[NFL] Week 14: Lezione di football (Los Angeles Rams vs Chicago Bears 6-15)

Ci eravamo lasciati la scorsa settimana con la questione del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto dopo la sconfitta contro i Giants a New York, beh il bicchiere che per me era mezzo pieno qui strabocca.
I possenti Los Angeles Rams arrivano a Chi-Town forti del loro 11-1 e ad attenderli c’è un team che non cederà niente.
Mitchell Trubisky rientra in campo dopo 2 settimane di assenza e il Soldier Field è consapevole che la partita sarà di quelle dure, ma non impossibili; il QB di Chicago deve riprendere il ritmo e i suoi avversari al Sunday Night Football sono i meno agevoli in questo senso. Aaron Donald e Suh sono dei fuoriclasse, e se Trubisky vuole crescere e imparare a vincere, è contro gente come loro che deve giocarsela.

Chicago parte fluida ma Mitch si fa intercettare subito da Marcus Peters che riporta il pallone avanti per 48 yard, il lancio inteso per Bellamy è troppo lungo e la difesa Rams parte forte. Los Angeles si trova subito in end-zone ma Khalil Mack ci mette una pezza e forza i Rams al field goal. I Bears rispondono con Tarik Cohen (69 yard su corsa e 20 su ricezione) che è sempre particolarmente attivo e mettono Parkey in condizione di pareggiare il risultato.

Jared Goff finisce dritto nella trappola di Vic Fangio e viene cancellato totalmente dal campo: per il QB Rams 180 yard lanciate, 0 TD e ben 4 intercetti, primo dei quali arriva da un favoloso Roquan Smith che dimostra il valore reale di una prima scelta al draft! Chicago però non ne approfitta più di tanto e una volta in prossimità della end-zone si accontenta di calciare un altro FG che Parkey non sbaglia. La partita è conservativa, siamo tornati all’old school football, pochi punti ma lo spettacolo non manca affatto; il pubblico di casa tiene alta l’intensità del supporto, e forse il freddo che arriva dal lago amico a est del Soldier Field influisce sul rendimento dei ragazzi californiani.

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Mack Goff Bears Rams

I Rams non passano e per arginare la difesa di Chicago provano un trick con il loro punter Hekker che converte un 4th down folle da tentare a quel punto della gara, scelta buona per LA che alla fine dell’azione porta altri 3 punti a tabellino con Zuerlein. All’intervallo siamo sul 6 pari, Virginia Halas McCaskey (96 anni a breve) osserva la partita dalla tribuna con grande attenzione, silenziosa, vede i suoi Bears che stanno gestendo molto bene la partita contro i primi della classe e tutta la tradizione della difesa della storica casata emerge nella safety di Eddie Goldman che si divora l’attacco dei Rams con una giocata poderosa.

Ti aspetti il grande Todd Gurley dalle 100 yard a partita e invece il fenomeno da Georgia viene strapazzato dalla difesa Bears che lo lascia a 28 yard su corsa e 30 su ricezione, praticamente annullato. Chi invece ha avuto tante critiche e pochi complimenti quest’anno è stato Jordan Howard, che ieri notte ha corso per 101 yard più 2 ricevute, faticatore instancabile e netto vincitore della battaglia tra i runningback. The Bulldozer va per la prima volta in questa season oltre le 100 yard corse e lo fa esattamente quando più serve, diventando il centro del gioco che aiuta i Bears a muovere la catena in più occasioni.

Matt Nagy non ha paura di nessuno, i Bears giocano un 3rd and goal e il coach di Chicago manda in campo tre difensori per segnare un touchdown: Akiem Hicks finge di lanciarsi dentro col pallone, Bilal Nichols porta il blocco e Trubisky lancia morbido per Bradley Sowell che riceve in modo impeccabile in mezzo a tre difensori. Un touchdown che ha il sapore di sfida, che vuol dire non mi importa chi siete, qui comandiamo noi. Ed è così. Il risultato va sul 6-15 Chicago e Matt Nagy mostra tutta la sua caparbietà nel gestire la pressione, inoltre con queste giocate rende partecipi tutti i ragazzi del suo team che sono uniti più che mai, e questo ci porterà lontano.

La sfida tra le due potenze (si due perchè Chicago è una potenza e a questo punto fatevi bene i vostri conti) prosegue con Trubisky che viene colto da un calo di concentrazione ed intercettato da John Johnson III in ottima posizione, rimettendo i suoi in condizione di riaprire la gara; il botta e risposta non tarda, e al primo lancio di Goff ecco l’intervento di Kyle Fuller che intercetta e rimette il possesso nelle mani di Trubisky. La manovra offensiva di Chicago si inchioda e i Rams, che della loro offensiva fanno l’arma principale, tornano avanti ma sbattono ancora contro il muro di della difesa navy and orange. Zuerlein prova il field goal ma colpisce il palo destro, restano sempre 2 possessi di distanza.

johnson rams bears

I Rams si trovano costretti a forzare conversioni sul 4th down per ben due volte nel giro di due possessi; il primo termina con la valanga Akiem Hicks che frana addosso a Goff per un sack terrificante (Parkey fallirà il FG subito dopo), il secondo invece finirà dritto nelle mani del principe della Windy City Amukamara che intercetta Goff ponendo la parola fine all’incontro.

Avete visto Aaron Donald allo stadio? No perchè se lo avete visto ditegli che Khalil Mack (1 sack) gli manda i suoi saluti.
Mack vince la sfida con Donald, i due sono i difensori più pagati al mondo ma ieri sera solo uno si è guadagnato lo stipendio. Inoltre il rookie di Chicago James Daniels merita le migliori congratulazioni per essersi portato a spasso il flagello degli QBs NFL, Aaron Donald, limitato in tutto e per tutto.

Tempo fa avevo parlato di una nuova dinastia che era nata a Chicago, una dinastia vincente, e qualcuno si era messo a ridere ritenendo che i Bears non avessero mai affrontato un team valido in questa stagione NFL. Ora vorrei tanto chiedere se questo basta oppure serve altro? I primi della classe sono andati KO, dominati in tutte le statistiche, in tutte le azioni e in tutti i ruoli sul campo, non mi aspetto che questi Bears possano vincere il Super Bowl quest’anno, ma se mi chiedete se credo in una possibile cavalcata vi dico di si perchè questo team non si arrende mai e non ha paura di nessuno. Aaron Rodgers e i Packers, che in week 1 erano scappati con la vittoria immeritata, sono avvisati.

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A Chicago è il momento di pensare in grande, e se non succederà quest’anno, i prossimi saranno quelli buoni. Questi Bears dominano difensivamente anche nel giorno in cui un baluardo storico della difesa compie gli anni: Dick Butkus ha festeggiato il suo compleanno nella migliore delle maniere, vedendo i suoi Bears annientare un avversario tostissimo e cancellare ogni dubbio sulla credibilità di questa squadra.

Io ci credo amici, Bear Down!

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