Passato, presente e futuro di Le’Veon Bell

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Come ormai tutti saprete Le’Veon Bell non si è presentato a firmare il franchise tag assegnatogli dai Pittsaburgh Steelers e quindi non potrà più scendere in campo per nessuna squadra in questa stagione. Prima di lui solo Sean Gilbert dei Panthers, nel 1997, rimase fermo una intera stagione sotto franchiese tag.

Subito dopo le 22 ora italiana di martedì scorso, il termine ultimo per la firma, si sono scatenate le reazioni dei tifosi degli Steelers, dei proprietari di Bell al fanta football e di molti appassionati e in gran parte sono state critiche nei confronti del giocatore. Nelle scorse settimane vi avevamo proposto due articoli di approfondimento sul caso Bell: 

Con questo articolo faremo un po’ di cronistoria della carriera pro di Bell e cercheremo di fare il punto della situazione per quanto riguarda il suo futuro  ipotizzando se e come la sua scelta potrà avere delle ricadute future sulla NFL.

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Il contratto tra Le’Veon Bell e i Pittsburgh Steelers è scaduto al termine della stagione 2016, dopo i canonici quattro anni da rookie in cui ha incassato poco meno di 4 milioni di dollari totali. Nelle prime quattro stagioni il runningback da Michigan State ha corso 908 volte per 4.000 yard (4,4 di media) segnando 26 touchdown a cui si aggiungono 227 ricezioni per 2.000 yard (8,8 di media) con 5 touchdown. Sempre in quei quattro anni Bell è rimasto in campo per il 75% degli snap dell’attacco. Questi numeri non sono gli sono valsi il rinnovo del contratto o molto più onestamente non è stato trovato un accordo tra il giocatore e gli Steelers che gli avevano offerto 60 milioni di dollari per 5 anni.

Pittsburgh per non perdere uno dei suoi migliori giocatori decide quindi di apporre il franchise tag esclusivo a Bell per la stagione 2017: il giocatore non potrà andare in nessuna altra squadra e in cambio percepirà 12 milioni di dollari per la stagione. Le’Veon seppur mugugnando e dopo un periodo di hold out si presenta alla fine del training camp e disputa tutta la stagione con statistiche notevoli: 85% degli snap in campo, 321 corse per 1291 yard con 9 TD più 85 ricezioni per 655 yard e 2 TD.

A marzo gli Steelers decidono di rinnovare il franchise tag esclusivo su Bell dichiarando che avrebbero incontrato il giocatore ed il suo manager per arrivare a siglare un contratto pluriennale. A luglio arriva la doccia fredda, nessun accordo tra le parti, il giocatore non ritiene congrui 70 milioni di dollari per 5 anni e da quel momento sparisce dalla circolazione.

Le’Veon Bell non si presenta al training camp per tutto il mese di agosto e alla fine è chiaro che non scenderà in campo, quantomeno ad inizio stagione. Le settimane passano e gli Steelers si fanno una ragione dell’assenza del loro runningback aiutati anche dalla prestazione del quasi rookie James Conner. Gli Steelers non intendono cederlo entro la fine di ottobre e Bell non si presenta a firmare il franchise tag, il cerchio si chiude.

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E adesso?

Per la off season ci sono tre possibili scenari, andiamo a vederli uno per uno.

1) Free agency > Gli Steelers decidono che non ne vogliono più saperne di Bell, che di conseguenza al termine della stagione sarà free agent libero di andare dove lo riterrà più opportuno.

2) Transition Tag > Pittsburgh decide di usare il tag più light previsto dal contratto. Con questa tipologia contrattuale la franchigia garantirebbe a Bell 14,5 milioni di dollari ed avrebbe il diritto di pareggiare eventuali offerte provenienti da altre franchigie.

3) Franchise Tag > questo è lo scenario considerato meno attuabile rispetto agli altri due ed è quello che rischia di aprire una “ferita” che potrebbe far sanguinare molto la NFL. Secondo il contratto tra NFL e NFLPA un giocatore che decida di saltare tutta la stagione sotto il franchise tag esclusivo potrà riessere taggato l’anno successivo, ma non costerebbe la media dei cinque migliori contratti del ruolo, ma dei cinque contratti più alti di tutta la NFL, in poche parole siamo sui 25/26 milioni di dollari per un anno.
Un esempio? DeMarcus Lawrence, defensive end dei Cowboys, quest’anno gioca sotto franchise tag e nel caso che l’anno prossimo non trovi l’accordo con Jerry Jones e gli venisse rimesso il tag potrebbe decidere di saltare un anno guadagnando quindi la libertà in quello successivo o 25/26 milioni di dollari, cifra enorme per un difensore di linea.

Le’Veon Bell, o chi per lui 🙂 ,  ha trovato una piega del contratto collettivo che di certo non rende felici gli owner e di conseguenza la NFL e che altri giocatori potrebbero sfruttare per ottenere migliori condizioni contrattuali. Alla scadenza del contratto in corso, al termine della stagione 2020, non ci stupiremmo che la NFL chieda una revisione di questo punto. 

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Il futuro

La domanda che tutti si pongono è se ci sono nella NFL squadre che possano mettere sotto contratto Le’Veon Bell offrendogli i soldi chiesti, diciamo intorno ai 17/18 milioni di dollari l’anno, avendo ovviamente spazio sufficiente nel salary cap. Corollario alla domanda principale, quanto un anno di assenza dai campi possa nuocere alle capacità del giocatore.

Da quanto possiamo dedurre dalle ultime due trattative Bell sembra cercare un contratto remunerativo che preveda una buona quota di stipendio garantito (cosa che gli Steelers non hanno mai voluto concedere) perchè ritiene che giocare runningback sia un lavoro usurante e dove è più facile che un infortunio possa chiuderti la stagione o la carriera. Un esempio è il contratto di Todd Gurley: 57 milioni di dollari di rinnovo per 4 anni, “solo” 14 milioni a stagione, ma un garantito di ben 45 milioni.

Diciamo che questa è la tipologia di contratto che Bell cerca e, secondo lui e secondo alcuni analisti, fermarsi un anno non ha pregiudicato il suo livello di gioco e le sue qualità, anzi, non aver accumulato miglia nel motore e non aver subito infortuni sono due voci a suo favore.

Chi può essere interessato a Le’Veon Bell? Tanti, ma non troppi, sia perchè coperti nel ruolo, sia perchè serve spazio nel salary cap per un acquisto così importante. Spotrac in un tweet ha combinato le due voci ed ha proposto la seguente lista di squadre: Jets, Ravens, Raiders, Texans, Titans e Colts.

Non abbiamo intenzione di giocare con la sfera di cristallo, ma vogliamo chiedervi se secondo voi una delle sei squadre proposte accoglierà Bell o se rimarrà a Pittsburgh?

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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