[NFL] Week 16: La conquista del seed #1 (Pittsburgh Steelers vs New Orleans Saints 28-31)

Pittsburgh Steelers contro New Orleans Saints è la partita più affascinante e con maggiori implicazioni per i play off di week 16. Se da una parte i padroni di casa di New Orleans si giocano la possibilità di guadagnare il vantaggio del fattore campo per tutta la durata della post season, dall’altra Pittsburgh è costretta a vincere per respingere l’assalto al primo posto della AFC North da parte dei Baltimore Ravens. La posta in gioco è doppia per gli Steelers poiché, qualora dovesse arrivare una sconfitta, non solo perderebbero la leadership della division ma scivolerebbero ad ottava testa di serie e quindi fuori dalla griglia play off.

I Saints contano molto sul fattore campo: in stagione, nel comfort del Superdome, sono arrivate cinque vittorie a fronte di una sola sconfitta e, storicamente, l’accoppiata Sean Payton – Drew Brees non ha mai perso una partita di post season in casa. In un campionato così equilibrato in entrambe le conference, il fattore campo potrebbe essere fondamentale per raggiungere il Super Bowl di Atlanta.

L’importanza della partita si fa sicuramente sentire nelle prime battute: le due squadre sono contratte, con Roethlisberger e Brees stranamente imprecisi. Il primo possesso ospite si chiude con un punt, mentre ai padroni di casa va ancora peggio: coach Payton si gioca il jolly Taysom Hill, QB tuttofare che viene spesso inserito per la sua capacità di correre con il pallone. Questa volta, probabilmente con l’intento di ingannare la secondaria ospite, la chiamata prevede un lancio lungo per il rientrante Ted Ginn Jr., ma Hill non è accurato come Brees e viene intercettato da Sean Davis. Seppure la giocata finisca nel peggiore dei modi, si capisce subito come il rientro di Ginn fornisca una nuova arma all’attacco dei Saints. Il deep threat rappresentato dalla velocità del veterano WR concede maggiori spazi a Thomas e Kamara nel corto e medio raggio dove i due playmaker si trovano più a loro agio.

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Finalmente, a metà primo quarto, si assiste ai primi punti dell’incontro: sono gli ospiti a passare in vantaggio grazie al field goal di Boswell dalle 49 yard a conclusione di un drive caratterizzato dalle ricezioni di Smith-Schuster, agevolato dal continuo ed asfissiante raddoppio di marcatura su Antonio Brown. Lo svantaggio sveglia di colpo i padroni di casa che reagiscono con le migliori armi a disposizione di Brees: Thomas porta i suoi in territorio avversario con una ricezione da 28 yard, poi Kamara costringe Haden ad una pass interference (quantomeno dubbia) in end zone su un quarto down che avrebbe potuto significare la fine del drive. Invece, con la palla ad 1 yard dalla end zone, ci pensa Mark Ingram a scardinare la difesa ospite e segnare il touchdown del 7-3.

Steelers Saints

La reazione ospite è affidata ancora al piede di Boswell che riesce ad accorciare fino al 7-6 grazie soprattutto alla ricezione da 49 yard di Vance McDonald lasciato colpevolmente libero dalla secondaria di casa e trovato con precisione da Big Ben. Ma, mentre gli Steelers continuano a segnare field goal, Brees trova nuovamente la via della end zone. L’alternanza corsa-lanci dei Saints manda in confusione la difesa ospite che spesso si trova a dover rincorrere invece di essere pronta. In questa situazione il gioco in play-action è estremamente redditizio e permette ai padroni di casa di marciare lungo il campo fino alla red zone. Da qui ci pensa Kamara, con una corsa da 8 yard, a segnare il secondo touchdown di giornata che
dopo il calcio di Lutz porta il punteggio sul 14-6.

Roethlisberger decide di dare una scossa al match cominciando a lanciare verso Antonio Brown nonostante la doppia marcatura. Il numero 84 risponde presente e, dopo essere stato completamente limitato per il primo quarto e mezzo, è il fulcro di un drive incredibile da 97 yard che si conclude con il primo touchdown ospite. Brown conquista 64 delle 97 yard del possesso prima che Jaylen Samuels riceva il passaggio da 3 yard di Roethlisberger in end zone. Eli Rogers riceve anche la conversione da due punti che vale la parità a quota 14 a quaranta secondi dall’intervallo. Brees però non si accontenta di andare negli spogliatoi sul pareggio, torna in campo con l’idea di raggiungere almeno il raggio da field goal e ci riesce grazie ad uno screen pass da 31 yard per Kamara. Lutz ricompensa lo sforzo del suo attacco con il field goal del 17-14 con cui finisce il primo tempo.

La segnatura si rivela fondamentale poiché permette ai Saints di segnare due volte di fila ed allungare. Infatti il primo possesso del terzo quarto è per i padroni di casa che, grazie al secondo touchdown di Kamara, si portano a dieci punti di distanza dagli ospiti. Questa volta la reazione degli ospiti è però veemente: Big Ben guida due drive consecutivi perfetti con Antonio Brown sempre sugli scudi. Il ricevitore prodotto di Central Michigan (che chiuderà la partita con 185 yard e 2 TD) continua a farsi beffe del raddoppio e riceve due touchdown nel giro di otto minuti che regalano il nuovo vantaggio agli Steelers sul 28-24. L’attacco di casa si blocca improvvisamente e non riesce più a rendersi pericoloso, mentre gli ospiti continuano a marciare su e giù per il campo.

Ad inizio quarto periodo Pittsburgh torna nuovamente in territorio Saints e sembra poter continuare ad allungare, fino a che Stevan Ridley non si lascia sfuggire il pallone sul placcaggio di Coleman. Okafor recupera l’ovale ridando fiducia e morale a tutta la squadra. Brees sfrutta l’entusiasmo per riportarsi in territorio avversario dopo più di un quarto, ma una penalità per holding costringe i Saints ad accontentarsi del field goal. Dalle 50 yard il calcio di Lutz viene stoppato da un grande intervento di Fort che bullizza il proprio avversario e riesce a mettere una mano sulla traiettoria dell’ovale. Potrebbe essere la giocata decisiva, che conferisce agli ospiti l’entusiasmo per portare a casa la partita, ma coach Tomlin esagera con la fiducia e su un quarto down ancora in proprio territorio chiama una finta di punt con snap diretto a Nix. Il fullback inizialmente coglie impreparata la difesa di casa, ma le yard da guadagnare sono ben 5 e l’accoppiata Robertson – Banjo riesce a placcarlo ad una sola yard dal primo down.

thomas saints steelers

E’ l’ennesima svolta di una partita ricca di colpi di scena e questa volta Brees non si lascia sfuggire la ghiotta occasione di tornare in vantaggio. Con solo un minuto e mezzo alla fine Michael Thomas riceve il touchdown da 2 yard di Brees proprio a ridosso della goal line. Lutz realizza l’extra-point del 31-28. Roethlisberger e compagni hanno ancora il tempo per provare a portarsi quantomeno in raggio da field goal e mandare la partita in overtime. L’enorme talento a disposizione dell’attacco di Pittsburgh e la voglia di riacciuffare una partita che ad un certo punto sembrava vinta, vengono dimostrati su un quarto down e 15 yard da conquistare che Big Ben converte grazie ad una ricezione incredibile di Brown lungo la sideline. Gli Steelers sembrano avere nove vite e riescono a superare nuovamente la metà campo con un lancio per Smith-Schuster che li porta in raggio da field goal. Il giovane ricevitore, però, provando a guadagnare più yard possibili, si espone al rischio di perdere il pallone ed infatti Rankins, con una giocata difensiva veramente notevole, riesce a strapparglielo: fumble e ovale recuperato da Demario Davis. E’ la giocata che mette la parola fine ad un incontro caratterizzato da completo equilibrio e deciso da episodi e grandi giocate dei playmaker più talentuosi.

I New Orleans Saints vincono dunque 31-28, garantendosi la testa di serie numero 1 nei play off della NFC. Chiunque voglia raggiungere il Super Bowl da quella parte di tabellone dovrà vedersela con il Superdome. Per gli Steelers invece si prospetta lo scenario peggiore: i Ravens li sorpassano per la testa della AFC North, mentre Colts e Titans li scavalcano per l’accesso all’ultima wild card a disposizione. Adesso Pittsburgh dovrà necessariamente battere Cincinnati nell’ultima giornata e sperare che Baltimore perda in casa contro i Cleveland Browns, altrimenti sarà costretta a guardare la post season dal divano. Sarebbe veramente incredibile per una squadra di così grande talento non raggiungere i play off. I Saints, invece, nell’ultima giornata della stagione regolare sfideranno i Panthers e sarà interessante vedere se coach Payton deciderà di far giocare i titolari o preferirà lasciarli riposare in vista della post season.

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