Tutta week 4 in un solo articolo

Soltanto due squadre restano imbattute dopo questa caldissima Week 4. In AFC guidano i Chiefs e tutte le squadre hanno conquistato almeno una vittoria finora. In NFC, invece, Ë predominio dei Rams, con i Cardinals che restano l’unica finora a non aver conquistato nemmeno un successo. A riposo Panthers e Redskins, 15 sfide da non perdere: partiamo!

Una storica prestazione di Mitchell Trubisky (19/26 per 354 yard e 6 TD pass) regala ai Bears (3-1) un’incredibile vittoria contro i Buccaneers (2-2). Il primo tempo del quarterback riscrive il libro dei record: Trey Burton per 39 yard, Allen Robinson per 14, un pazzesco Tarik Cohen (7 ricezioni per 121 yard e 1 TD) per 9, Josh Bellamy per 20 e un devastante Taylor Gabriel (7 ricezioni per 104 yard e 2 TD) per 3 ricevono i cinque touchdown pass del quarterback, che sigla cosÏ un primato assoluto nella storia della franchigia. Poi migliorato a sei, quando Gabriel replica nel terzo quarto con il touchdown per 3 yard che demolisce definitivamente Tampa Bay. E’ finita la magia per Ryan Fitzpatrick (9/18 per 126 yard con 1 INT e 1 fumble), fatto a pezzi dalla clamorosa difesa dei padroni di casa, con un Khalil Mack ancora dominante (4 tackle, 1 sack e 1 FF). La situazione migliora leggermente con il rientrante Jameis Winston (16/20 per 145 yard con 1 TD pass e 2 INT), ma il touchdown per 16 yard di Cameron Brate non serve ad altro se non a rendere meno amaro il punteggio per gli ospiti. Il miglior Trubisky in carriera guida i Bears, che dominano e vincono per 48-10 sui Buccaneers.

Rimonta pazzesca dei Chiefs (4-0), che si mantengono imbattuti battendo i Broncos (2-2). Patrick Mahomes vive un primo tempo senza particolari spunti, ma non si lascia sfuggire l’occasione di un rushing touchdown da 8 yard. Sono proprio le corse vincenti, perÚ, a regalare margine a Denver. Il duo di rookie colpisce ancora e, prima Royce Freeman da 14 yard poi Philip Lindsay da 1, trovano la end zone. Harrison Butker centra i pali da 33 e 21 yard, ma Brandon McManus replica da 42, 34 e 46 yard e il divario si allarga in favore dei padroni di casa. E’ qui che si scatena Mahomes (28/45 per 304 yard e 1 TD pass), salito a quota 14 touchdown pass e 1.200 yard in stagione senza ancora aver lanciato un intercetto. Travis Kelce gli regala l’unica pepita di serata per 2 yard, poi Ë un indiavolato Kareem Hunt (19 portate per 121 yard) a siglare i punti del vantaggio con il rushing touchdown da 4 yard, in un drive in cui riesce a convertire anche un 2nd & 30. I Broncos sono tramortiti, un modesto Case Keenum (21/33 per 245 yard e 1 INT) prova a guidare il drive della vittoria, ma si ferma a una ventina di yard dalla gloria. I Chiefs sono implacabili e vincono per 27-23.

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Sfida all’ultimo punto quella vinta dai Bengals (3-1) contro i Falcons (1-3). Tante, troppe le assenze decisive per Atlanta, da Devonta Freeman a una secondaria ridotta ai minimi termini. Cincinnati le sfrutta, insieme alla giornata di grazia di Andy Dalton (29/41 per 337 yard con 3 TD pass e 1 INT), per prendere il largo fin dal primo tempo. Alla corsa vincente da 7 yard del rookie Ito Smith, rispondono gli ospiti con due touchdown su ricezione, per 15 yard di Tyler Eifert, poi infortunatosi gravemente alla caviglia, e per 39 di John Ross, e con altrettanti touchdown su corsa, entrambi a opera di Giovani Bernard, da 10 e 1 yard. Un Matt Ryan in gran forma (29/39 per 419 yard e 3 TD pass) fa il possibile per tenere i suoi in partita. Uno straripante Julio Jones (9 ricezioni per 173 yard) e Mohamed Sanu (6 ricezioni per 111 yard) macinano yard, mentre Logan Paulsen, per 17 yard, e Calvin Ridley, per 11 e 30 yard, trovano la end zone con facilit‡. Clamoroso il rookie, che sale gi‡ a quota 6 touchdown in stagione. I field goal di Matt Bryant, che centra i pali da 55, 28 e 32 yard, portano avanti i Falcons, ma Dalton ha il colpo di coda decisivo. Splendido il touchdown pass per 13 yard tra le mani di A.J. Green, a meno di dieci secondi dallo scadere, e i Bengals trovano i punti decisivi per il 37-36 con cui si chiude la sfida.

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Clamorosa sconfitta per i Browns (1-2-1) in overtime contro i Raiders (1-3), finalmente vincenti in stagione. La partita Ë a dir poco scoppiettante. Gareon Conley la sblocca intercettando un Baker Mayfield a intermittenza (21/41 per 295 yard con 2 TD pass, 2 INT e 2 fumble) e riportando il pallone per 36 yard fino alla end zone avversaria. Cleveland reagisce con orgoglio e prende il largo grazie alla sgroppata vincente per ben 63 yard del rookie Nick Chubb e al touchdown su ricezione per 49 yard di Darren Fells. Giornata tra alti e bassi, ma decisamente pi˘ intrigante, anche per Derek Carr (35/58 per 437 yard con 4 TD pass e 2 INT), che si sblocca con il touchdown pass per 8 yard verso l’ottimo Amari Cooper (8 ricezioni per 128 yard e 1 TD). Dopo l’intervallo Mayfield raddoppia lanciando Jarvis Landry in end zone per 2 yard, ma Carr fa anche di meglio, salendo a quota tre grazie allo straordinario Jared Cook (8 ricezioni per 110 yard e 2 TD) e a Jordy Nelson, rispettivamente per 7 e 19 yard. Il rookie Matt McCrane non Ë in giornata di grazia (3/5 ai field goal), ma aiuta la causa con i field goal da 29 e 44 yard. Gli ospiti non si perdono d’animo e, anzi, trovano il nuovo sorpasso, affidandosi all’efficace gioco di corse, che produce i touchdown di Carlos Hyde da 1 yard e nuovamente dello scatenato Chubb da ben 41. Partita finita? Neanche per sogno. Carr ha un ultimo asso nella manica e pareggia i conti con il touchdown pass per 7 yard nuovamente verso Cook, con conseguente conversione da due punti sull’asse con Nelson. Si va in overtime. McCrane sbaglia un primo field goal da 50 yard, ma Mayfield trema nel drive successivo. Carr no e il kicker ha il colpo della vittoria a disposizione da 29 yard. Pali centrati e i Raiders vincono per 45-42 sui Browns.

I Ravens (3-1) mettono il turbo e stendono a domicilio gli Steelers (1-2-1) in crisi di risultati. Un grande Joe Flacco (28/42 per 363 yard e 2 TD pass) mette un’ipoteca sulla partita gi‡ nel primo quarto, grazie ai touchdown pass per il solito John Brown (3 ricezioni per 116 yard e 1 TD), per 33 yard, e per Alex Collins, per 3 yard. Ben Roethlisberger non Ë in serata di grazia (27/47 per 274 yard con 1 TD pass e 1 INT) e, prima di scaldare le mani di Antonio Brown nel bellissimo touchdown per 26 yard, si affida ai field goal di Chris Boswell da 34 e 39 yard. Partita apertissima, non fosse che Pittsburgh resta negli spogliatoi dopo l’intervallo. La splendida difesa di Baltimore tiene senza punti i padroni di casa per tutto il secondo tempo e Justin Tucker allarga la forbice con un poker di field goal, da 47, 49, 28 e 31 yard. I Ravens vincono per 26-14 sugli Steelers.

Ennesima delusione stagionale per i Giants (1-3) sconfitti dai Saints (3-1) in gran forma. Inizia al meglio la giornata di Eli Manning (31/41 per 255 yard con 1 TD pass e 1 fumble), che lancia in end zone Sterling Shepard per 2 yard. Sar‡ soltanto un fuoco di paglia, perÚ, per il quarterback. Mentre Demario Davis (11 tackle, 2 sack) lo tiene a bada, Drew Brees (18/32 per 217 yard) e compagni prendono in mano le redini della sfida. Protagonisti assoluti sono soprattutto Will Lutz, implacabile nel centrare i pali con quattro field goal consecutivi, da 42, 34, 37 e 26 yard, e Alvin Kamara. Indiavolato il runningback (19 portate per 134 yard e 3 TD), che frena ogni tentativo di rimonta di New York con la bellezza di tre rushing touchdown, da 9, 4 e 49 yard. A nulla servono l’eccezionale performance di Landon Collins (14 tackle) e la corsa vincente da 1 yard di Saquon Barkley, che colleziona 100 yard esatte tra corse (44) e ricezioni (56). Troppo forti perÚ i Saints, che si impongono per 33-18 sui deludenti Giants.

kamara saints giants

Rischiano grosso i Chargers (2-2), ma in volata sconfiggono i primi Niners (1-3) senza Jimmy Garoppolo. Vola San Francisco nei primi minuti di partita, grazie all’intercetto di Antone Exum a un comunque ottimo Philip Rivers (25/39 per 250 yard con 3 TD pass e 1 INT), riportato per 32 yard fino alla end zone avversaria. Segue il primo touchdown pass della stagione per un C.J. Beathard a corrente alternata (23/37 per 298 yard con 2 TD pass, 2 INT e 1 fumble), che lancia in end zone Kendrick Bourne per 2 yard. Antonio Gates sale a quota 115 touchdown in carriera, per 5 yard, e Los Angeles torna in partita. Rivers si trova a meraviglia con i propri runningback e prima Austin Ekeler per 22 yard, poi Melvin Gordon per 6 gli regalano il tris di touchdown pass. Straordinario Gordon, che abbina 104 yard in 15 portate ad altre 55 extra in 7 ricezioni. Beathard non molla e un grande George Kittle (6 ricezioni per 125 yard e 1 TD) vola per 82 yard fino alla end zone avversaria. Robbie Gould centra i pali da 33 yard per i punti del vantaggio. Caleb Sturgis, perÚ, dopo una giornata difficile (3/4 ai field goal, 0/2 agli extra-point), corona la vittoria dei Chargers con il field goal da 21 yard che decide la partita. Beathard si fa intercettare nell’ultimo drive a disposizione e i Niners escono sconfitti per 27-29.

I Seahawks (2-2) vincono con grande sofferenza sui Cardinals (0-4), ancora senza vittorie in stagione. Dopo il rushing touchdown da 20 yard dello scatenato Mike Davis (21 portate per 101 yard e 2 TD) e un primo quarto in sordina per Josh Rosen, Arizona sfrutta al meglio la crescita, minuto dopo minuto, del proprio rookie quarterback (15/27 per 180 yard e 1 TD pass). Phil Dawson centra i pali da 23 yard, poi David Johnson trova la corsa vincente da 1 yard poco prima dell’intervallo. Non una grande giornata per il kicker, che trasforma appena un field goal su tre tentati, facendo peggio anche di Sebastian Janikowski, che non va oltre un negativo due su quattro. Proprio il polacco risveglia Seattle con il field goal da 40 yard, che anticipa il secondo touchdown di Davis, da 1 yard. Rosen sale di colpi e Chad Williams gli regala il primo touchdown pass in carriera, con l’ottima ricezione per 22 yard. Dawson ha l’occasione di riportare avanti i suoi a un paio di minuti dal termine, ma fallisce da 45 yard. Un modesto Russell Wilson (19/26 per 172 yard e 1 fumble) lotta fino alla fine e costruisce un importante drive, che Janikowski conclude al meglio, con il field goal da 52 yard allo scadere. E’ vittoria per i Seahawks, per 20-17 sui Cardinals.

Con i Vikings (1-2-1) reduci dalla brutta sconfitta di Buffalo, si pensava che Los Angeles avrebbe fatto un sol boccone di Minnesota, ma un po’ la prestazione sottotono della difesa dei Rams (4-0) orfana di Talib e con Peters a mezzo servizio, un po’ un Kirk Cousin in giornata di grazia hanno fatto sì che al Coliseum andasse in onda uno spettacolare shootout.
Jared Goff (26/33 x 465 yd, 5TD) questa settimana ha messo in secondo piano le corse di Gurley (17 x 83 yd) favorendo le ricezioni di Kupp (9 x 162 yd, 2 TD), Cooks (7 x 116, 1 TD) e Woods (5 x 101 yd, 1 TD), facendo ammattire la difesa avversaria grazie anche ad un playcalling molto attento a sfruttare qualsiasi mismatch si presentasse, come ad esempio la marcatura di Kupp con il linebacker Barr o le occasioni in cui Cooks non era guardato a vista da Rudolph.
Dall’altra parte Kirk Cousins (36/50 x 422 yd, 3 TD) ha distribuito la palla a dieci ricevitori differenti, ma alla fine sono stati Diggs (11 x 123 yd) e Thielen 8 x 135, 1 TD) a sparigliare le carte in una secondaria avversaria che ha sofferto più del solito. Robinson ha capitalizzato al massimo le sue due ricezioni segnando altrettanti touchdown, ma non è stato abbastanza per contrastare Los Angeles.
Nell’ultimo quarto la pressione della linea di difesa dei Rams ha iniziato a dare i propri frutti, e sono arrivati i sack di Donald e Suh ma soprattutto lo strip sack con cui il rookie Franklin-Myers metteva la parola fine ai sogni di rimonta dei Vikings per il 38-31 finale.
Da parte Rams da segnalare la pessima prestazione di Sam Ficken, che sbaglia un facile field goal dalle 28 yd, permettendo ai Vikings di rientrare in partita.

Jared Goff Rams

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Quando un quarterback rookie incontra una delle difese più forti della lega, solitamente il quarterback rookie è un uomo morto. Sam Darnold (17/34 x 167 yd, 1 TD) è vivo e vegeto, ma la sua prestazione contro i Jacksonville Jaguars (3-1) non è stata memorabile, come prevedibile. Dal canto suo Blake Bortles (29/38 x 388 yd, 2 TD, 1 int), nonostante errori eclatanti come l’intercetto telefonato (anche se con palla deviata) o il mancato passaggo ad un Seferian-Jenkins solissimo in end zone, ha comunque giocato una buona partita migliorando la prestazione della scorsa settimana.
I Jaguars hanno forse affrettato un po’ il rientro di Fournette 11x 30 yd), che ha riaggravato l’infortunio che lo aveva tenuto fuori le scorse settimane, ma TJ Yeldon (18 x 52 yd, 1 TD) l’ha sostituito abbastanza egregiamente, segnando anche un touchdown su ricezione nel 31-12 finale.
Con sole 26 yard in 18 portate, Powell è stato il miglior running back dei Jets (1-3), stante l’improvvisa scomparsa dai radar di Crowell (4 x 0 yd) che è riapparso solo per farsi placcare in end zone da Calais Campbell per una safety.

Le trasferte in quel di Foxboro per i delfini non sono mai state granchè fortunate, in questi ultimi anni, ma quella di domenica è stata una vera e propria Caporetto, e guardando la partita si faticava a capire che la squadra 3-0 fosse Miami e quella 1-2 fosse New England.
Nonostante tutto la partita sembrava abbastanza in equilibrio, all’inizio, e quando McCain intercettava Brady alla fine del primo quarto sul punteggio di 3-0 per i Patriots (2-2), sembrava che le cose potessero andare bene per i Miami Dolphins (3-1).
Invece quell’intercetto era il punto di partenza dei Patriots, che segnavano 21 punti nel secondo quarto ed altri due touchdown uno nel terzo ed uno nel quarto periodo portandosi sul 38-0, prima che Osweiler (4/5 x 35 yd, 1 TD) lanciasse il touchdown della bandiera per Gore (11 x 41 yd, 2 rec x 16 yd, 1 TD) dopo aver sostituito un improduttivo Tannehill (11/20 x 100 yd, 1 int) per il 38-7 finale per i Patriots.
Non memorabile il ritorno di Amendola (2 x 21 yd) a Foxboro, mentre tutto sommato positivo è stato l’esordio in casacca Patriots di Josh Gordon (2 x 32 yd), che Belichick spera di trasformare in una delle sue solite storie maledette di recupero di giocatori apparentemente senza futuro.
Da segnalare l’ennesimo infortunio di Gronkowski (non vorremmo essere al posto suo tra una trentina d’annoi, quando il suo corpo comincerà a presentare il conto della sua attività sportiva) che rischia di tenerlo fuori la prossima settimana.

I Detroit Lions (1-3) continuano a perdere partite incredibili, e non fa eccezione la sconfitta di questa settimana per 26-24 contro i Dallas Cowboys (2-2), che riescono finalmente a mettere insieme più di 20 punti grazie anche (finalmente) a Dak Prescott (17/27 x 255 yd, 2 TD) che finalmente si ricorda di essere un quarterback e nel secondo tempo porta alla vittoria la propria squadra con una prestazione finalmente degna di nota, anche se senza grandi numeri.
Per i Lions funziona a meraviglia l’asse Stafford (24/30 x 307 yd, 2 TD) – Tate (8 x 132 yd, 2 TD), ma al di fuori di quella connessione aerea è quasi buio pesto. Gioco di corsa non pervenuto, il solo Golladay (4 x 74 yd) che tenta di seguire Golden Tate e, in generale, un attacco il cui motore si ferma sempre sul più bello.
Dall’altra parte della linea, invece, oltre al già citato Prescott, si risveglia anche Ezekiel Elliott (25 x 152 yd più 4 rec. X 88 yd, 1 TD), che semina il panico nella porosissima difesa avversaria.
I Cowboys sembravano poter vincere questa partita in scioltezza, trovandosi sul 20-10 ad inizio quarto periodo, ma i Lions impattavano sul 23 pari con il secondo touchdown di Tate a poco più di due minuti dalla fine. A quel punto, però, Prescott si inventava un drive pazzesco in tandem con Elliot, piazzando la palla sulle 20 avversarie da dove Maher, a tempo scaduto, centrava i pali per la quarta volta in giornata regalando la vittoria 26-23 a Dallas.

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Un’altra partita in overtime (saranno tre, alla fine della giornata), ma in questo caso l’head coach dei Colts (1-3) Frank Reich (uno che di rimonte e vittorie all’ultimo dovrebbe saperne qualcosina) perde letteralmente la testa e si incaponisce in una chiamata assurda che costa la partita alla sua squadra. Una rischiosissima conversione di quarto down sulle proprie quaranta non va a buon fine e si trasforma nel punto di partenza per la vittoria dei Texans (1-3), che portano a casa per 37-34 una partita che avevano già creduto di vincere quando Deshaun Watson (29/42 x 375 td, 2 TD, 1 int più 6 rush x 41 yd, 1 TD) segnava personalmente il 28-10 ad inizio terzo quarto mettendo apparentemente in ghiaccio una partita che aveva visto i Colts fino a quel momento in balia dei Texans.
Invece Andrew Luck (40/62 x 464 yd, 4 TD), le cui prestazioni stanno migliorando di settimana in settimana, riportava i Colts in linea di galleggiamento con un fantastico TD pass su Hines (9 x 63 yd, 2 TD) che mandava la partita in overtime.
Con Will Fuller (4 x 49 yd, 1 TD) fuori per infortunio, tutto il peso dell’attacco aereo dei Texans è finito sulle spalle di un ottimo DeAndre Hopkins (10 x 169 yd, 1 TD), ma i problemi di Houston risiedono principalmente nella linea d’attacco, difatti Lamar Miller (14x 49) ne ha pagato il prezzo più di tutti.
Da segnalare il record di Adam Vinatieri, che ha convertito il suo field goal numero 566 in carriera, battendo il record NFL detenuto da Morten Andersen.

Si può giocare un partitone dominando i Vikings e poi tornare ad essere una squadra mediocre che perde 22-0 dai Packers? Si, si può se ti chiami Buffalo Bills (1-3). E la cosa è ancor più grave se affronti i Packers (2-1-1) con Aaron Rodgers sottotono (e quando ti ricapita?) Rodgers (22/40 x 298 yd) ha mostrato parecchie indecisioni non certo tipiche per un quarterback del suo calibro. Difficile dire se si tratti di una giornata storta o di qualche residuo dell’infortunio, sta di fatto che se i Bills fossero stati appena più attenti con la secondaria, Green Bay avrebbe passato momenti non belli.
Poi avrebbe comunque dovuto esserci un attacco, da parte dei Bills, a supportare l’eventuale difesa, ma questo è un altro discorso. Il Josh Allen ammirato contro i Vikings si è trasformato nel classico rookie timoroso che commette errori clamorosi, finendo con 16/33 per 151 yd e due intercetti che hanno indirizzato la partita verso lo shutout 22-0. Ma quando LeSean McCoy è il miglior running back della giornata con 5 corse per 24 yard, non c’è molto da fare.
Numeri non stellari nemmeno in casa Packers, che sbloccano la partita con un touchdown di Graham (3 x 21 yd, 1 TD) ed uno di Jones (11 x 65 yd, 1 TD) e poi inseriscono il pilota automatico portando a casa tre field goal di Mason Crosby.

Il ritorno di Mariota (30/43 x 344 yd, 2 TD, 1 int) al 100% delle sue capacità non poteva non coincidere con una partita di carattere dentro e fuori dal campo da parte dei Tennessee Titans (3-1).
Partiamo dalla fine: siamo in overtime, Philadelphia (2-2) è avanti di 3 punti ed i Titans affrontano un quarto tentativo e due sulle 32 avversarie. Un field goal garantirebbe probabilmente almeno un pareggio, ma Mike Vrabel si gioca il tutto per tutto e tenta la conversione. Mariota tira fuori un lancio laterale per Lewis che guadagna 17 yard, e poche azioni dopo, con diciassette secondi sul cronometro, trova Davis (9 x 161 yd, 1 TD) in end zone per il touchdown della vittoria per 26-23, lasciando annichiliti gli Eagles, che avevano già dovuto trovare il field goal del pareggio a 20 secondi dal termine del tempo regolamentare.
Agli Eagles non basta Carson Wentz (33/50 x 348 yd, 2 TD) che migliora di partita in partita, e non basta una difesa che blocca tutti i tentativi di corsa avversari, lasciando però troppo campo sul gioco di lancio soprattutto nel secondo tempo quando, in vantaggio 17-3, si fanno rimontare e poi superare dai Titans prima di artigliare l’overtime per il rotto della cuffia. Molto positivi, per Philadelphia, i ritorni in campo di Jay Ajayi (15 x 70 yd) e soprattutto di Alston Jeffery (8 x 105 yd, 1 TD), che torneranno sicuramente utili nelle prossime settimane.

[NFL] Week 4: Vota il miglior touchdown di domenica

Si riparte domani notte con la sfida tra Patriots e Colts, cui fanno seguito tanti importanti match la domenica. Partita tra deluse tra Steelers e Falcons, mentre promettono scintille quella tra Chiefs e Jaguars e quella tra Eagles e Vikings, re-match dello scorso NFC Championship. Chiude nel Monday Night la sfida tra Saints e Redskins. A riposo Bears e Buccaneers.

Articolo a cura di Alessio Salerio e Massimo Foglio

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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