INT), frenato in giornata dall’eccellente difesa di Carolina, guidata dal magico Luke Kuechly (13 tackle, 2 tackle for loss e 1 pass deflected). A produrre punti sono i field goal di Will Lutz da 46 e 24 yard, oltre al bel rushing touchdown da 16 yard di Alvin Kamara. Il conseguente tentativo di conversione da due punti viene incredibilmente riportato da Donte Jackson fino alla end zone avversaria, dando i due punti ai padroni di casa. Che, per il resto, possono festeggiare soltanto una pazzesca trick play, con Christian McCaffrey nei panni del quarterback a lanciare in end zone Chris Manhertz per 50 yard. Cam Newton, però, in crisi nera (16/29 per 131 yard e 1 INT) e la rimonta dei Panthers non si completa. Vincono i Saints per 12-9.

Inizia sabato notte la penultima Week della regular season, con i due “anticipi” tra Titans e Redskins e tra Chargers e Ravens. Domenica, poi arriva il piatto forte, in particolare con le sfide tra Eagles e Texans, tra Saints e Steelers e tra Seahawks e Chiefs. A chiudere ecco il Monday Night tra Raiders e Broncos.

Articolo a cura di Alessio Salerio e Massimo Foglio

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Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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