[NFL] Week 10: Il balzo di Ezechiele (Dallas Cowboys vs Philadelphia Eagles 27-20)

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[clear] Una settimana dopo aver giocato probabilmente il peggior match della stagione, i Dallas Cowboys reagiscono alla grande e battono a domicilio i campioni in carica dei Philadelphia Eagles. Grazie al secondo successo consecutivo al Lincoln Financial Field i ragazzi di coach Garrett raggiungono in classifica proprio le Aquile con un record di 4-5 e i due team hanno ora due gare di ritardo dai Redskins vittoriosi con Tampa Bay. Con tre scontri diretti ancora in programma però, la lotta per il titolo nella NFC East rimane aperta anche se naturalmente il margine di errore per Eagles e Cowboys è, a questo punto, ridotto.

Dopo il k.o. di lunedì scorso contro Tennessee, si erano levate molte critiche che non avevano risparmiato nessuno in casa Cowboys, invece nel Sunday Night dell’undicesimo turno i texani hanno offerto una prestazione incoraggiante, a partire da un Zeke Elliott in forma strepitosa che ha ammassato 151 yard di corsa e 36 di passaggio, più due touchdown. Alcune corse dell’ex Ohio State sono state pregevoli, ma il salto con cui il runner ha evitato il placcaggio della safety Tre Sullivan vale da solo il prezzo del biglietto.

prescott cowboys eagles

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Prescott non ha certamente fugato i dubbi sulla sua reale consistenza, ma al termine di una settimana non facile ha sfoderato un’ottima prestazione, chiudendo con il 72% di completi (26 su 36), miglior prestazione stagionale, per un totale di 270 yard e una meta. Vero, il secondario degli Eagles già decimato in partenza, ha pure perso per strada lo sfortunato Darby (per lui stagione terminata per la rottura del legamento crociato del ginocchio destro), ma un Cooper che si sta inserendo sempre meglio negli schemi del team ha aiutato non poco un Prescott apparso decisamente più sicuro rispetto alla difficile serata vissuta contro Tennessee.

Proprio Cooper è stato il migliore fra i receiver dei Cowboys con 6 palle catturate per 75 yard, davanti a Beasley (4-37). Più anonime invece le prestazioni di Gallup (2-34) e Hurns (2-40) i quali però nel prosieguo della stagione non potranno che trarre giovamento dalla presenza di un vero ricevitore numero 1. E una menzione speciale va alla prestazione di una linea di attacco che schierava un componente nuovo, la guardia Su’a Filo, e soprattutto doveva fronteggiare una linea difensiva assolutamente temibile come quella degli Eagles. Ed invece la coppia Tyron Smith e Zach Martin ha dominato la linea di scrimmage, ben supportata dal centro Looney e dall’altro tackle Collins bravi soprattutto nel rushing game.

In difesa grande prestazione dei due giovani linebacker, Jaylon Smith e Leighton VanderEsch, autore quest’ultimo di ben 13 placcaggi, bravissimi sia in copertura, a parte una sbavatura sul primo touchdown dei padroni di casa, che nel rushing game. Anche la linea, soprattutto grazie ad un Lawrence in giornata di grazia e agli ottimi Antwaun Woods e Randy Gregory, ha contribuito in modo decisivo a limitare il gioco di corsa dei locali. Nel secondario molto bene la safety Xavier Woods, che non ha concesso ricezioni quando è stato chiamato in causa, così come il cornerback Awuzie che nel primo tempo ha salvato un touchdown quasi fatto di Jeffery. Serata difficile invece per Heath, battuto più volte sia da Ertz che da Agholor per quasi 100 yard di guadagno, e per un Anthony Brown che non ha permesso grandi guadagni ma ha concesso agli Eagles di completare tutti e 5 i palloni lanciati nella sua direzione.

Philadelphia invece ha disputato un primo tempo deludente in attacco, terminato con il misero bottino di 3 punti. Poi Wentz e compagni si sono svegliati ed hanno ritrovato la parità ma nel finale la maggior caratura di linebacker e secondario dei Cowboys ha fatto la differenza. Wentz ha completato 32 passaggi su 44 per 360 yard e due mete ma ha anche subito il primo intercetto contro Dallas della sua carriera e nel primo tempo non ha mai trovato un minimo di ritmo (dopo 30 minuti di football il suo score recitava infatti 10 su 17 per poco più di 100 yard e un rating di 52). Fra i suoi bersagli, il tight end Ertz è stato assolutamente inarrestabile, con 14 ricezioni per 145 yard e due mete. Ed è giusto sottolineare che le 75 ricezioni messe a segno da Ertz in 9 gare sono un nuovo record per un tight end della NFL.

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Migliore fra i receiver puri è stato Agholor, che ha contribuito con 83 yard e 5 palle catturate fra cui una ricezione da 51 yard veramente spettacolare. Anche Jeffery (4-48) e Matthews (3-40) hanno offerto un buon contributo arrivato però in larga parte solo nel secondo tempo mentre il neoarrivo Tate è stato rapidamente messo da parte da un attacco che aveva bisogno di muoversi con schemi collaudati per tentare la rimonta. Nel tentativo di trovare un’identità ad un rushing game che senza Ajayi ha perso il suo punto di riferimento, il coaching staff degli Eagles ha usato una sorta di mostro a tre teste, formato da Smallwood, Clement e l’undrafted rookie Josh Adams, con quest’ultimo che non solo è stato quello premiato con il maggior numero di corse (7 contro le 5 di Clement e le due di Smallwood) ma che è stato anche nettamente il più convincente con una media di 6,7 yard per portata. Ora se la seconda ottima prestazione consecutiva sia bastata a far ottenere ad Adams la fiducia dell’head coach è da vedersi, ma certamente la monodimensionalità dell’attacco delle Aquile, troppo sbilanciato verso il gioco di passaggio, sta diventando un problema sempre più serio.

agholor Cowboys Eagles Football

In difesa un secondario già ampiamente menomato dalle assenze di Mills, Sidney Jones e del lungodegente McLeod ha perso anche Darby ma un po’ tutto il gruppo dei defensive backs, da Rasul Douglas allo slot corner Maddox allo stesso Darby ha vissuto una giornata difficile. Ed il reparto di coach Schwartz ha fatto pure peggio contro il rushing game ospite subendo la grande giornata della linea offensiva di Dallas e lo strapotere fisico di Elliott. Così le migliori prestazioni sono arrivate nella pass rush degli uomini di linea guidati da un Fletcher Cox che ha fatto impazzire la linea di Dallas ed ha chiuso con un hit e 4 hurries, mentre non sono stati da meno gli end Brandon Graham e Michael Bennett che hanno messo insieme ben 4 sack ai danni di Prescott.           

E in effetti la gara era iniziata con il dominio delle due difese che riuscivano a mettere pressione sui quarterback avversari costringendo gli attacchi a due “three and out”. Il secondo drive degli Eagles andava però pure peggio dal momento che il passaggio corto di Wentz a Ertz era preda di Vander Esch che riportava l’ovale fin sulle 38 di Philadelphia. I Cowboys partivano così da una grande posizione di campo e due bei passaggi a Cooper per 13 e 10 yard li facevano approdare dentro le 10 dei padroni di casa. Sul terzo down e goal dalle 7 però la pressione dell’end Graham costringeva Prescott a lanciare un incompleto e quindi era Maher ad incaricarsi di segnare i primi punti anche se il suo calcio, da posizione onestamente agevole, centrava i pali a mala pena. Un bel sack di Gregory che superava Peters e metteva a terra Wentz costringeva Philadelphia ad un nuovo punt, ma dalla parte opposta il drive di Dallas si arenava sulle 40.

 Il secondo quarto si apriva con una pregevolissima corsa di Adams che approfittava di un errore tattico della difesa di Dallas per involarsi sulla sideline e guadagnare 29 yard. Gli uomini di Pederson chiudevano ancora un down con Jeffery, poi incredibilmente da un secondo e 2 erano costretti a giocarsi un quarto tentativo e 1 sulle 20 avversarie. Il coaching staff di casa provava l’azzardo ed andava alla mano ma una grande azione della coppia Jaylon Smith-Jourdan Lewis faceva addirittura perdere 3 yard ad Adams. Sul drive seguente i Cowboys erano costretti subito al punt, ma lo special team dei texani tirava fuori il coniglio dal cilindro: lo snap del long snapper non andava infatti al punter ma a Heath, schierato come personal protector del punter. La safety portava palla per 3 yard e guadagnava il primo down. Un riuscito screen a Elliott fruttava poi a Dallas 13 yard, quindi su un secondo e 10 dalle 40 degli Eagles, Elliott si involava in mezzo al campo e con un balzo degno di un ostacolista evitava il placcaggio di Tre Sullivan per poi venire fermato solo sulle 8 dei padroni di casa. Nonostante la posizione molto favorevole il touchdown non arrivava neppure stavolta, con Bennett che “saccava” Prescott sul terzo down e Maher che di piede siglava il 6-0.

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Un paio di buoni passaggi di un Wentz fino a quel momento in ombra a Ertz e uno ad Agholor fruttavano una trentina di yard ai padroni di casa, ma un long pass a Jeffery cadeva incompleto grazie ad un prodigioso recupero di Awuzie e così anche Philadelphia era costretta al field goal che Elliott metteva fra i pali da 56 yard. A questo punto mancavano poco più di 90 secondi all’intervallo ma Dallas costruiva un drive quasi perfetto: Gallup chiudeva un terzo e 15 grazie ad una bella sgroppata sulla sideline (complice però anche una ingenuità della difesa Eagles), poi due bei passaggi a Beasley e Hurns portavano gli uomini di Garrett fin sulla 1 di Philadelphia da dove lo stesso Prescott siglava il 13-3. Il secondo tempo iniziava nel migliore dei modi per Philadelphia con Bennett che metteva nuovamente a terra Prescott e Dallas che era costretta al punt. Sul rovesciamento di fronte l’asse Wentz-Ertz produceva due completi per 33 yard ma poi il drive degli Eagles si impantanava in red zone, anche se Elliott accorciava nuovamente le distanze. Dallas recuperava così il possesso e ancora una gran galoppata di Elliott favorita da un super blocco di Tyron Smith trascinava gli ospiti sulle 25 degli Eagles ma poi due incompleti di Prescott costringevano i Cowboys ad un nuovo field goal, che però Maher sbagliava dalle 23.

Leighton Vander Esch Cowboys Eagles

Stavolta il team di casa coglieva il bersaglio grosso: un Wentz finalmente ispirato pescava prima Jeffery per 10 yard poi due volte Matthews per 30. Infine, sulle 15 avversarie, Ertz sfruttava l’unico vero errore della copia Smith-Vander Esch che restavano troppo vicini alla linea di scrimmage, permettendo al tight end di ricevere alle loro spalle la palla del 13-13. Ma sull’altro fronte Elliott rimaneva un rebus per la  difesa di casa: altre tre corse dell’ex Buckeye regalavano a Dallas 35 yard e alla fine era ancora Elliott, stavolta in versione ricevitore, a siglare la meta del 20-13. La gara da un dominio difensivo si era ormai trasformata in un festival offensivo e così Philadelphia impiegava 4 minuti per percorrere 75 yard e tornare in parità. Il drive viveva soprattutto sulla grandissima ricezione over the shoulder di Agholor per 51 yard prima che Wentz trovasse in meta ancora Ertz.

Il coaching staff dei Cowboys però aveva capito che gli Eagles erano ormai vulnerabili anche sul passing game e Prescott tornava protagonista con tre completi quasi in successione a Schultz per 17 yard poi a Cooper per 24 e a Hurns per 23. Quindi dalle 9 ci pensava Elliott, ancora di corsa, a far rimettere il naso avanti a Dallas. Gli Eagles provavano a rispondere ancora ma un grandissimo placcaggio di Vander Esch su Clement li costringeva al quarto down non trasformato perchè Ertz riceveva corto di una mezza yard dal primo down. Dallas faceva poi sprecare i tre time out ai locali che rientravano in possesso dell’ovale con 40 secondi da giocare e 68 yard da percorrere. Gli Eagles però ci provavano fino in fondo e con Ertz arrivavano fin sulle 11 di Dallas a tempo scaduto; vistosi fermato il tight end provava un passaggio laterale a Tate che veniva però placcato da Heath che faceva così sfumare l’ultima chance di recupero per il team di casa.

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