Il riassunto di Week 9 NCAA

Week 9, nella settimana del primo ranking ufficiale la stagione di CFB ci riserva ancora tante sorprese che hanno coinvolto principalmente squadre della seconda metà del ranking. Partendo dalle solite certezze bye per Bama che affronterà LSU sabato, Clemson ha demolito FSU in una partita che dopo il primo quarto non ha avuto più storia, West Virginia scherza con Baylor mentre Oklahoma si sbarazza piuttosto agevolmente di Kansas State. Kentucky con una incredibile rimonta negli ultimi minuti si salva contro Missouri, Washington State vince con un FG a 19 sec dalla fine vs Stanford mentre Notre Dame ha vita relativamente facile con la sempre ostica Army; continua il buon momento anche di Utah che batte in scioltezza UCLA, squadra che nelle ultime settimane aveva fatto vedere di essere in crescita.

ranking ncaa week 10

Con le sorprese si va a settimane alterne e dopo una week 8 relativamente tranquilla lo scorso weekend ha regalato parecchi stravolgimenti. Texas, dopo il bye, gioca solo un tempo e si fa sorprendere da Oklahoma State mentre Wisconsin in caduta libera, perde anche contro la sorpresa Northwestern. Perde per la prima volta in stagione anche USF, sconfitti in un match divertentissimo da Houston, guidata dalle magie di D’Eriq King. Suicidio “sportivo” per Washington sconfitta da Cal mentre Texas A&M perde per 28-13 contro l’imprendibile Miss State guidata dai 4TD di Fitzgerald. Altra vittoria convincente 

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di Syracuse su NC State mentre Sumlin regala un pomeriggio di felicità ai tifosi dei Wildcats di Arizona che hanno la meglio su Oregon, team che fino a due settimane fa sembrava potesse prendere il controllo della Pac12 e che adesso è fuori anche dalle prime 25 della nazione. Fuori dalle 25 anche Appalachian State che dopo aver condotto una prima parte di stagione sopra ogni aspettativa perde vs Georgia Southern.

Penn State evita la 3L consecutiva in casa, graziata da un errore in redzone di Iowa che avrebbe dato il vantaggio agli Hawkeyes e probabilmente messo fine alla stagione dei Nittany Lions. Prova di forza infine di Georgia che convince contro i Gators in un match che restituisce la fiducia necessaria a Fromm che chiude con 240 yard 3td pass.

Florida vs Georgia 17-36

Finalmente una grande prova di forza di Georgia perché ci aspettavamo proprio una partita del genere da parte dei Bulldogs. Fromm ha smentito tutti i suoi detrattori con una prestazione maiuscola, una prestazione da leader e Smart sembra aver messo a posto, perlomeno a livello mentale i suoi giocatori. Ora a prescindere dagli errori, perché errori Georgia ne ha commessi è stata una vittoria importantissima. Non era facile infatti riprendersi dalla sconfitta contro LSU e farlo in maniera convincente, sopratutto nella seconda parte del secondo tempo. Negli ultimi 25 minuti i Bulldogs infatti hanno segnato un parziale di 23 a 3 grazie non solo a Fromm ma anche ad un massiccio utilizzo di Swift e Holyfield che hanno bucato la pur valida difesa di Florida. Tuttavia sono emersi i soliti problemi di O-Line poiché in alcune occasioni l’attacco di Georgia è stato respinto più volte  in regime di goal line, la difesa ha concesso ancora troppe yard su corsa e la sensazione a fine partita è che se ci fosse stato un QB diverso da Franks, i Gators questa partita l’avrebbero potuta anche vincere.

Insomma l’abbiamo ripetuto tante volte e lo dobbiamo ribadire; questa non è la stessa squadra che l’anno scorso si è giocata il titolo contro Alabama ed è una squadra che nonostante abbia tanti giocatori di assoluto livello ha perso qualcosa. Smart questo lo sa benissimo ed infatti nel post partita ha dichiarato che questo è un team work in progress; nonostante tutto Georgia è ancora prima nella SEC East e si giocherà conference e stagione sabato contro Kentucky. Chiaro che i grossi problemi di run defense non lasciano tranquillo Smart dato che Snell e il rushing attack dei Wildcats fanno paura; ecco perché sono necessari alcuni aggiustamenti difensivi che non hanno funzionato contro Florida come ad esempio un maggiore utilizzo di blitz per rendere più veloce la difesa. Anche a livello di intensità fisica è un team diverso e molti tifosi si stanno lamentando anche delle chiamate offensive del OC Jim Chaney. E’ particolare il fatto che Fromm abbia messo a segno tutti i TD in situazione di terzo down ma è altrettanto vero che dobbiamo dare a Fromm tutto il credito di cui merita. Insomma per zittire tutti detrattori possiamo tranquillamente affermare che il #11 non è stata la causa della sconfitta contro LSU ma è il principale artefice della vittoria contro Florida e nonostante un inizio non proprio scintillante questo ragazzo si è ripreso la squadra e passa dalle sue mani il destino di tutta la stagione.

Clemson vs Florida State 59-10

L’avevamo detto in sede di preview che il confronto sulla linea di scrimmage tra la O-Line di FSU e la D-Line di Clemson sarebbe stato impietoso. Ovviamente non siamo stati smentiti e nonostante i Seminoles abbiamo retto l’urto della difesa dei Tigers nel primo quarto, hanno poi dovuto capitolare di fronte allo strapotere fisico degli avversari. Purtroppo questa passerà alla storia come la peggior sconfitta di FSU nella sua storia e Taggart a fine partita non ci è andato giù leggero. Il coach infatti ha detto che è stata una sconfitta imbarazzante e oltre a questo ha avuto l’impressione per la prima volta da quando è arrivato a Tallahassee che molti dei suoi ragazzi non abbiano più voglia o stimoli per giocare. Non possiamo che essere d’accordo con le parole del coach; insomma una sconfitta con Clemson è abbastanza preventivatile (sopratutto per come si è presentata Florida State quest’anno) ma un conto è perdere, un conto è mollare proprio del tutto e lasciar fare agli avversari qualsiasi cosa. 

Ormai lo spogliatoio dei Seminoles è una polveriera che potrebbe esplodere in qualsiasi momento; è vero che Taggart ha la sua parte di colpa ma rinunciare in questo modo non è assolutamente concepibile. E’ stata una conferenza stampa veramente frustrante per chi l’ha ascoltata; il coach ha parlato di forte debolezza mentale, che non è stato tutto il necessario per rendere forte questo team sia a livello fisico che a livello di testa e che tutti gli aggiustamenti che sono stati tentati non hanno risposto nel modo sperato. In realtà la stagione prosegue con i Seminoles che sono ancora ampiamente in corsa per un bowl dato il record di 4-4 (cosa che un mese fa non avremo neanche immaginato) ma è chiaro che la galleria di errori e orrori che abbiamo visto contro i Tigers non possono essere replicati nelle 4 partite che restano, oltretutto contro squadre non proprio materasso. Diciamo che cambiare pagina sarà difficile e Taggart a fine stagione avrà un compito difficilissimo (se gli verrà confermato il posto a questo punto): ricostruire prima di tutto la testa di questi giocatori, riuscire a mantenere i prospetti già reclutati (anche questa cosa non facile) e poi ridare al team un’identità di gioco, di squadra. In bocca al lupo.

Wisconsin vs Northwestern 17-31

Northwestern continua a sorprendere tutti. Senza sapere bene come la squadra dell’Illinois si ritrova prima nella B1G East ed ha ormai in mano il destino del Championship. Il team di Ftizgerlad ha infatti avuto la fortuna di perdere 3 partite contro team non di conference e di vincere in modi anche rocamboleschi contro i team che questa division se la stavano giocando. Basti pensare che sabato contro Wisconsin Thorson è stato in grado di lanciare 3 intercetti ma la sua squadra ha vinto lo stesso; anche nella sconfitta contro Michigan i Wildcats stavano rischiando di vincerla dopo un parziale di 17-0 (e sole 97 yard di total offense) ma i Wolverines sono stati in grado poi di recuperare. Stiamo parlando di un programma che ha la division in mano e vista la schedule che rimane al 95% si giocherà il Championship.

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Chi l’avrebbe mai detto ad inizio stagione? E’ proprio questo il bello del college football cioè assistere a performance del genere da squadre che non ti aspetti, da squadre che capitalizzano al massimo gli errori degli avversari come successo contro i Badgers e da squadre che poi riescono in qualche modo a portarle a casa. Le ultime 13 partite in B1G di Northwestern recitano un record di 12-1 (sebbene gli avversari non siano stati sempre di livello) e a prescindere da come sono arrivate le vittorie questo non può essere un caso. Coach Fitzgerald ha trovato il modo di motivare al massimo tutti i suoi ragazzi, anche quelli che entrano per un solo drive, e la compattezza e il gioco di squadra si stanno rivelando la vera arma vincente. Ora i Wildcats avranno due partite difficilissime contro ND e Iowa entrambe assolutamente impronosticabili visto l’andamento di questa squadra e poi ci saranno due partite teoricamente facili contro Minnesota e Illinois. A questo punto della stagione, e parlando di una squadra cosi indecifrabile, tutte le possibilità sono aperte ma in un eventuale Championship contro Michigan o Ohio State si tratterebbe di un confronto sulla carta senza storia.

https://www.youtube.com/watch?v=1n9czQleLYI

HEISMAN_WATCH

Non cambia nulla per quanto riguarda la top 3 nella rincorsa al titolo dell’Heisman Trophy. A comandare, nonostante il bye è sempre Tagovailoa che sabato contro LSU avrà la possibilità di aumentare ulteriormente la forbice sui suoi avversari. Murray è il protagonista della vittoria contro Kansas State e resta saldo al secondo posto con Haskins che lo segue a ruota anche se Ohio State ha usufruito della giornata di riposo.

Al quarto posto si inserisce una new entry: Gardner Minshew infatti è il protagonista della grande stagione di Washington State e chiude la vittoria contro Stanford con ben 438 yard e 3 TD pass. Chiude la classifica un terzetto comandato dall’ormai insostituibile Ed Oliver, Trevis Etienne che non ha messo a segno nessun TD nella vittoria contro FSU e Will Grier, che si è divertito nella vittoria di WV contro Baylor.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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