[NFL] Week 15: The Saints go marchin’ in… (New Orleans Saints vs Carolina Panthers 12-9)

Non basta una grande prestazione della difesa ai Carolina Panthers per fermare i New Orleans Saints che grazie a questo successo fanno loro il titolo della NFC South con due turni di anticipo. Solo l’aritmetica tiene invece vive le speranze di post season di Carolina che con lo stop contro gli uomini di Payton è giunta al sesto k.o. consecutivo, ma le possibilità sono oggettivamente quasi nulle.

Nella giornata in cui la difesa riesce a mettere il bavaglio al fortissimo attacco dei Saints, è nuovamente l’attacco a tradire coach Ron Rivera, attacco che nella sfida del Bank of America Stadium si è virtualmente ridotto al solo McCaffrey. Il figlio d’arte ha portato la palla 15 volte per 53 yard, ricevuto 8 palloni per 67 e persino lanciato un TD pass al tight end Manhertz per quelli che sono stati gli unici punti messi sul tabellone dal reparto di coach Turner. E anche non contando le 50 yard su passaggio, McCaffrey ha totalizzato 120 delle 247 yard guadagnate in totale dall’attacco. In settimana Newton aveva magnificato la bravura del suo runner “tuttofare”, ma con i ritmi di usura della NFL, se coach Rivera non troverà presto delle alternative non so quanto McCaffrey reggerà questa modalità di utilizzo.

Newton ha invece disputato un’altra partita nel complesso incolore, dopo aver lanciato 8 intercetti nelle cinque gare precedenti. Il prodotto da Auburn ha terminato la gara completando 16 passaggi su 29 per 131 yard con un intercetto ed un rating di 52,5, il peggiore di questo 2018, sollevando ancora una volta dubbi sulla sua reale consistenza. Ben contenuto dalla difesa dei Saints quando ha messo in moto le sue gambe, Newton non ha mai trovato un minimo di ritmo sul passing game e sono state veramente tante le palle cadute incomplete vuoi per errori di tocco vuoi per lanci effettuati in precario equilibrio, una delle “specialità” della casa. E alla fine le poche yard lanciate ed il rating bassissimo sono un chiaro indice della prestazione sotto tono del regista di casa, anche se un problema alla spalla del braccio con cui lancia, che lo terrà fuori probabilmente per il resto della stagione, ha sicuramente contribuito alla prestazione negativa.

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La difesa dei Panthers è invece stata encomiabile lungo tutto l’arco della gara: i cornerback Jackson, Munnerlyn e Bradberry hanno limitato un cliente pericolosissimo come Michael Thomas, con Bradberry che ha anche aggiunto un intercetto ed un fumble causato nel finale. Kuechly è sembrato essere dappertutto ed ha messo una pezza allo strapotere della coppia Kamara e Ingram, mentre i linebacker Thomas Davis e Shaq Thompson insieme all’intramontabile Julius Peppers hanno contribuito a tenere sotto costante pressione un Brees che ha faticato più del solito, anche se alla fine tutti questi sforzi sono risultati vani per l’inettitudine dell’attacco.

donte jackson panthers saints

New Orleans ha onestamente faticato in attacco, un po’ per l’ottima prova della difesa di casa, un po’ per i problemi di una linea offensiva che ad un certo punto si è trovata con due soli titolari in campo, un po’ perché Brees non ha sicuramente disputato una gara stratosferica, come evidenziato dalle yard, appena 203, dal rating, 69,1 e dal fatto di non aver messo a segno neppure un TD pass. Con un Kamara molto ben controllato, appena 36 le yard ricevute dall’ex Volunteer nonostante 7 palle catturate, e un Thomas meno ispirato del solito, Brees ha fatto fatica a far girare il pallone anche perché sia Kirkwood che Tre’Quan Smith non sono, o non sono ancora, in grado di mettere in crisi una difesa esperta come quella dei Panthers. Buon per i Saints che invece la copia Ingram-Kamara non abbia risentito della giornata incolore dell’attacco, visto che i due insieme hanno portato a casa 130 yard in 26 portate.

La difesa dei Saints ha faticato in avvio di partita contro McCaffrey poi ha preso le misure al runner dei locali e alla fine ha tenuto l’attacco di casa sotto le 100 yard corse soprattutto grazie alle prestazioni dell’end Cameron Jordan, del linebacker Anzalone e della safety Bell. Il cornerback Eli Apple è invece stato “puntato” ben 6 volte da Newton ma se l’è cavata alla grande, consentendo appena due ricezioni per 12 yard, il tutto condito con un intercetto. E ben quattro sono stati i sack messi a segno dal reparto di coach Dennis Allen, uno dei quali da parte di DeMario Davis, il migliore a livello di pass rush insieme ad un Jordan che invece non ha all’attivo nessun sack ma ben 4 hurries ai danni di Newton.

Nel primo drive della partita per altro, i Panthers non avevano iniziato male, con due chiusure di down grazie ad una ricezione di Ian Thomas e a una corsa di McCaffrey, poi però un sack di DeMario Davis favorito da uno snap non preciso costringeva i padroni di casa al punt. Sull’altro fonte i Saints non facevano di meglio con Brees che trovava Kirkwood per un competo di 21 yard ma poi su un terzo e sei non riusciva a imbeccare Hill e anche gli ospiti erano costretti al calcio di allontanamento. Carolina recuperava così l’ovale e grazie ad un bel completo di Newton a Samuel, unito ad una penalità di roughing the passer contro il rookie Davenport, i ragazzi di coach Rivera arrivavano fin sulle loro 42. Qui ancora un sack, stavolta di Okafor sembrava far naufragare il drive, ma sul quarto e 2 il coaching staff di Carolina decideva di andare alla mano e tirava fuori dal cappello a cilindro una gran giocata: Newton dava l’end off a McCaffrey che attirava su di sè tutti i difensori dei Sants, convinti che fosse in gioco di corsa, ed invece il figlio del grande Ed McCaffrey faceva partire un gran lancio verso il tight end Manhertz che riceveva tutto solo e si involava verso la meta per il 7-0. Tra l’altro McCaffrey a Stanford aveva già provato tre passaggi completandone due per altrettanti touchdown.

I Saints rispondevano però subito grazie ad un grande ritorno di kickoff di Kamara che lasciava la palla ai suoi già praticamente a metà campo, e poi con una bella corsa di Ingram che sfruttava l’errore di placcaggio della safety Reid e involava per 22 yard. Sulle 28 dei padroni di casa però il lancio di Brees sul terzo down veniva deviato dall’onnipresente Kuechly e Lutz da 46 yard dava i primi punti agli ospiti. Carolina si produceva poi in un three and out mentre in avvio di secondo quarto New Orleans accorciava ancora. Brees pescava benissimo il tight end Watson per 28 yard, poi l’altro tight end Hill per 14. Quindi un passaggio millimetrico al rookie Tre’Quan Smith permetteva ai Saints di chiudere un altro down ma all’interno della red zone un gran placcaggio di Reid su Kamara salvava i padroni di casa da un sicuro touchdown e alla fine, dopo che Brees era stato costretto dalla pressione della linea difensiva a scaricare un pallone a Kamara per un guadagno di sole 3 yard quando ne servivano il doppio, Lutz dalle 6 di Carolina siglava il 6-7.

tommylee lewis saints panthers

Sul nuovo drive dei Panthers un grande placcaggio di Anzalone su Mc Caffrey e l’ennesimo incompleto di Newton portavano ad un nuovo punt di Palardy mentre sull’altro fronte due grandi interventi del cornerback Munnerlyn, uno per separare Kamara dal pallone, l’altro per deviare un passaggio di Brees , costringevano nuovamente al punt anche gli ospiti. Poi negli ultimi due minuti del primo tempo arrivavano altrettanti intercetti. Il primo lo subiva Brees, col suo lancio che, toccato dal tight end Arnold, finiva sul casco di Thomas Davis e poi fra le braccia di Bradberry. I Panthers però non sfruttavano la ghiotta occasione perchè un lancio direttamente in end zone di Newton verso Funchess veniva intercettato dal cornerback Apple che rendeva alcuni centimetri in altezza all’avversario ma sfruttava l’errore di misura del passaggio di Newton.

Nel terzo quarto gli attacchi continuavano a latitare e infatti nessuno dei due team riusciva a superare la metà campo con l’eccezione di una bella corsa del receiver di casa Moore che portava Carolina sulle 22 ospiti dove però il rookie perdeva il pallone grazie all’intervento della safety Bell. Sul nuovo rovesciamento di fronte i Saints costruivano il drive che avrebbe deciso la partita. Due corse di Ingram e Line regalavano due primi down agli ospiti, poi erano Hill e Ingram che, sfruttando un attimo di stanchezza della difesa di casa, guadagnavano altre 24 yard.  Coach Payton vedeva che il running game funzionava e ordinava un’altra corsa: Kamara prendeva l’ovale e si involava sulla destra senza che nessuno lo fermasse ed era 12-7. Il coaching staff dei Saints optava a quel punto per la trasformazione da due e qui arrivava una inusuale frittata di Brees che forzava un lancio a Thomas, con Jackson che non solo intercettava l’ovale ma lo riportava in meta dall’altra parte del campo. Non era un touchdown essendo quella dei Saints una trasformazione, ma lo sforzo del cornerback fruttava comunque due punti ai padroni di casa che rimanevano così sotto di tre.

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La gara era dunque ancora apertissima ma l’attacco di Carolina confermava la sua giornata no e prima una penalità di holding contro la guardia Turner poi un sack subito da Newton costringevano coach Rivera a chiamare nuovamente in causa Palardy. I Saints andavano a questo punto alla ricerca del colpo da k.o. visto che mancavano meno di nove minuti al termine ma si trovavano a dover fronteggiare subito un terzo 14, situazione da cui però Brees usciva col miglior lancio della sua giornata; un competo a Kirkwood per 19 yard con Peppers che colpiva duramente il regista ospite appena rilasciato il pallone. Con le unghie e con i denti, contro una difesa che dimostrava di avere ancora benzina in corpo, i Saints arrivavano fin sulle 5 dei Panthers al two minutes warning e qui arrivava un altro pasticcio. Il receiver Tommylee Lewis prendeva la palla da Brees e vicino alla end zone allungava le braccia per segnare la meta della sicurezza ed invece un intervento di Bradberry gli faceva perdere l’ovale che rotolava in end zone: risultato fumble e touchback, dunque palla a Carolina. I Panthers avevano a disposizione ancora più di 100 secondi, anche se avevano già esaurito i timeout, ma Newton sbagliava due lanci, completando invece tre passaggi per appena 19 yard prima di mancare, sul 4° e 5, il tight end Thomas, seppellendo così virtualmente la stagione dei neroazzurri.    

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