Io la penso così: le squadre da cercare sul calendario ogni domenica

Metà stagione alle spalle. Nessun bilancio per me. Solo una piccola guida. Le cinque squadre che mi hanno divertito di più e che continuerò a cercare nel programma del fine settimana da qui a gennaio.

Breve considerazione veloce: questo 2018 mi sta facendo divertire. Sì, anche io non amo le difese così penalizzate. E il nuovo roughing the passer è osceno. Ma guardo al bicchiere mezzo pieno, visto che altro non posso fare, e mi godo le molte partite piacevoli e le squadre che hanno saputo interpretare al meglio il nuovo corso.

Partiamo dalla numero 5 allora, specificando, anche se so che non ce n’è bisogno, che non si parla di tifo.

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Houston Texans

watson texans

Deshaun Watson e DeAndre Hopkins da soli valgono il biglietto. Ma in Texas pure la difesa fa vendere i tagliandi con J.J. Watt e Jadeveon Clowney. Peccato aver perso Will Fuller, che forniva velocità e big play. Vediamo come si inserisce Demaryius Thomas.

Pittsburgh Steelers

Pittsburgh Steelers

Lo sapete, io sono per Le’Veon Bell. Il James Conner visto sinora però è sontuoso. Potente ed efficace. Partita dopo partita mi sta convincendo. Quanto di buono mostrato dal running back al secondo anno in questa prima parte d’annata può rendere ancora più spettacolari gli Steelers, visto che potrebbero tornare ad aprirsi più spazi per Antonio Brown e JuJu Smith-Schuster.

Los Angeles Rams

los angeles rams

Siamo al podio. Sean McVay è un genio. Su questo io ho pochi dubbi. Non è l’unico che incontrerete in queste righe. Fantasia e originalità hanno trasformato Jared Goff e reso Todd Gurley una gioiosa macchina da touchdown alla Ladainian Tomlison, o alla Marshall Faulk se volete restare in tema Rams. Brandin Cooks ha insaporito il tutto aggiungendo “profondità sicura” e meno umorale rispetto al pur apprezzabile Sammy Watkins (ora ai Chiefs) del 2017. In tema di certezze rivolgersi a Robert Woods, altro rigenerato, e Cooper Kupp. Senza quest’ultimo qualcosa manca, si è visto nelle ultime settimane. Ora sta rientrando e possono ambire a salire di una posizione nel mio personalissimo e soggettivissimo ranking.

New Orleans Saints

Drew Brees Saints

Nella Louisiana abbiamo un caso in cui aggiungere talento toglie un po’ di divertimento. Mark Ingram è perfetto per rendere più solidi, quadrati e tosti i Saints. Leva però la certezza che sarà Drew Brees ha distribuire a piacimento l’ovale ad ogni snap. Con il numero 9 comunque si sta tranquilli. Alvin Kamara è elettrizzante. Michael Thomas ha poca pubblicità ma vale i migliori WR. Tre’Quan Smith ha iniziato a far vedere cosa può fare e non farà rimpiangere Tedd Ginn. Sean Payton poi non difetta certo in brillantezza, coraggio e spirito d’innovazione. Con il quarterback-running back-ritornatore Taysom Hill si sta sbizzarrendo. Tre quarterback schierati nella stessa azione non li avevo ancora visti fino a domenica scorsa.

Kansas City Chiefs

Sammy Watkins Chiefs Broncos squadre

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Ecco, in tema di geni… Andy Reid. Per chi si ricorda i suoi Philadelphia Eagles non è certo una novità. I più giovani possono godersi questi favolosi Chiefs. La difesa preoccupa un po’ in chiave gennaio, ma in quanto a godimento allo stadio o sul divano non ci sono eguali. Reid sa riconoscere il talento e valorizzare i giovani come pochi altri. Lo scorso anno salì al draft per essere sicuro di prendere Patrick Mahomes. In questo 2018 ho capito perché. Braccio, letture, improvvisazione. Stupido io a dubitare di chi scelse Donovan McNabb alla numero 2. Coperto dai fischi, finì in tripudio. E di Kareem Hunt vogliamo parlare? Se Gurley ricorda Tomlinson nei numeri, Hunt me lo fa tornare in mente anche nel fisico. Ah, poi ci sarebbe Tyreeke Hill. Ci sarebbe. Se la gioca con Kamara e Odell Beckham per il titolo di baller più eccitante al netto di Aaron Rodgers. E Travis Kelce, non me lo dimentico di sicuro, ce l’ho anche al fantasy football. Serve altro? Sì, dicevo del genio: guardatevi gli schemi e anche qui abbiamo qualcuno che il gioco lo sa cambiare, non si limita ad amministrarlo, conoscerlo o gestirlo. Talento permettendo, perché con Alex Smith e poco altro giocava in modo ben diverso. Anche io ricordo la stagione senza TD per i ricevitori.

Chi è rimasto fuori di poco

Green Bay Packers: se in campo c’è Aaron Rodgers un circoletto rosso sulla sfida va sempre messo. Sempre. Anche se lui fosse l’unico motivo per farlo. Davante Adams è ormai un “Robin” di valore assoluto.

Cincinnati Bengals: un altro buon mix di attacco e difesa. Joe Mixon è il valore aggiunto. L’emergere di Tyler Boyd una freccia importante. Se John Ross non fosse sempre ai box e aggiungesse qualche big play potrei pensare di metterli nelle prime cinque.

Los Angeles Chargers: non ho mai amato guardare Philip Rivers lanciare. Non mi piace proprio la sua meccanica. Ma dire che con lui non ci si diverta è una bugia. Melvin Gordon è un altro ottimo motivo, ben intervallato quando serve da Austin Ekeler. Qui si aspetta (invano?) Mike Williams per il salto di qualità. Keenan Allen comunque è già un bell’andare.

Io la penso così! E voi?

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5 Commenti

  1. D’accordissimo su tutto. Aggiungo solo che i chargers li avevo sottovalutati ma in resltà tallonano gli strarompenti chiefs.
    Ma i pats? Non li hai messi perchè ormai annoiano con la loro bravura o non ti divertono?

    1. I Pats sono forti, ma mi divertono poco. Ho preferito altre versioni di Belichick-Brady, una su tutte: quella con Moss, che riaprì le porte al gioco che vediamo ora (anticipato anche da Rams di Warner e Vikings di Cunningham per dirne almeno altre due…)

  2. Ciao Ale. La mia classifica è : Rams – Chiefs – Saints – Patriots e Packers …. forse mi faccio condizionare dallo spessore dei QB ma quando ci sono in campo questi lo spettacolo è assicurato. Ciao e ciao tutta la redazione di HM. Vittorio

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