CFL 2018: A Calgary una Grey Cup attesa per anni

La squadra più forte del Canada si era lasciata sfuggire la Grey Cup per tre anni di seguito, ma non questa volta.

Il 2016 fu il più glorioso degli anni recenti della franchigia di Calgary. La regular season fu una marcia trionfale che non lasciava spazio agli avversari, conclusa con un record di 16 vittorie, 2 sconfitte e 1 pareggio. Le due sconfitte furono conseguenti alla scelta di mandare in campo le riserve, quando la squadra aveva già vinto la division.

In finale affrontò una giovane Ottawa, che dopo un campionato sofferto (8 vittorie, 9 sconfitte, 1 pareggio), sembrava non avere alcuna speranza di imporsi sulla macchina da guerra rossonera dell’Alberta.

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Invece, in una partita indimenticabile, gli Ottawa Redblacks piegarono ai supplementari gli apparentemente invincibili Stampeders. Erano i Redblacks del QB Henry Burris e del safety Abdul Kanneh, ritiratosi il primo all’età di 41 anni, ceduto il secondo ai Tiger-Cats. Sembra un’altra epoca, ma sono passati solo due anni.

Ricordiamo ancora come nel 2015 gli Stampeders furono estromessi in finale di divisione dagli Eskimos, mentre l’anno scorso furono sconfitti in finale dai Toronto Argonauts di Ricky Ray, anche questa volta contro ogni pronostico.

Il 2018 è diverso; Calgary subisce 5 sconfitte durante la regular season e non appare più così invincibile. Si impone in finale di divisione contro i Winnipeg Blue Bombers, ma senza travolgerli, come accadeva contro gli avversari del biennio precedente.

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Per la 106° Grey Cup deve invece affrontare gli Ottawa Redblacks, che questa volta si presentano molto più agguerriti di due anni prima. Vediamo cosa è accaduto nel corso dei playoffs della divisione est.

La semifinale di divisione vede in campo i B.C. Lions contro gli Hamilton Tiger-Cats. I Lions appartengono in realtà alla divisione ovest, dove si sono classificati quarti dopo una stagione mediocre. Ma avendo ottenuto un punteggio migliore della terza classificata della divisione est, compiono il cross over e giocano i playoffs nell’altra division. L’11 novembre i B.C. Lions vengono letteralmente travolti dai rivali di Hamilton. L’umiliante sconfitta, 48-8, indurrà l’head coach italo canadese Pasquale “Wally” Buono a una decisione definitiva. L’uomo più vincente della CFL, 300 vittorie al suo attivo, a 68 anni sceglie di ritirarsi dal campo. Probabilmente Wally continuerà a ricoprire importanti cariche direttive nella lega, ma il tempo per calcare il turf ormai è finito.

I trionfali Tiger-Cats si apprestano quindi ad affrontare in finale Ottawa (record di regular season 11-7) e qui subiscono quasi la stessa sorte dei B.C. Lions. In una partita senza storia escono sconfitti 46-27 dai Redblacks. È forse la partita più brillante della carriera del QB 32enne Trevor Harris, che scrive per sé una pagina di storia della CFL. Con 6 lanci in touchdown stabilisce il primato assoluto in una partita di playoffs dalla fondazione della lega ad oggi.

La 106° Grey Cup si annuncia quindi come una sfida imprevedibile tra due grandi.

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I primi a scendere in campo sono i Redblacks, immediatamente costretti a un rapido 2 and out.

E’ il turno degli Stampeders, che avanzano inarrestabili fino alle 22 di Ottawa. Ma quando il QB Bo Levi Mitchell lancia in endzone, alla ricerca del primo touchdown della partita, viene intercettato dal DB Jonathan Rose. Il turnover lascia intendere che la caccia alla vittoria non sarà facile per nessuno, sul turf ghiacciato di Edmonton.

Calgary si porta in vantaggio verso la fine del primo quarto, con il touchdown di Jackson. Da lì i rossoneri di Ottawa si lanciano all’inseguimento, riuscendo a ridurre la distanza a soli tre punti poco prima dell’intervallo.

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Ormai nel 3 minute warning finale, in svantaggio di 13 punti (14-27), il QB Trevor Harris mette in atto quel gioco aggressivo a audace che gli è sempre stato congeniale e che in altre occasioni gli ha permesso di realizzare sensazionali rimonte. Il football canadese è un gioco estremamente dinamico; con soli tre down disponibili, anziché quattro come nel football americano, le due squadre si avvicendano più rapidamente in campo; tre minuti sono quindi più che sufficienti per segnare due touchdown, quelli che consegnerebbero la vittoria ai Redblacks e condannerebbero all’ennesima beffa i fortissimi Stampeders.

Ma Calgary  quest’anno non è rinomata soltanto per il QB Bo levi Mitchell e la O-line più forte della CFL.  Gli Stampeders adesso dispongono di una difesa formidabile, che vede nel LB Alex Singleton il suo emblema.  Quando Harris tenta a distanza il lancio in endzone per il touchdown della rimonta, due volte su due viene intercettato dalla secondaria di Calgary.

Tornati in attacco, gli Stampeders prendono tempo concedendo anche un safety agli avversari, finché la 106° Grey Cup si conclude con la meritata vittoria di Calgary per 16-27.

La partita integrale è visibile su Yaretv, per chi non è già abbonato, al prezzo di 7,99 USD altrimenti quelli a seguire sono gli highlight dell’incontro.

Le differenze tra NFL e CFL

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Isabella Rampini

Ha scoperto il football quando cercava uno sport in cui ambientare il suo primo romanzo ufficiale, “Una stagione in provincia”. Da allora non ha più smesso di seguirlo. Avendo una passione insensata per i vice e i numeri due, ama la Canadian Football League ancora più che la NFL.

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