It’s QB time: i migliori e peggiori quarterback di week 10

Appuntamento settimanale con la rubrica di Huddle Magazine che ci propone quali sono stati i migliori e i peggiori quarterback visti sul campo in week 10. Dopo aver letto la nostra classifica votate il vostro migliore e il vostro peggiore.

I MIGLIORI CINQUE

Quarterback della settimana
Ben Roethlisberger, Pittsburgh Steelers (22-25, 328 yds, 5 TD, 0 INT)

“Big Ben” si è abbattuto sui Carolina Panthers come una tempesta, il veterano ha realizzato più touchdown che passaggi sbagliati, ed ha terminato la sua prestazione con il perfetto passer rating di 158.3, numero raggiunto per la quarta volta in carriera, pareggiando cosi il record di Peyton Manning. Per gli Steelers il Thursday Night contro Carolina è stato una passeggiata, visto il 51 a 21 finale. Roethlisberger ha rispolverato il suo arsenale dimostrando un’efficienza sopraffina, ha sfoderato un passaggio da touchdown per JuJu Smith-Schuster da 75 yds ed uno per Antonio Brown da 53 yds ed ha condito la sua prestazione con altre tre mete per Jesse James, Vance McDonald e Jaylen Samuels. La franchigia della Pennsylvania ha potuto contare anche su un touchdown di James Conner, in seguito uscito con una concussion e futuro running back titolare fino al termine della stagione, visto che con ogni probabilità Le’Veon Bell non giocherà in questo 2018. Pittsburgh sembra non soffrire per niente l’assenza di Bell ed anzi sembra aver trovato in Conner un’alternativa più che valida. Gli Steelers dopo l’imponente prova di giovedi notte, continueranno a difendere la testa della division contro i Jacksonville Jaguars, squadra che ha eliminato proprio Pittsburgh nei playoff del 2018.

Pubblicità
[clear]

Mitchell Trubisky, Chicago Bears (23-30, 355 yds, 3 TD, 0 INT, 3 rush, 18 yds, 1 TD)

L’anno di maturazione di Mitchell Trubisky prosegue a gonfie vele, sotto la guida del coach Matt Nagy, l’ex seconda scelta assoluta al Draft del 2017 sta dimostrando di essere l’uomo franchigia tanto cercato dai Chicago Bears. A Soldier Field il QB ha fatto registrare una prestazione d’elite con tre touchdown realizzati su lancio ed uno su corsa, ciò ha permesso ai suoi Bears di imporsi sui rivali divisionali dei Detroit Lions per 34 a 22. Protagonista assoluto è stato il rientrante Allen Robinson, il quale non aveva avuto un grande impatto sin da subito, ma nella partita di domenica si è messo in mostra realizzando due touchdown, l’altro invece è stato ricevuto dal solido rookie Anthony Miller. Con un bilancio di 6-3 i Bears sono in piena corsa per aggiudicarsi un posto ai playoff e già domenica prossima giocheranno un match fondamentale per le sorti della division, ospiteranno infatti i Minnesota Vikings. Per Trubisky e compagnia sarà la prova del nove, contro dei Vikings freschi dopo la settimana di bye sarà una sfida senza esclusione di colpi.

[clear]

Drew Brees, New Orleans Saints (22-25, 265 yds, 3 TD, 0 INT)

Continua la campagna da MVP di Drew Brees, il 39enne questa volta si è fatto beffe dei Cincinnati Bengals, i suoi Saints infatti si sono imposti con un umiliante 51 a 14. Se da una parte Andy Dalton non riusciva a dare continuità alle manovre d’attacco e Joe Mixon veniva ripetutamente bloccato dalla front seven di New Orleans, dall’altra parte Drew Brees e i suoi facevano festa. Michael Thomas sfruttava un marcatore nemmeno lontanamente alla sua altezza per realizzare due touchdown, mentre un’efficiente Mark Ingram riceveva uno screen pass dal suo QB prima di portarlo nella end zone. A completare l’opera ci pensava Alvin Kamara, autore di due touchdown su corsa, rendendo cosi i Saints la squadra con più punti segnati nella NFL da inizio stagione. Il prolifico attacco di New Orleans è senza dubbio il più temibile della NFL, superiore anche ai sistemi di Sean McVay ed Andy Reid, inoltre se la difesa dovesse riuscire a mantenere l’equilibrio mostrato nella partita di domenica, si potrebbe anche parlare di una favorita per la vittoria della NFC. Un’altra prova importante aspetta i Saints domenica prossima, a New Orleans sbarcheranno i Philadelphia Eagles, assetati di vittoria in quello che sembra prospettarsi come un altro shootout.

[clear]

Baker Mayfield, Cleveland Browns (17-20, 216 yds, 3 TD, 0 INT)

Mayfield, citando le sue parole nella conferenza stampa post-partita, si era svegliato sentendosi “particolarmente pericoloso” ed il resto lo possono raccontare Matt Ryan e compagni. Il cambio di coach in quel di Cleveland ha dato un impressionante svolta all’attacco, la coppia di rookie composta da Baker Mayfield e Nick Chubb ha totalmente dominato un inerme difesa dei Falcons. Proprio Nick Chubb, Duke Johnson e Rishard Higgins hanno tutti ricevuto un passaggio da touchdown da Mayfield ed inoltre Chubb ha completato la sua prestazione segnando un touchdown su corsa da 92 yds, il più lungo nella storia dei Browns. Dopo anni di fallimenti, ricerche ed errori al Draft, i Browns sembrano aver trovato il loro uomo, Mayfield ha carisma da vendere ed un enorme talento, sia nella tasca, che fuori da essa. Se Cleveland riuscisse a sfruttare in modo più efficace anche Jarvis Landry, il sistema offensivo potrebbe risultare come uno degli più pericolosi della lega. Dopo un pesante 28 a 16 inflitto tra le mura amiche agli Atlanta Falcons, i Browns potranno godersi la settimana di riposo.

[clear]

 

Pubblicità

Marcus Mariota, Tennessee Titans (16-24, 228 yds, 2 TD, 0 INT)

Dopo la grande vittoria fatta registrare in quel di Dallas settimana scorsa, questa volta sono stati addirittura i New England Patriots a cadere sotto i colpi dei Titans. A Nashville la corazzata di Bill Belichick e Tom Brady è stata demolita da un rinato Marcus Mariota, il quale dopo aver recuperato totalmente dall’infortunio che lo aveva limitato all’inizio della stagione, si sta dimostrando un QB capace di trascinare la sua squadra oltre le aspettative. Grazie anche ad una prova difensiva da rimarcare, i Patriots sono stati totalmente anonimi in attacco, segnando solo 10 punti contro i 34 dei padroni di casa. Mariota ha sfoderato prima uno spettacolare lancio “over the shoulder” ricevuto nella end zone da Corey Davis, ed in seguito ha pescato il tight end Jonnu Smith per il suo secondo touchdown di giornata. Per i Titans adesso ci sarà un’altra prova da non sottovalutare, la trasferta ad Indianapolis contro i Colts di Andrew Luck, ma dopo aver sconfitto Cowboys e Patriots, Tennessee sembra non avere timore.

[clear] [playbuzz-item item=”9feddc23-5eac-4c3b-841a-be7327dc452b” shares=”false” info=”false” wp-pb-id=”428619″]

[clear]

[ad id=”29259″]

I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore
Josh McCown, New York Jets (17-34, 135 yds, 0 TD, 2 INT)

Con il rookie Sam Darnold ai box per infortunio, Josh McCown è partito titolare, guidando i Jets ad una pesantissima sconfitta contro i Buffalo Bills. Nel New Jersey gli ospiti si sono imposti per 41 a 10 facendo registrare la loro vittoria in trasferta più larga dal 2011. McCown è stato disastroso, ha subito due intercetti ed ha completato il 50% dei lanci provati. L’unica meta realizzata dai padroni di casa è stata opera del running back Isaiah Crowell, per il resto l’attacco è stato totalmente nullo. Per i Jets è una stagione di ricostruzione e la dirigenza ha già ammesso che tenterà tra il Draft e la free agency di rendere il roster il più competitivo possibile. Ora ad aspettare i newyokesi ci sarà una settimana di riposo, ma una volta arrivati alla week 11 non è ancora certo che Darnold sia pronto per giocare, in quel caso McCown agirà ancora da quarterback titolare.

Brock Osweiler, Miami Dolphins (22-37, 213 yds, 0 TD, 1 INT)

A Lambeau Field i Dolphins sono stati schiacciati dai Packers senza nemmeno realizzare un touchdown. Brock Osweiler è stato autore ancora una volta di una prestazione senza carattere, il QB della franchigia della Florida ha commesso due turnover (un intercetto ed un fumble) senza segnare touchdown, lasciando cosi via libera ai Packers, trascinati dal trio Rodgers-Jones-Adams. Frank Gore e Kenyan Drake hanno aiutato quanto possibile l’attacco, ma una volta arrivati al momento decisivo, Osweiler non è mai riuscito a capitalizzare, permettendo cosi al kicker di realizzare quattro field goal. Nella division, Dolphins, Jets e Bills sono lontane dall’essere competitive, permettendo cosi ai Patriots di mantenere saldamente la testa della classifica. Per Miami la week 10 sarà la settimana di riposo.

Andy Dalton, Cincinnati Bengals (12-20, 153 yds, 1 TD, 0 INT)

Dalton è stato protagonista di una prestazione mediocre, che ha permesso ai Saints di imporsi con uno spietato 51 a 14. Il QB dei Bengals è stato vittima di due intercetti ed ha lasciato il suo attacco allo sbaraglio più totale. Joe Mixon è stato ripetutamente sabotato dalla front seven di New Orleans, e senza la stella A.J. Green, è toccato a Tyler Boyd e John Ross ristabilire gli equilibri dell’attacco, ma cosi non è stato. L’unico touchdown di giornata di Dalton è stato realizzato proprio dal veloce wide receiver Ross, capace di liberarsi egregiamente nella end zone. La prestazione del QB è anche terminata in anticipo a causa del blowout, il sostituto Jeff Driskel è stato in grado di segnare un touchdown su corsa nel poco tempo avuto a disposizione, ma ciò non è servito a nulla. All’orizzonte per Cincinnati c’è una difficile sfida divisionale sul campo della riposata difesa dei Ravens.

Ryan Fitzpatrick, Tampa Bay Buccaneers (29-41, 406 yds, 0 TD, 2 INT)

Per “Fitzmagic” è stata l’ennesima prestazione altalenante, il QB di Tampa Bay nonostante le 406 yds lanciate non è stato capace di realizzare un touchdown, ed ha commesso tre turnover, tra cui due intercetti ed un fumble. La franchigia della Florida è stata allo sbaraglio in questo 2018, la difesa è la peggiore dell’intera NFL e i numerosi cambi nel ruolo di quarterback tra Fitzpatrick e Winston hanno seminato molti dubbi. Il veterano si è messo in mostra precedentemente con prestazioni veramente impressionanti, ma sia lui che l’ex Heisman Jameis Winston sono state delle macchine da turnover. Per dei Buccaneers ormai fuori dai giochi c’è in programma una trasferta in casa dei Giants per la week 10.

Pubblicità

Derek Carr, Oakland Raiders (24-37, 243 yds, 0 TD, 0 INT)

Per i Raiders questa stagione sembra non finire più e la franchigia di Oakland è sempre più vicina ad ottenere la prima scelta assoluta al prossimo Draft. Contro dei lanciati Los Angeles Chargers c’è stato poco da fare, gli ospiti si sono imposti per 20 a 6 e per la seconda partita di fila i Raiders non hanno realizzato un touchdown. Carr ha subito un fumble ed ha perso per infortunio Jordy Nelson, rendendo cosi tutto molto più difficile. Le schedule di Oakland parlano chiaro e possono condannare i Raiders a terminare la stagione con un bilancio di 1-15. Dal 2019 le cose potrebbero cambiare visto le numerose scelte al Draft, ma al momento nella baia la situazione si fa sempre più grigia.

[playbuzz-item item=”53be7f41-c29d-4cbc-b95c-2f36db09c303″ shares=”false” info=”false” wp-pb-id=”795780″] [clear]
Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Un Commento

  1. Io ho seguito poco questa settimana e non riesco a giudicare dagli highlights, però è “vincere facile” puntare il dito contro backup come Brock, McCown o su Car che sta giocando in una squadra in rebuilding estremo, dico invece che i due che ho seguito un po’ e che sono pure considerati per la palma dei migliori di ogni tempo, secondo me, hanno giocato tanto sotto media, per caricà per quelle che sono le loro potenzialità, comunque Brady e Rodgers hanno (e mi sembra anche che non è una questione dell’ultima partita) giocando al di sotto delle loro capacità.
    Possono avere tutte le scusanti del mondo (età, momento no, supporting cast, ecc.), comunque per essere in corsa per il GOATH stanno giocando davvero male (non giocano peggio in assoluto di quelli che avete nominato, ma giocano peggio tenendo conto di quello che ci si aspetta da loro).

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.