[NFL] Week 14: Vittoria di squadra (Carolina Panthers vs Cleveland Browns 20-26)

Terza vittoria nelle ultime quattro per i Browns che al First Energy Stadium infliggono la quinta sconfitta consecutiva a dei Panthers sempre più in crisi e, dopo l’ennesima delusione, con un piede (e mezzo) fuori dai playoff.

Il match, dopo il 17-17 con cui si chiude il primo tempo, resta equilibrato anche nel secondo. Cleveland trova il primo vantaggio della partita ad inizio 4° periodo con la corsa di Chubb e allunga sul +6 a metà dell’ultima frazione. Carolina, con ancora tre minuti da giocare, riesce ad arrivare fin sulle 3 dei padroni di casa, ma non a sfondare, con il lancio di Newton sul 4th&goal che risulta una fucilata irricevibile per chiunque. I Panthers avrebbero un’ultima possibilità, con poco più di un minuto sul cronometro, ma il bombolone di Newton per Funches è troppo lungo e finisce nelle mani di Rendall per l’intercetto che manda i titoli di coda.

ANGOLO PANTHERS

mccaffrey panthers browns

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Ennesima delusione per i Panthers che a Cleveland speravano di rilanciare la loro stagione e che invece adesso, con questa sconfitta ed un calendario impossibile, vedono svanire le possibilità di postseason. Newton, che è sceso in campo con qualche problema fisico, ha giocato una buona partita, è diventato il secondo QB dopo Peyton Manning ad aver lanciato almeno 3000 yard nelle prime otto stagione della carriera, ma ha sbagliato nel momento più importante mancando un Jurius Wright discretamente libero nella endzone avversaria.

McCaffrey, come abitudine, ha dato il suo contributo sia sul gioco di corsa che nel passing game e nonostante abbia interrotto la serie di 5 partite con almeno 50 yard su corsa e ricezione ha realizzato due TD tenendo in partita i suoi. La difesa ha giocato discretamente bene, forzando un paio di fumble e limitando per quanto possibile Chubb. E’ mancata un po’ di attenzione sulla corsa di Landry in apertura di ultima frazione, quella che poi ha portato al TD di Chubb ed al primo vantaggio dei padroni di casa, ed in alcune situazioni di passaggio, ma è difficile poter imputare l’ennesima sconfitta ad un reparto che ha comunque fatto il suo.

La sensazione è che sia un po’ tutta la squadra a faticare, soprattutto nei momenti chiave della partita, quando la concentrazione e l’esecuzione fanno la differenza. Manca la tranquillità necessaria per gestire i momenti importanti della partita. E’ stato così ieri a Cleveland, come in molte delle sconfitte che hanno contraddistinto questo periodo dei Panthers. La mezza rivoluzione che ha caratterizzato il coaching staff, almeno per il momento, non sembra aver portato grandi cambiamenti e Ron Rivera rimane un “dead man walking” a meno che non cambi qualcosa nelle prossime tre partite. Il problema è che potrebbe essere già troppo tardi.

ANGOLO BROWNS

Landry Browns Panthers

Bella prestazione di Cleveland che per la prima volta dal 2007 chiuderà la stagione con un record positivo tra le mura amiche e che con la W su Carolina, e le sconfitte di Ravens e Steelers, resta in corsa per i playoff. Come già scritto nelle scorse settimane il cambio al timone ha portato i suoi frutti, come dimostrano le 3W ottenute da Williams in 5 partite, le stesse che Jackson ha collezionato in 2 anni e mezzo alla guida del team dell’Ohio.

I Browns, escluso il primo tempo a Houston, nelle ultime settimane stanno giocando un buon football, guidati da un Mayfield in stato di grazia e che domenica è diventato il terzo qb dal ‘66 a lanciare un td pass in ognuna delle prime dieci partite da titolare. Se le fortune di questa squadra, nel periodo Jackson, dipendevano esclusivamente dalla capacità della difesa nel non subire punti oggi Cleveland può contare su un attacco efficace, vario e capace di coinvolgere i suoi playmaker. L’ex Sooners, dopo il passaggio a vuoto dello scorso weekend, è tornato dangerous, chiudendo con 18/22, completando un paio di lanci devastanti e mostrando discreta fantasia anche quando doveva semplicemente eseguire un hand-off.

Landry ha forse giocato la sua miglior partita da quando è a Cleveland chiudendo con due segnature. Interessante il suo uso nelle sweep che hanno portato ad un td e la corsa che ha propiziato il primo vantaggio della partita. Chubb, nonostante numeri normali, ha giocato una gara solida ma più in generale tutti, in attacco, stanno dando il proprio contributo, inclusi quelli che ad inizio stagione erano considerati “a bunch of guys” e che invece, adesso, sono un gruppo di ricevitori affidabile, Perriman incluso. Nonostante la W e i progressi evidenti non arriveranno però i playoff, dovrebbe succedere troppo lì davanti e la storia, soprattutto quella dei Browns, ci dice che non accadrà. Sono state però gettate le basi per un futuro solido e Freddy Kitchens, di cui in molti dubitavano, è stato capace di rivoluzionare un’offense che sembrava problematica dimostrando di meritare la conferma, comunque non scontata. Le ultime partite saranno importanti soprattutto in questo senso, poi sarà fondamentale non sbagliare il nome del prossimo HC.

I Panthers nel prossimo weekend ospiteranno i Saints nella prima delle due side che li vedrà opposti al team della big easy in questo finale di stagione. Cleveland volerà al Mile High in una sfida che ha implicazioni nella corsa alla post season, soprattutto per i Broncos che dopo alcune buone prestazioni sono caduti inopinatamente, nel weekend, a Santa Clara.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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