[NFL] Week 7: Titani elettrificati (Tennessee Titans vs Los Angeles Chargers 19-20)
Nel secondo match delle International Series di Londra si trovavano di fronte due squadre di ottimo calibro, entrambe in piena lotta per i playoff, così come è stato la scorsa stagione, quando a raggiungere la fase a eliminazione diretta della Lega furono solo i Titans pur essendo i Chargers andati molto vicini all’obiettivo.
I Chargers appaiono come seri contendenti al Lombardi Trophy (il Super Bowl), l’attacco è rimasto tale e quale quello dell’anno scorso con l’aggiunta a piene forze del settimo pick del draft 2017, Mike Williams, che ha perso gran parte della sua stagione da rookie a causa di infortuni. La difesa dei bolts era già eccellente, basti pensare al duo di pass-rusher Ingram-Bosa (che in questa stagione non ha ancora giocato a causa di un infortunio a un piede) e cornerback quali Hayward e Verrett; di sicuro l’aggiunta della safety da Florida State, Derwin James, diciassettesimo pick assoluto del draft di quest’anno, ha reso il compito ancora più difficile agli avversari dei Chargers.
Dall’altra parte i Titans, dopo una stagione tutto sommato positiva, nella quale hanno raggiunto il divisional round dei playoff perso a Foxborough contro i Patriots, appaiono una squadra solida, equilibrata, senza particolari lacune. Paradossalmente uno dei più grandi punti interrogativi è il quarterback, Marcus Mariota, al suo quarto anno, il quale una stagione fa ha lanciato più intercetti che touchdown e detiene il record per più partite senza un TD, 17, mentre questa stagione ne ha eseguiti solo 2. Giusto una settimana fa i Titans sono stati umiliati in casa dai Ravens, perdendo 21-0, con i corvi di Baltimora che hanno ottenuto 11 sack, colpa sia della offensive line che dei movimenti incauti del quarterback ex Oregon, il sopracitato Mariota.
Cronaca
Il primo possesso è dei Titans, i quali appaiono insicuri a causa della terribile sconfitta subita una settimana fa, in particolare il loro quarterback Mariota sembra tentennante, non a caso vi sono ben due lanci in questo solo drive che sarebbero potuti o dovuti, a seconda dei punti di vista, essere intercetti. Nel primo caso Mariota tiene la palla su una run-pass option (nella quale è il quarterback a decidere se dare o meno la palla al runningback a seconda del posizionamento della difesa) per poi lanciarla potentemente verso il centro del campo, Ingram però non si è fatto ingannare ed è rimasto fermo senza seguire il runningback e così devia la football. La seconda occasione è ancora più clamorosa, in quanto Mariota lancia la palla a Tajae Sharpe nel mezzo del campo, il quale è però attorniato da giocatori in azzurro, il cornerback Desmond King arriva dalla destra con tempismo perfetto ma le sue mani non sono abbastanza sicure per eseguire un intercetto. I Titans vanno avanti di un field goal. 3-0.
Philip Rivers, invece, non avrebbe potuto usare più efficientemente il suo primo tocco di palla, lancio perfetto per Tyrell Williams che corre lungo la linea laterale del campo e va 75 yard per un touchdown alla prima azione. 3-7. Nell’occasione, il cornerback in copertura, Logan Ryan, si è erroneamente fermato per controllare un out route eseguita dal pro-bowler Keenan Allen, pensando fosse lui il ricevitore scelto da Rivers, facendosi così passare sull’esterno da Williams.
Il successivo possesso dei Titans è un 3 & out, sul terzo down Mariota esita troppo nel pocket e quando prova a uscirne per una via centrale viene arpionato dal sostituto di Bosa, Philon, costringendoli a un punt. Sul ritorno del calcio, un giocatore già citato, Desmond King, al secondo anno da Iowa, si mette in mostra sgusciando tra gli avversari per poi essere spinto fuori dal campo alle 13 dei Titans; se non fosse per una penalità contro un suo compagno che obbliga Rivers & Co a partire solo dalle proprie 32.
Ora è Keenan Allen a farsi vedere, guadagnando 41 iarde su due ricezioni eseguite nella zona centrale del campo e portando i suoi nella red-zone avversaria, dove in particolare un eccellente copertura del corner Ryan su Mike Williams, impedisce a Rivers di trovare il suo secondo TD della giornata. 3-10. Il terzo possesso di Tennessee fa ben sperare, con Derrick Henry che trasforma un passaggio corto in un guadagno di 22 yards; successivamente su un 3rd & 7 Mariota trova il suo bersaglio preferito Tajae Sharpe per 18 yard, bravo a liberarsi tra le coperture dei Chargers. Tutto ciò, però, si conclude solo con un altro field goal. 6-10.
Sul conseguente possesso dei bolts, da notare vi è giusto una connessione Rivers-Williams (Tyrell) valida 26 iarde, nella quale il quarterback ex NC State, è eccellente nel leggere la copertura lanciando leggermente corto per il proprio ricevitore che può così voltarsi e afferrare la football senza essere ostruito dal cornerback in copertura. I Titans hanno di nuovo la palla prima di metà tempo, potrebbero riportarsi in vantaggio con un TD, difatti mettono in piedi un drive ben eseguito, giungendo fin nella end-zone avversaria. Qui però si vede la grandezza di una defensive end come Melvin Ingram, non solo capace di correre dietro al quarterback e fermare la corsa ma anche di leggere intelligentemente il gioco, deviare un lancio e permettere a un suo compagno, Denzel Perryman di intercettare il pallone mandando le squadre negli spogliatoi con il punteggio invariato a favore dei Chargers.
L’inizio della seconda metà sembra uguale all’inizio della partita, con i bolts di Los Angeles che trovano in poche giocate i 6 punti. In questo caso l’azione che li porta nella end-zone avversaria si sviluppa per 55 yards ed è simile a quella con cui avevano ottenuto il primo dei touchdown; ora è Gates a disorientare il cornerback con un out route, mentre Mike Williams corre una traccia cosiddetta “pylon”, nella quale va verso l’interno per poi tagliare verso l’esterno con un angolo quasi retto. 6-17.
I titani di Nashville eseguono un drive ben congegnato, promettente fin dall’inizio visto che partiva dalle 42 dei Chargers per una penalità attribuita a Jenkins (LA) per durezza non necessaria, nel quale (drive) spicca un’azione di Dion Lewis, il runningback arrivato da New England, che su uno screen ottiene 21 iarde. I Titans arrivano a 1 yard dalla end-zone avversaria nella quale Derrick Henry entra facilmente per il primo TD di Tennessee. 13-17.
I successivi 2 possessi risultano in punt per entrambe le squadre, in particolare quello dei Chargers è determinato dall’unica sack di serata dei Titans ottenuta da Casey e Correa. I Chargers, però, non si ripetono il drive successivo, grazie a una buona combinazione di corse del sostituto running back Ekeler, e ricezioni di Allen e del veterano Gates per buoni guadagni, sono in grado di offrire al proprio kicker Badgley un calcio facile da 28 yards. 13-20.
Anche i Titans sul drive seguente, offrono al proprio kicker un’occasione, peccato che la trasformazione è da 51 yard, non impossibile per uno che gioca nella NFL, ma comunque non una passeggiata; difatti Succop sbaglia e il punteggio rimane inalterato. I Chargers riottenuta la football fanno scorrere 3:26 dal cronometro e la ridanno a Tennessee, costretta a segnare 8 punti per vincere o accontentarsi di 7 e dell’over time.
I Titans non se lo fanno ripetere due volte e percorrono 89 iarde fino alla red-zone di Los Angeles, aiutati da una corsa dell’inafferrabile Dion Lewis, che sguscia negli spazi, aperti da un eccellente schema dei Titans, nel quale il left-guard si sposta sulla destra dove con l’aiuto di un tight-end blocca per il running back che va in campo aperto. Arrivati alle porte della end-zone su un 4th & goal, Mariota dopo play-action trova il tight-end Stocker, che sfrutta il suo fisico per arpionare la palla e segnare 6 punti per i suoi. 19-20.
A questo punto Vrabel fa deciso il segno che intende andare per la conversione da 2 punti, non vuole andare in over time e far spendere altre energie ai suoi, oltre a quelle del viaggio transoceanico e della partita. Il primo tentativo per 2 viene annullato per penalità ai danni di Casey Hayward, sul secondo la palla viene deviata dalla safety Phillips e finisce sul retro della end-zone fuori dal campo.
Game over, i Chargers vincono 19-20.
Considerazioni
Partendo dai vincitori, i Chargers appaiono come una squadra completa, buoni se non eccellenti in ogni parte e fase di gioco, a parte il kicker che lascia ancora perplessità o comunque non dà sicurezze come altri guru del mestiere. Rivers ha un offensive line che lo protegge adeguatamente dandogli sufficiente tempo per provare lanci medio-lunghi com’è stato fatto più volte nel corso della partita; il running game senza Gordon non è stato lo stesso, anche se il sostituto Ekeler è stato di sostegno alla manovra, senza contare che Keenan Allen, Mike e Tyrell Williams sono ricevitori che sai di trovare liberi, se non tutti di sicuro almeno uno.
La difesa ha limitato i Titans in entrambe le fasi, contenendo Derrick Henry a sole 33 yard su 12 possessi, permettendo però al più piccolo ed elettrico Lewis di ottenerne 91. Ingram & Co hanno ottenuto 2 sack, 6 tackle per perdita di yards e 5 deviazioni di passaggi, con l’intercetto sopra descritto, non male; Derwin James, seppur non facendo la sua miglior partita della stagione continua a stupire, è ovunque, nel box come linebacker, profondo come safety, sull’esterno a coprire a uomo ricevitori o tight-end.
Dall’altro lato i Titans hanno dimostrato di non essere quelli della sconfitta con i Ravens: l’offensive line ha concesso solo 2 sack e rimane una nella media con potenzialità per essere fra le migliori, Taylor Lewan è uno dei left-tackle più giovani e forti della Lega e il suo omologo Jack Conklin dall’altro lato della linea è una garanzia. Anche Mariota ha migliorato la sua prestazione sebbene a tratti sia parso esitante e insicuro come nelle ultime week, non a caso è arrivato il suo primo intercetto nella end-zone della carriera.
Tennessee ha però un gruppo di ricevitori giovani e talentuosi, fra i quali ha spiccato a Wembley Tajae Sharpe, e un duo di running back complementari per caratteristiche, quali Derrick Henry e Dion Lewis. Sul lato difensivo la pass-rush non è stata in grado di portare abbastanza pressione su Rivers, che ha avuto tutto il tempo di scannerizzare il campo e mettere in piedi l’ennesimo show, che al 15esimo anno nella Lega lo candida legittimamente alla Hall of Fame.
La secondaria è stata imbarazzata sui due touchdown dei Chargers, ma si è comportata bene nella end-zone deviando due passaggi di Rivers per Mike Williams che sarebbero potuti essere altrettanti touchdown.
Foto di copertina di Mauro Rizzotto
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