Kyle Shanahan può aprire una nuova dinastia

Cosi come riuscì il padre Mike con i Broncos, anche Kyle Shanahan con i suoi 49ers sembra essere pronto a poter avviare una nuova brillante dinastia nella baia di San Francisco.

Non è facile per nessuno inerpicarsi verso la vetta della NFL: solo un team esce vincitore nella finale ogni anno e spesso arrivarci è anche fattore di fortuna. Tuttavia ci sono metodi alternativi per costruire una squadra capace di poter raggiungere il Super Bowl ed arrivarci nel momento giusto è un fattore fondamentale. Molte franchigie si garantiscono la possibilità di giocarsi il titolo finale pagando, e non poco, giocatori importanti e se l’anno in questione coincide con quello di tanti giocatori in scadenza può essere un bel problema per il futuro.

Non è stato il caso dei 49ers dove l’head coach Kyle Shanahan ed il GM John Lynch hanno sapientemente costruito una squadra high risk, puntando su tanti giocatori reduci anche da infortuni importanti, ma per questo pagati il giusto. I 49ers sono una squadra giovane e questo permette ancora di poter ragionare su costi ridotti grazie alle politiche contrattuali che concedono il contratto di una recente scelta al draft.

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Dalla sconfitta contro i Kansas City Chiefs di questo febbraio, i 49ers si sono ritrovati con il rischio di perdere “solo” Arik Armstead e DeForest Buckner. No, non mi sono dimenticato del WR Emmanuel Sanders ben pagato a metà stagione dai Broncos, ma francamente quest’ultimo sembra essere fin dall’inizio una pezza per arrivare con un top receiver al termine della stagione. Molti team che in un determinato anno arrivano vicini alla vittoria tendono a commettere “l’errore”, non sempre lo è ma è senza dubbio una scelta rischiosa, di strapagare il giocatore che quella stagione li ha portati a quel punto legando il proprio futuro destino alle prestazioni dello stesso, auto-obbligandosi spesso a depotenziare la squadra. E’ un po’ quello che hanno fatto i Titans quest’anno rinnovando pesantemente Derrick Henry e Ryan Tannehill ma finendo per privarsi di Logan Ryan, Dion Lewis e Jake Conklin.

I 49ers si sono tolti da questa incombenza decidendo di riconfermare Armstead ma cedendo Buckner per ottenere una prima scelta con cui hanno selezionato, facendo trade down, un pari ruolo di assoluto livello che per i prossimi cinque anni, se tutto va bene, inciderà pochissimo a livello di salary cap.

In compenso Kyle Shanahan e John Lynch sembrano avere davvero le idee molto chiare su come deve essere costruito questo team. Esce un giocatore da quel ruolo e ne rientra un altro di pari livello a sopperire quel buco. Lo abbiamo potuto vedere in questa offseason non solo con la scelta di Kinlaw al draft al posto di Buckner, ma anche con la trade che ha portato Trent Williams ai 49ers per sopperire al ritiro dello storico OL Joe Stanley e la scelta di Brandon Aiyuk al primo giro del draft vedasi come sostituto di Sanders.

Il dubbio più consistente rimane Jimmy Garoppolo. Non parlo dell’integrità fisica, perché con quest’anno pare proprio essersi messo da parte i problemi, ma bisognerà vedere se riuscirà ad incidere di più quando sarà chiamato a farlo dopo che quest’anno ha potuto contare su un reparto di runningback strepitoso che, nonostante l’addio di Matt Breida, cercherà di ripetersi allo stesso livello sgravandolo di eccessive incombenze. Le speranze sono ottime visti i risultati che Shanahan ha ottenuto quando ha schierato C.J. Beathard e Nick Mullens nella necessità. L’ex OC dei Falcons ha dimostrato come non porti avanti ostinatamente il proprio credo ma che è perfettamente capace di far girare l’attacco intorno alle qualità del proprio QB e non su delle idee di gioco radicate.

Altro punto di forza per la nascita di questa possibile nuova dinastia è sicuramente la curiosa scelta di pagare più corposamente gli assistenti ritenuti fondamentali dall’head coach per non rischiare di perdere pezzi ogni stagione, leggasi Rich Scangarello da QB coach dei 49ers a OC dei Broncos con alterne fortune. Il DL coach Kris Krocurek ed il TE coach Jon Embree hanno uno stipendio più alto rispetto alle medie dei pari ruolo, mentre gli assistenti offensivi Mike McDaniel e Mike LaFleur guadagnano praticamente come un OC della NFL.

Tra le stelle del team che sicuramente batteranno cassa in futuro vi sono il TE George Kittle ed il DE Nick Bosa, ma se per il primo le trattative per il rinnovo potrebbero essere imminenti e costose, per il secondo, già dominante in NFL al suo primo anno nella lega, vi sarà ancora molto tempo prima di parlare di un corposo rinnovo.

Insomma, con Lynch e Shanahan che godono di assoluta fiducia dal management della franchigia e contratti ancora a lungo termine, vi sono tutti i presupposti per la nascita di una nuova dinastia NFL.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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