[NFL] Week 14: Coop, coop, Cooper! (Philadelphia Eagles vs Dallas Cowboys 23-29)

Quinto successo consecutivo per i Dallas Cowboys che piegano in overtime la rivale più pericolosa nella corsa alla corona della NFC East, i Philadephia Eagles, ed ora sono veramente ad un passo da un titolo che appena un mese fa sembrava irraggiungibile. Nonostante il k.o., Philadelphia rimane ancora in lizza per l’accesso ai playoff, ad appena mezza gara di ritardo dai Vikings battuti da Seattle, anche se con un calendario tutt’altro che favorevole. All’AT&T Stadium battaglia doveva essere e battaglia è stata, con le difese dominanti per tre quarti prima che svegliassero gli attacchi che negli ultimi 15 minuti e in overtime hanno segnato 37 punti confezionando il 29-23 finale.

Dallas ha nuovamente sfoderato una super difesa per 45 minuti, con i vari Lawrence, Gregory, Crawford e Collins a dominare sulla line of scrimmage. Poi qualche penalità di troppo e l’improvviso risveglio di Wentz hanno messo in difficoltà un reparto che comunque nel corso dell’intero match ha annullato il rushing game ospite (14 portate per 34 yard il misero bottino per i ragazzi di coach Pederson). Qualche problema c’è invece stato nel passing game, soprattutto con i linebacker Vander Esch e Jaylon Smith, che stanno avendo una super stagione ma che stavolta hanno faticato non poco a contenere i vari Ertz, Sproles e Goedert. Meglio hanno fatto i cornerback Awuzie, nel controllare Jeffries, ed Anthony Brown che ha limitato Tate e Ertz.

In attacco il solito Elliott è stato formidabile in entrambe le fasi del gioco ed ha chiuso con 113 yard corse e 79 ricevute, essendo oltre a tutto stato il terminale più cercato da Prescott. Il mattatore della serata è però stato Amari Cooper che si è confermato acquisto azzeccatissimo per i Cowboys: 10 ricezioni per 217 yard e tre mete per l’ex Raiders che nelle ultime tre gare ha ricevuto 26 palloni per 473 yard. Ottima serata anche per il tight end al secondo anno Blake Jarwin, titolare al posto dell’infortunato Swaim, che ha aggiunto 56 yard catturando tutti e 7 i palloni lanciati nella sua direzione. In cabina di regia Prescott ha commesso qualche errore vistoso, come quello sul secondo intercetto, ma nel complesso ha sfruttato egregiamente la debolezza del secondario avversario ed ha chiuso con il ragguardevole totale di 455 yard.

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L’attacco degli Eagles ha invece dormito per tre quarti, con Wentz incapace di trovare un receiver libero. Poi nel quarto conclusivo sono arrivati 17 punti, utili per raggiungere i supplementari ma non per vincere il match perché in overtime gli Eagles non hanno visto la palla, anche se c’è da sottolineare come Wentz non sia stato certamente aiutato da un rushing game inesistente. Fra i suoi terminali nessuno ha superato le 50 yard, solo raggiunte da un Jeffires impalpabile nel primo tempo, mentre delle 49 yard conquistate da Agholor, 42 sono arrivate con una sola ricezione. Nota di merito va invece al tight end rookie Goedert, autore di una meta, che ha addirittura ammassato più yard del fortissimo collega Ertz.

Ertz Eagles Cowboys

La difesa era priva del forte inside linebacker Jordan Hicks ma il reparto che ha patito di più è stato un secondario pesantemente rimaneggiato (col match di Dallas, sono la bellezza di 13 i giocatori del secondario titolari in almeno una gara nel corso della stagione) che ha subito un Cooper in forma strepitosa. Unica eccezione quel Rasul Douglas che oltre ad avere all’attivo un intercetto, è stato di gran lunga il migliore del reparto, mentre Sidney Jones e De’vante Bausby sono stati più volte vittimizzati da Prescott ed hanno concesso 13 ricezioni per oltre 200 yard. Grande prova invece dell’end Bennett e del tackle Fox che hanno messo a segno 2 sack a testa e ben 5 hit su Prescott mentre la difesa sulla corsa si è confermato il tallone d’Achille per il reparto di coach Jim Schwartz che ha concesso a Elliott e soci ben 142 yard.   

Si diceva che in avvio di match sono state le difese  dominare, con quella degli Eagles che costringeva Dallas ad un “three and out” mentre un sack di Gregory faceva deragliare la prima serie degli ospiti. Il secondo drive di Dallas si apriva con un’ottima corsa di Elliott, che arrivava alla gara con Philadelphia  come secondo leading rusher della NFL dietro a Gurley, da 13 yard, quindi i Cowboys chiudevano due primi down grazie a due passaggi corti di Prescott a Jarwin e Gallup. Due falli personali degli ospiti aiutavano i texani ad arrivare in red zone ma un grande intervento di Bennett che fermava una corsa di Prescott per -4 yard costringeva i padroni di casa ad optare per il fied goal che Maher metteva fra i pali dalle 10 degli Eagles. Philadelphia aveva dunque nuovamente il possesso ma su un terzo e tre senza nessuna pressione, Wentz mancava di molto il receiver Tate ed era nuovamente punt. In avvio di secondo quarto Dallas sembrava prendere in mano le redini della gara con Prescott che trovava Elliott per un guadagno di 6 yard, buono per il primo down, quindi ancora Elliott, stavolta di corsa, guadagnava altre 20 yard. Su un terzo e tre, Prescott trovava benissimo Beasley per 15 yard ma poi i Cowboys pagavano forse un eccesso di confidenza con Prescott che cercava in profondità Cooper senza accorgersi della presenza di Rasul Douglas che, letti gli occhi del regista avversario, anticipava benissimo l’ex Raiders confezionando il primo intercetto di giornata.

L’attacco degli Eagles continuava però a far registrare un non pervenuto, anche se la chiamata di run option su un terzo e 1 sul lato corto del campo era onestamente sospetta, e così Dallas riprendeva il possesso dell’ovale e a macinare yard senza però grosso costrutto. Si perché i padroni di casa grazie alle corse di Elliott e Rod Smith arrivavano velocemente fino a metà campo, e quindi un guadagno sull’asse Prescott-Cooper da 27 li portava sulle 15 avversarie. Qui però due penalità di holding li costringevano di nuovo al field goal che Maher però sbagliava da 45 yard. Sull’altro fronte la linea dei Cowboys era però inarrestabile: su un primo e dieci Wentz perdeva l’ovale su intervento di Crawford con Collins che recuperava la palla sulle 38 di Dallas con meno di un minuto da giocare. L’ultimo drive del primo tempo dei Cowboys partita bene con un’altra ricezione di Elliott da 16 yard poi però una nuova penalità contro il rientrante Tyron Smith faceva arretrare i Cowboys fin sulle 44 ospiti. Da qui coach Garrett decideva di dare fiducia ad un Maher che fin qui non è certo stato un campione di continuità, ed invece il kicker ex Canadian Football League centrava i pali da 62 yard, polverizzando il precedente record di franchigia, fermo a 56 yard.

Philadelphia Eagles v Dallas Cowboys

Il terzo quarto sembrava muoversi sulla falsariga dei primi due, con Philadelphia che in due drive chiudeva appena un down e Dallas che pur non incantando in attacco allungava ancora grazie a Maher in una serie in cui però dopo una grande play action e lancio di Prescott a Jarwin per 22 yard, Dallas sprecava una buona occasione dopo essersi trovata a giocare un first and goal sulle 5 avversarie. Con poco meno di 7 minuti da giocare nel terzo quarto improvvisamente la gara si riapriva: prima arrivava un sack di Cox, poi Prescott lanciava un pessimo pallone in direzione di Gallup con Corey Graham che intercettava l’ovale riportandolo fin sulle 2 di Dallas. Da qui Wentz serviva con un passaggio fulmineo Jeffries e si andava sul 9-6 perché Jake Elliott sbagliava la prima trasformazione della sua stagione.  E poco dopo gli Eagles rientravano definitivamente in partita, perché su un terzo e 8 oltre la metà campo, Bennett metteva a terra Prescott che perdeva la palla recuperata da Graham.

Il drive seguente di Philadelphia per altro sembrava andare in stallo subito ma coach Pederson decideva di giocarsi alla mano un quarto e tre sulle 48 avversarie e i fatti gli davano  ragione perchè la ricezione di Sproles regalava agli ospti 25 yard. Philadelphia riusciva poi ad arrivare fin sulle 8 di Dallas ma un incompleto su Ertz costringeva gli ospiti al field goal che Elliott segnava portando il punteggio in parità. La partita aveva però completamente cambiato copione e infatti Dallas, che in oltre tre quarti aveva segnato 9 punti, centrava rapidamente il bersaglio grosso. Due belle corse ed una ricezione di Rod Smith fruttavano 19 yard, poi Cooper faceva le prove con una ricezione da 13. Quindi, sulle 28 degli ospiti, Prescott faceva partire un lob perfetto che terminava fra le braccia di Cooper per la meta del 16-9. Dopo due rapidi “three and out” arrivava un altro touchdown, stavolta di Philadelphia, il cui drive partiva già nella metà campo dei Cowboys. Wentz trovava in rapida successione Jeffires per 12 yard poi due volte Goedert per 26 e quindi 3 yard direttamente in meta.

La gioia del pareggio durava però pochi secondi. Dopo il kickoff, sul primo gioco, Prescott trovava Cooper che polverizzava Busby e si involava in meta dopo una galoppata di 75 yard. Il colpo era da k.o. ma gli Eagles sapevano di giocarsi una buona fetta di stagione e reagivano prontamente, anche aiutati dai Cowboys che vanificavano due sack su Wentz con altrettante penalità. Allo scadere del two minutes warning, Wentz pescava Agholor con una gran palla che fruttava 42 yard e infine sull’asse Wentz-Sproles gli Eagles pervenivano al nuovo pareggio. Dallas in realtà aveva ancora più di 100 secondi da giocare ma un fumble di Prescott recuperato dallo stesso regista di casa e un sack della coppia Cox-Bennett trascinavano la gara ai supplementari. Il sorteggio dell’overtime consegnava il primo possesso ai Cowboys e gli uomini con la stella sul casco sfruttavano appieno l’occasione. Due corse di Elliott e una ricezione di Schultz portavano Dallas fin sulle 40 ospiti, poi i texani erano bravi a cancellare una penalità contro Tyron Smith grazie alle ricezioni di Elliott e Cooper. Philadelphia riusciva anche a costringere Dallas ad un quarto e uno, ma coach Garrett decideva di andare alla mano ed Elliott regalava ai padroni di casa un preziosissimo primo down che si sarebbe rivelato decisivo. Al two minutes warning infatti un lancio di Prescott sembrava preda del cornerback Douglas, ma gli Dei del football erano con i Cowboys perché il ifensorie degli eagles mancava la presa e la palla si impennava per poi finire nelle mani di Cooper che segnava in tutta tranquillità la meta della vittoria.

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