[NFL] Week 6: Carson al comando (Philadelphia Eagles vs New York Giants 34-13)

Dura due quarti il sesto TNF della stagione, il tempo necessario ai Philadephia Eagles per mettere a tabellone 24 punti, certificare la crisi dei Giants, ed infliggere la quinta sconfitta stagionale al team della Big Apple. Phila evita così la terza sconfitta consecutiva mostrando finalmente segni di ripresa ed il miglior Carson Wentz di stagione (278 yard su passaggio 3 td ed una ritrovata confidenza).

Gli Eagles, che avevano sempre faticato nei primi quarti di questo inizio di stagione, favoriti anche da un intercetto nel drive di apertura di Manning, mettono 14 punti a referto nella prima frazione, il doppio del totale ottenuto nelle precedenti 5 sfide, e nonostante un Barkley a tratti commovente limitano la offense dei padroni di casa a 6 punti prima dell’intervallo lungo riuscendo costantemente a mettere le mani su Manning e regalando pochissimo a Odell Beckham, attesissimo dopo le sue ultime dichiarazioni e che invece si fa notare più per le sfuriate in side line che per quanto mostrato sul gridiron. Il secondo tempo è pura accademia con Phila che controlla e New York che trova l’unico TD di giornata con una invenzione dell’ex Penn State.

Con questa W gli Eagles riportano il record in parità (3-3) tornando in corsa per diventare il primo team da 13 anni a questa parte a vincere per due anni consecutivi la NFC East, per i Giants invece, salvo miracoli, la stagione potrebbe anche essere già finita.

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ANGOLO EAGLES

Era impensabile che Wentz potesse tornare immediatamente ad essere il giocatore che tutti ci ricordavamo prima dell’infortunio e con una Phila che non stava brillando in assoluto le cose rischiavano di complicarsi ulteriormente. Prima della sfida con i Giants era arrivato anche l’infortunio di Ajayi, mai al 100% in questa stagione, e che poteva diventare un ulteriore problema per una offense che non aveva ancora trovato il sostituto di Blount, giocatore magari non spettacolare ma che tanto aveva portato alla causa degli Eagles nella scorsa stagione. La partita con New York ci ha restituito una versione dei campioni del mondo più convincente ma soprattutto un Wentz apparso finalmente a suo agio e che piano piano sta ritrovando fiducia, convinzione ed anche un po’ di mobilità.

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Il futuro degli Eagles è ovviamente legato alle prestazioni offensive di quello che fino all’infortunio della scorsa stagione era l’MVP della lega e di un pacchetto di ricevitori privo di grandi nomi ma che ha dimostrato di poter essere decisivo. Contro New York i vari Jeffrey, Angholor e soprattutto Ertz hanno giocato una buona partita ammassando 208 yard e 3 TD e se Pederson riuscirà a trovare la quadra anche nel gioco di corsa, vero punto debole in questo inizio di stagione degli Eagles, per Phila ci saranno concrete possibilità di provare almeno a difendere il titolo conquistato a Febbraio.

In difesa contro i Giants è funzionato tutto, il gameplan era quello di portare tanta pressione nel backfield e sfruttare la pochezza della OL avversaria per bloccare sul nascere lo sviluppo degli schemi offensivi e tolta qualche invenzione di Barkley, il piano è perfettamente riuscito. Anche le secondarie, non sempre irreprensibili in questa prima parte di stagione, hanno fatto un buon lavoro ma per poter parlare di difesa ritrovata bisognerà aspettare qualche test impegnativo perché i Giants affrontati questa notte si sono rivelati ben poca cosa.

ANGOLO GIANTS

Difficile commentare un prestazione imbarazzante che parte da una offense incapace di muovere il pallone e finisce con una difesa che ha concesso troppo e non è riuscita a portare la pressione necessaria per mettere in difficoltà Wentz e compagni.

Eli Manning non è il solo problema dei Giants ma sicuramente è una parte importante di esso. L’intercetto lanciato nel primo drive ha permesso agli Eagles di prendere immediatamente il controllo delle operazioni e la totale inefficienza di una OL che in settimana ha perso l’ex prima scelta Ereck Flowers, tagliato per disperazione, ha fatto il resto. Eli ovviamente ci ha messo del suo chiudendo il primo quarto con un QBR di 7,2 ed il primo tempo con 0/8 nei terzi down in cui si e deciso di provare a convertire con un lancio. Colpito 12 volte e atterrato 4, sotto pressione ha chiuso con 2/14 per 16 yard, cifre che non vorresti mai leggere se accostate al nome del tuo franchise QB.

L’unica nota positiva è quel Saquon Barkley che senza aiuto alcuno è riuscito a postare la 6° gara con almeno 100 yard dalla LOS in altrettante apparizioni arrivando ad una partita di distanza dal record di Kareem Hunt. Lo screen nel primo tempo e la corsa da 50 yard per l’inutile TD nel secondo tempo sono due gemme in mezzo al nulla che è oggi la offense dei Giants.

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Per quanto possa sembrare paradossale, viste i numeri dell’ex Penn State, in molti a New York ritengono che i Giants nell‘ultimo draft avrebbero dovuto puntare su uno dei Qb disponibili invece che portarsi a casa un giocatore come Barkley, RB dal talento indiscutibile ma che in questo momento può portare poco, in termini di vittorie, alla causa newyorkese. Beckham ha deluso ancora una volta e dopo le dichiarazioni rilasciate in settimana ci si sarebbe aspettato qualcosa di diverso, che andasse oltre il prendersela con i ventilatori a bordo campo o rientrare anzi tempo negli spogliatoi prima dell’intervallo lungo. Ancora una volta però va detto che il #13 si è dovuto inventare ognuna delle 44 yard con cui ha chiuso il match ed in queste condizioni è onestamente difficile pensare di poter incidere anche per uno col talento di OBJ.

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La prossima settimana i Giants affronteranno i Falcons in un MNF tra deluse di questa prima parte di RS mentre gli Eagles proveranno definitivamente a rilanciare la propria stagione ospitando i Carolina Panthers.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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2 Commenti

  1. che dire… Non si butta la croce su nessuno ma come si fa a guardare una partita di football e ad ogni azione sperare che Eli Manning riesca a lanciare il prima possibile l’ovale? Non ha altre armi (oramai spuntate pure quelle) e quando arrivano anche gli intercetti: è la fine, è la fine…

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