[NFL] Week 16: Sfida dura nella Baia (Chicago Bears vs San Francisco 49ers 14-9)

Freschi di NFC North title i Chicago Bears si presentano in California con tanta energia e con l’entusiasmo alle stelle.
I 49ers che abbiamo visto nelle ultime 2 settimane a mio avviso non sono un team da 4-10, la squadra è dilaniata dagli infortuni ma i red and gold non sono mai da sottovalutare; fuori Garoppolo e Bethard, sotto con il terzo QB a disposizione per Kyle Shanahan, Nick Mullens (22/38 241y 0TD 1INT e 1 sack).
Coi ragazzi di Chicago Bears Italia abbiamo parlato di come i Niners siano avversari ostici, specie in casa, anche se a dire il vero il Levi’s Stadium è semideserto e a sprazzi si sentono maggiori incitamenti da parte dei sostenitori Bears sempre numerosi.
Vero che al momento del draft di Mitchell Trubisky a San Francisco il QB non sembrava un problema, ma tra me e me sorge la domanda di dove sarebbero i Bears oggi senza quella trade coi 49ers?

La partita inizia con Trubisky che lancia un passaggio in profondità e Allen Robinson II che con un balzo da funambolo lo agguanta per una conversione da 43 yard, peccato che Parkey senta la pressione sbagliando il field goal dell’ipotetico vantaggio.
Segue un potente sack di Cassius Marsh sul QB di Chicago e il primo parziale resta sullo 0-0.
George Kittle porta avanti il team californiano dopo che Breida lascia il campo per un infortunio; il tightend di San Francisco che questa stagione ha meritato la chiamata al Pro Bowl di Orlando è la minaccia più pericolosa in campo per i padroni di casa.
A onor del vero gli ospiti di Pro Bowler ne hanno ben cinque e sono felice di averli pronosticati nella giornata di martedì scorso prima delle pubblicazioni ufficiali: Cohen, Mack, Hicks, Fuller e l’assente di lusso Jackson, quattro difensori uno per ruolo più il joystick umano nelle vesti di specialista ritornatore rappresenteranno i Bears nella parata delle stelle 2018 NFL.

cohen bears 49ers

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I primi 3 punti vanno a segno su calcio di Robbie Gould, vecchia conoscenza dell’Illinois e recordman assoluto nella storia del team di Chicago con 1.207 punti segnati, nessuno come lui nella Halas Hall anche se il kicker non gode di grandissima considerazione dalle nostre parti.
Trubisky e Cohen combinano un fumble che è follia pura, nonostante Howard sia in ritmo i due decidono di inventarsi uno strano passaggio sul 3rd & 1 che va perduto e Buckner recupera ringraziando. La secondaria di Chicago però regge e un secondo field goal di Gould va a segno.
Trubisky ci riprova e la reazione arriva con l’aiuto di Jordan Howard che porta i Bears a ridosso della end-zone californiana, una bella azione con confidenza che culmina col TD pass del QB da North Carolina a Anthony Miller (7° TD in stagione). 7-6 Chicago viziato da una leggerezza della difesa di San Francisco che per via di un holding evitabile si divora un intercetto incredibile.
Resta il tempo per un terzo FG di Gould che manda la sfida all’intervallo sul 9-7 per i padroni di casa.

Si riparte con un drive dei Bears, lento e logorante, continuamente interrotto; Tarik Cohen ci delizia con dei movimenti che a tratti ricordano quelli di Barry Sanders, Trubisky cerca Burton, Robinson II e Miller, ma alla fine è Jordan Howard ad entrare in end-zone con una corsa da 3 yard.
Il Bulldozer navy and orange colleziona 53 yard su corsa, 17 su ricezione e 1TD, migliore in campo dei suoi insieme ad un Trubisky che sembra aver raggiunto quella maturità che ti serve per andare ai playoffs a dire la tua.
Roquan Smith cresce e porta a segno il suo 5° sack di stagione, il primo di oggi su Mullens che fin qui si è mosso bene sempre veloce nel liberare i suoi lanci. La prova del QB di San Francisco non mi è dispiaciuta affatto, complice il lavoro perfetto di Staley che gli tiene lontani i mostri della difesa del Midwest.

La difesa di Chicago entra in partita e quando decide di farlo chiude il campo, Buckner (tra i migliori in campo) risponde per i Niners, ma Danny Trevathan mostra i muscoli intercettando un lancio di Mullens che si era pericolosamente avvicinato alla zona rossa di Chicago.
La rivalità tra le due storiche squadre della NFC si accende quando Herris colpisce Trubisky sulla scivolata da baseball che col corpo era già a terra davanti alla panchina di Chicago scatenando una sorta di rissa che coinvolge diversi componenti di entrambi i team, in particolare Bellamy e Miller che verranno entrambi espulsi, ma non saranno i soli.
Gesto sporco del rookie di San Francisco che non porta a niente di buono.

49ers bears rissa

Il gioco riprende e coach Nagy azzarda la conversione di un 4th &1 sulle proprie 35 che fortunatamente va a segno dopo aver perso il secondo challenge, ma Robinson II si fa fregare sul più bello con un fumble che Mabin recupera.
Staley e Khalil Mack danno vita ad una battaglia di livello impressionante (e credo di poter dire che ne escono entrambi vincitori) prima del Hail Mary pass di Mullens sull’ultimo tentativo che va a vuoto grazie alla perfetta copertura di McManis.

Finisce 14-9 e non me ne voglia il boss di Huddle Magazine Giovanni Ganci, al quale faccio i migliori auguri di Natale, ma ieri sera ha vinto la squadra più forte in campo, sempre caparbia nel preparare la gara con molta attenzione.
Chicago vince la terza partita consecutiva e la settimana dopo il trionfo divisionale si assicura il 3rd seed nella NFC con una bella prova di forza.
11-4 è un record che vale oro nelle nostre economie, e in attesa dell’ultima sfida in terra vikinga, che potrebbe replicarsi nella Wild Card, ci godiamo questo bel Natale di football che ci ha regalato grandi soddisfazioni.
Questa mentalità vincente ci porterà lontano!
Buone feste a tutti gli amici di Huddle Magazine e BearDown!

Chicago Bears Alex

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