It’s QB time: i migliori e peggiori quarterback di week 9

Appuntamento settimanale con la rubrica di Huddle Magazine che ci propone quali sono stati i migliori e i peggiori quarterback visti sul campo in week 9. Dopo aver letto la nostra classifica votate il vostro migliore e il vostro peggiore.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Drew Brees, New Orleans Saints (25-36, 346 yds, 4 TD, 0 INT)

In un match contro l’unica squadra rimasta imbattuta nella NFL e davanti al pubblico di casa, Drew Brees non ha deluso le aspettative, sfoderando la sua miglior prestazione dall’inizio della stagione. A detta di molti il QB dei Saints sta giocando la miglior stagione della sua carriera, e ciò è molto importante se consideriamo che Brees ha già messo a referto quattro stagioni con almeno 5000 yds lanciate ed ha vinto un Super Bowl. Se questo è il miglior Brees di sempre non è facile da dire, ma il fatto che abbia intorno a lui i playmaker offensivi migliori dall’inizio della sua carriera è palese. Nella vittoria per 45 a 35 che ha annullato la striscia di imbattibilità dei Rams, Brees ha sfoderato 4 passaggi da touchdown, andati a finire tra le mani di Benjamin Watson, Alvin Kamara, Michael Thomas e Tre’Quan Smith. Proprio Michael Thomas si è reso protagonista di una prestazione storica, con 211 yds di ricezione ed un touchdown da 72 yds. Alvin Kamara però non è stato da meno, il duttile running back ha realizzato anche due mete su corsa oltre a quella su ricezione. Con questa vittoria i Saints salgono ad un bilancio di 7-1 e nonostante il corpo difensivo non sia all’altezza, l’attacco è sicuramente il reparto che farà fare strada anche ai playoff a questi Saints. Brees, con i suoi 18 touchdown realizzati ed un solo un intercetto all’attivo, farà visita ai Cincinnati Bengals nella week 10.

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Patrick Mahomes, Kansas City Chiefs (23-32, 375 yds, 3 TD, 1 INT)

Ormai è un dato di fatto che Patrick Mahomes sia una presenza fissa di questa rubrica, il QB dei Chiefs ha portato la sua squadra ad un’altra vittoria, l’ottava della stagione, mettendosi in mostra con una superba prestazione in quel di Cleveland. Mahomes ha fatto registrare un career high con 375 yds di lancio ed ha sfornato 3 touchdown, dei quali due per il fidato Travis Kelce e l’altro per lo scatenato Kareem Hunt, il quale dopo aver ricevuto uno screen pass dal suo quarterback ha portato la palla in meta con una corsa da 50 yds. Il running back dopo un inizio difficile ha preso il ritmo e si sta facendo notare come uno dei migliori giocatori della lega, infatti oltre al touchdown su ricezione, ne ha fatti registrare altri due su corsa. La corazzata di Andy Reid ha affondato Baker Mayfield ed il nuovo staff di Cleveland mettendo in mostra per l’ennesima volta una fluidità offensiva fuori dal normale. Patrick Mahomes è il quarterback con più yards e touchdown lanciati nelle prime 10 partite della carriera dal 1950. Nella week 10 approderanno ad Arrowhead Stadium gli Arizona Cardinals, squadra proprietaria di una secondaria rispettabile, ma sin ora nessuno è stato in grado di arginare il giovane Mahomes.

Nick Mullens, San Francisco 49ers (16-22, 262 yds, 3 TD, 0 INT)

Nel derby della baia andato in scena giovedi notte, abbiamo assistito ad una delle storie più belle di questa stagione. A causa di un infortunio, il QB dei 49ers C.J. Beathard non è stato in grado di scendere di campo ed a sostituirlo ci ha pensato l’esordiente Nick Mullens, il quale ha lasciato il mondo della NFL a bocca aperta. L’undrafted free agent, firmato da San Francisco nel 2017 e proveniente da Southern Miss (stesso ateneo di Brett Favre), ha fatto il suo esordio nella lega con una prestazione ammaliante, caratterizzata da 262 yds di lancio, 3 touchdown e 0 intercetti, inoltre il suo passer rating di 151.9 è stato il più alto dal 1970 per un quarterback all’esordio assoluto. I 49ers hanno schiantato per 34-3 dei disastrati Oakland Raiders ed i maggiori beneficiari della prestazione di Mullens sono stati il tight end George Kittle, ormai rivelazione di questa stagione, Pierre Garcon e Kendrick Bourne, tutti e tre autori di una meta su ricezione. Questa storica prestazione ha commosso al termine della partita Mullens, il quale ha ricevuto una chiamata dal leggendario Brett Favre e si è guadagnato il posto da titolare per il prossimo Monday Night Football nel quale San Francisco ospiterà i New York Giants.


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Matt Ryan, Atlanta Falcons (26-38, 350 yds, 4 TD, 1 INT)

Nella vittoria dei Falcons per 38 a 14 nella capitale, Matt Ryan ha guidato Atlanta ad una prestazione offensiva dominante, l’ex MVP ha firmato quattro passaggi da touchdown, dei quali due sono finiti nelle mani di Tevin Coleman, sfruttando la sua velocità negli screen pass, uno a Calvin Ridley ed infine finalmente, dopo 343 giorni dall’ultimo, uno a Julio Jones. Atlanta si trova in una divison molto complessa ed al massimo può sperare in un posto al Wild Card Game, nonostante questo Matt Ryan e tutto l’attacco sembrano non essere secondi a nessuno. L’arsenale dei Falcons, seppur senza Devonta Freeman, è veramente d’elitè ed ora può contare anche su un sorprendente Ito Smith, ma il pacchetto ricevitori composto da Jones, Ridley, Sanu ed Hooper resta il fiore all’occhiello della franchigia. I Falcons cercheranno di cavalcare l’onda e portarsi a casa una vittoria ai danni dei Cleveland Browns nella week 10.

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Ben Roethlisberger, Pittsburgh Steelers (28-47, 270 yds, 2 TD, 0 INT, 2 rush, 4 yds, 1 TD)

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Nonostante un dito rotto, seppur della mano sinistra, ed un colpo che lo ha fatto cadere sulla sua spalla nell’ultimo quarto, nessuno è riuscito a fermare Ben Roethlisberger, il quale ha trascinato i suoi Steelers ad una fondamentale vittoria divisionale contro i rivali dei Baltimore Ravens. Roethlisberger ha sbagliato 19 lanci nel corso del match, ma due connessioni con James Conner ed Antonio Brown hanno messo rapidamente in ginocchio i Ravens, inoltre il veterano si è reso protagonista con un touchdown su corsa. Nonostante una lunga carriera, questo è stato il primo match con almeno tre touchdown realizzati contro Baltimore per “Big Ben”. Gli acciacchi sicuramente si faranno sentire per il QB degli Steelers, il quale avrà anche poco tempo per recuperare fisicamente in vista dell’impegnativa partita che si giocherà giovedi notte nella quale gli Steelers ospiteranno Cam Newton ed i Carolina Panthers.

https://www.youtube.com/watch?v=c_XRMiFDN8U

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I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore
Sam Darnold, New York Jets (21-39, 229 yds, 0 TD, 4 INT)

Nel soporifero match divisionale tra New York Jets e Miami Dolphins, il rookie Sam Darnold è stato pesantemente affondato dalla difesa dei Dolphins. La terza scelta assoluta al Draft del 2018 ha messo a referto 4 intercetti, rendendo il suo attacco totalmente innocuo. Per i Jets rientravano Quincy Enunwa e Robby Anderson, ma ciò non è stato comunque abbastanza per la “Gang Green”, che è caduta per 13 a 6 sotto i colpi della franchigia della Florida. Per Darnold è stata una partenza caratterizzata da alti e bassi, il rookie guida la lega in intercetti subiti, ma allo stesso tempo non ha armi offensive degne di nota. La franchigia di New York farà il possibile durante la prossima free agency ed il prossimo Draft per rifornire il suo QB con giocatori di un certo calibro. Nel frattempo, con un bilancio di 3-6, i Jets ospiteranno i Buffalo Bills nella week 10, una buona occasione per riscattarsi.

Nathan Peterman, Buffalo Bills (31-49, 189 yds, 0 TD, 3 INT, 8 rush, 46 yds, 1 INT)

Nonostante l’assenza della stella Khalil Mack, la difesa dei Bears si è resa protagonista di una prestazione dominante dall’inizio alla fine, facendosi beffe di Peterman. Chicago ha realizzato 3 intercetti, dei quali uno trasformato in pick-six e quattro sack. Molto indicativo è il fatto che abbiano segnato più punti i Bears con giocate difensive che i Bills con il proprio attacco. Peterman è però riuscito a segnare su corsa, regalando cosi ai Bills almeno una meta. La situazione in quel di Buffalo dopo l’infortunio di Josh Allen è stata stazionaria, con Derek Anderson e Nathan Peterman lontanissimi dall’essere dei quarterback capaci di giocare nella NFL. Per i Bills è un anno di pura transizione e nella week 10 viaggeranno nel New Jersey per affrontare i Jets in una sfida divisionale.

Derek Carr, Oakland Raiders (16-21, 171 yds, 0 TD, 0 INT)

Escluse le prestazioni di Darnold e Peterman, non ci sono stati quarterback altrettanto disastrosi. Derek Carr in seguito alla trade deadline di martedi scorso è stato spogliato del suo wide receiver numero uno, ovvero Amari Cooper. Carr è alla guida di un sistema offensivo scarno e stagionato, con Lynch infortunato ci sono Doug Martin e Jalen Richard nel backfield, il pacchetto ricevitori è invece composto da Jordy Nelson, Martavis Bryant e Jared Cook. Nel derby della baia contro i 49ers Carr non è stato autore di errori grossolani, i Raiders però non sono stati nemmeno capaci di realizzare un touchdown, concludendo con una pesante sconfitta per 34 a 3. Oakland è in piena modalità “tanking” e dopo qualche trade può contare su numerose scelte importanti al prossimo Draft per rifondare, tenendo Gruden e Carr come piloni per il futuro. Nella week 10 i Raiders ospiteranno gli inarrestabili Chargers.

Dak Prescott, Dallas Cowboys (21-31, 243 yds, 2 TD, 1 INT)

I Tennessee Titans hanno espugnato il campo dei Cowboys con una pesante vittoria nel Monday Night. La ragione principale del successo della squadra di Matt LaFleur è stata l’incapacità totale dei Cowboys di rendersi pericolosi in attacco. Prescott ha realizzato due touchdown, trovando subito il nuovo innesto Amari Cooper e sfruttando in seguito un ottimo movimento di Allen Hurns. Escluse le due mete, il QB di Dallas è stato estremamente prevedibile ed ha subito due turnover, un intercetto ed un fumble. La linea offensiva dei Cowboys, a causa di numerosi infortuni, è la lontana parente di quella delle scorse stagioni, e questo è stato causa dei 5 sack subiti da Prescott e dalla scarsa prestazione di Ezekiel Elliott. Dunque i problemi di Dallas si possono notare in ogni singolo reparto dell’attacco. Al termine della partita il proprietario Jerry Jones ha affermato che non ci sarà né un cambio di allenatore, né un cambio del quarterback, ma per la prossima stagione sembra sempre più probabile un cambio di rotta in panchina e qualche novità anche nell’attacco. Nel frattempo nella week 10 i Cowboys viaggeranno a Philadelphia in quella che sarà una difficile sfida divisionale.

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Alex Smith, Washington Redskins (30-46, 306 yds, 1 TD, 1 INT)

I capitolini sono stati massacrati tra le mura amiche dagli esuberanti Atlanta Falcons, Alex Smith ed i Redskins non sono riusciti a sviluppare delle manovre offensive importanti e sono stati puniti dai cinici Falcons. Smith, tolto dal sistema offensivo di Andy Reid, sta mettendo in mostra tutte le sue lacune, ma per spezzare una lancia in suo favore è necessario ammettere che Washington sia stata martoriata dagli infortuni, oltre all’assenza del pro-bowler Trent Williams nella linea offensiva, ieri si è infortunato anche Brendon Scherff, rendendo la vita impossibile ad Adrian Peterson ed al QB. Smith ha realizzato un touchdown pescando nella end zone Josh Doctson, autore di una ricezione spettacolare, ma il pacchetto ricevitori dei Redskins è evidentemente sotto la media. In una division ancora apertissima e con un bilancio di 5-3, Washington ha la possibilità di dire la sua in chiave playoff, ma necessita assolutamente di un attacco capace di finalizzare. Nella week 10 Smith avrà la possibilità di un bounce back contro la peggior difesa della NFL, quella dei Tampa Bay Buccaneers.

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