[NFL] Week 4: Run Zeke run (Detroit Lions vs Dallas Cowboys 24-26)

Bella partita all’AT&T Stadium di Arlington dove i Dallas Cowboys hanno piegato con un field goal all’ultimo secondo i Detroit Lions raggiungendo la parità fra vittorie e sconfitte (2-2) mentre Detroit rimane in una posizione scomoda (1-3) soprattutto tenendo conto dell’alto livello di competizione nella NFC North.

Dopo tre giornate onestamente da dimenticare per l’attacco, Dallas ha finalmente dato segnali di ripresa per un reparto che prima della gara con Detroit era penultimo in fatto di yard guadagnate sul passing game (peggio avevano fatto solo i derelitti Arizona Cardinals), e terz’ultimo per yard totali. Contro Detroit invece Prescott ha tentato finalmente qualche gioco a lunga gittata e sono arrivate due belle ricezioni di Gallup e Elliott ma, soprattutto, il bottino totale per l’ex QB di Mississippi State è stato di 255 yard, oltre 80 yard meglio della sua media in questo 2018. In realtà comunque un po’ tutto il reparto offensivo dei texani ha disputato una bella gara, dagli ottimi blocchi di Looney, che non ha fatto rimpiangere il centro titolare Frederick, ad un Tyron Smith in forma strepitosa, ad un Zeke Elliott devastante in entrambe le fasi di gioco.

Il runner da Ohio State ha portato a casa 152 yard su corsa (media 6,1) e 88 per via aerea, con un gioiellino su ricezione con palla “over the shoulder” degna di Antonio Brown. Fra i ricevitori buona prestazione di un Beasley che magari non ha statistiche stratosferiche (4 palle catturate per 53 yard) ma ha guadagnato yard importanti quando servivano, e bene hanno fatto anche Hurns (3-30) ed il tight end Swaim (3-39) che dopo aver passato i primi tre anni della sua carriera NFL quasi esclusivamente come bloccatore, si sta invece rivelando pure un discreto ricevitore (le 11 ricezioni di queste prime quattro partite hanno già superato il totale di palle catturate dei primi tre anni messi insieme). E comunque non lasciatevi trarre in inganno dalle buone statistiche: i receiver di Dallas hanno dovuto lottare su ogni pallone contro l’ottimo secondario dei Lions.

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La difesa dei Cowboys era priva dell’ottimo ma fragilissimo linebacker Sean Lee, però ha confermato di essere un reparto estremamente solido anche se i Lions hanno portato a casa 382 yard contro le 281 concesse in media dai ragazzi di coach Marinelli nei primi tre turni, dato che ne faceva il terzo team dell’intera NFL come efficienza difensiva. E se i defensive backs del Lions hanno disputato un grande match, i loro colleghi con la stella sul casco non sono stati da meno: Byron Jones e Awuzie hanno ingaggiato contro il trio Marvin Jones, Tate e Golladay molti duelli all’ultimo centimetro uscendo, soprattutto Jones, sovente vincitori e costringendo i receiver ospiti a giocate spesso fantastiche per tenere i palloni. Il linebacker rookie Van der Esch, che aveva il difficile compito di sostituire Lee in mezzo alla difesa, se l’è cavata molto bene sia in copertura che nel running game, ben supportato nel contrastare il gioco di corsa degli ospiti anche dai tackle Antwaun Woods e Ross.

Kerryon Johnson lions cowboys

Qui le statistiche vanno interpretate: i Lions hanno infatti guadagnato 96 yard su corsa, ma 32 di queste sono arrivate al primo gioco del match grazie ad una galoppata di Kerrion Johnson, e altre 17 le ha guadagnate Agnew che però di mestiere fa il cornerback ed il ritornatore. Nelle altre 18 corse insomma l’attacco ospite ha totalizzato appena 47 yard. Per il resto super prestazione del solito DeMarcus Lawrence, che ha messo a terra tre volte Stafford portando il suo bottino del 2018 a 5,5 sack, dopo averne messi a segno 14,5 nella passata stagione.

Detroit, che per l’occasione sfoggiava un completo grigio quantomeno opinabile, ha risposto colpo su colpo ai Cowboys ma alla fine è stata tradita da un rushing game ancora troppo altalenante. Il rookie Kerryon Johnson è sicuramente il miglior prospetto degli ultimi anni per i Lions però contro una difesa tignosa come quella dei Cowboys sono state ancora troppe le corse con guadagno minimo o negativo, anche se l’infortunio della forte guardia Lang dopo poche battute di gioco è sicuramente una scusante. Da dimenticare invece la prova di Blount che ha raccattato appena 12 yard in 7 portate. Stafford è invece stato praticamente inarrestabile completando 24 passaggi sui 30 tentati per 307 yard. Il suo bersaglio più efficiente è stato di gran lunga Golden Tate, autore di 132 yard e due mete, ben supportato dall’ottimo Golladay che ha contribuito con 74 yard. L’assenza di un tight end di peso si è fatta sentire anche contro Dallas visto che i tre interpreti che si sono alternati nel ruolo hanno messo a segno in tutta la gara 4 ricezioni per 24 yard.

La difesa dei Lions arrivava alla gara del’AT&T con un dato statistico assolutamente curioso, essendo la migliore della NFL sul passaggio e la peggiore sulla corsa, e la sfida in terra texana ha pienamente confermato questo trend. Il trio Slay, Lawson e Quin ha nuovamente sfoderato una grande prestazione per un secondario in cui invece Agnew ha patito tremendamente la velocità di Beasley ed ha concesso a Swaim una ricezione per 31 yard. E nonostante l’assenza di uno specialista della pass rush come Ansah sono arrivati tre sack ad opera del linebacker Kennard, del defensive end Okwara e del tackle Hand, uno dei migliori complessivamente dell’intero reparto.

E in avvio di match entrambi gli attacchi faticavano a mettersi in moto: Detroit guadagnava 32 yard su una corsa di Johnson grazie ad un grande blocco del tight end Willson ma poi era costretta al punt, e Dallas subiva la stessa sorte poco dopo. Detroit recuperava così il possesso e il suo attacco riusciva per la seconda volta a varcare la metà campo prima di arenarsi di nuovo troppo lontano dai pali per tentare un field goal. Sul drive seguente due grandi ricezioni, una di Swaim, che galoppava per 31 yard dopo aver ricevuto un passaggio corto, l’altra di Gallup che invece faceva sua una bomba di Prescott, portavano i Cowboys sulle 14 avversarie ma Dallas confermava i problemi in red zone e doveva accontentarsi dei tre punti siglati da Maher. Detroit dal canto suo chiudeva un terzo down difficile con Golladay poi, su un terzo e 3, Tate si beveva la copertura di Lewis e si involava per 45 yard e la meta del sorpasso.

Lions Cowboys Football

In avvio di secondo quarto Prescott chiudeva un terzo e tre con un bel passaggio a Elliott poi tentava la gran bomba in end zone ma Tavon Austin, ben controllato da Slay, si faceva sfuggire l’ovale in fase di atterraggio, così Dallas doveva nuovamente accontentarsi dei tre punti di Maher. L’attacco di Detroit costruiva poi un drive che iniziava in modo faticoso, ma poi l’ottima ricezione di Marvin Jones da 34 yard e due conversioni di terzo down facevano approdare gli ospiti sulle 18 di Dallas. E qui anche Detroit confermava i problemi in red zone (in realtà il reparto di coach Cooter è il peggiore nelle ultime 20 yard) e grazie anche ad una bella copertura di Awuzie pure Detroit doveva affidarsi al field goal e si era sul 10-6. A Dallas però erano sufficienti quattro giochi per ribaltare il punteggio: Elliott correva per 9 yard, poi una ricezione di Beasley ne portava altre 12. Una penalità di Okwara su Prescott regalava ai Cowboys 15 yard quindi uno screen pass giocato in modo magnifico dai ragazzi di coach Garrett, con due blocchi devastanti del centro Looney, permetteva ancora a Elliott di galoppare per 38 yard ed il 13-10 con cui si chiudeva il primo tempo.

La seconda frazione si apriva con un drive fiume di Dallas che però non portava alcun punto grazie al sack di Kennard, mentre Detroit era costretta ad un three and out. Sul rovesciamento di fronte invece Dallas allungava ancora. Elliott prima si produceva in una corsa fantastica da 41 yard poi faceva prendere un bello spavento ai tifosi texani perdendo la palla ad una manciata di centimetri dalla end zone avversaria. Per fortuna dei padroni di casa però il tight end Jarwin recuperava l’ovale permettendo così nell’azione dopo al collega di reparto Swaim di segnare la meta del 20-10. Nonostante quasi un quarto passato a vedere l’attacco di Dallas in azione, Stafford e compagni però non uscivano del match e anzi riprendevano a macinare yard, così grazie a due belle ricezioni di Golladay per 44 yard gli ospiti arrivavano sulle 8 avversarie, da dove Kerrion Johnson demoliva il povero Heath che cercava di placcarlo firmando di potenza la meta del 17-20. Si era così in avvio di ultimo quarto e Dallas grazie alle corse di Elliott e alle ricezioni di Beasley si affacciava nuovamente all’interno delle 10 avversarie, esattamente sulle 6, ma due incompleti di Prescott portavano i locali a dover nuovamente fare affidamento sulla gamba di Maher che non sbagliava, ma ora i Cowboys erano avanti solo più di 6 punti.

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Detroit sfruttava al meglio l’occasione per ribaltare il punteggio: un paio di ricezioni di Tate spezzavano in due la difesa di casa e la seconda palla catturata e portata in meta per 38 yard regalava a Tate due TD e la tripla cifra in fatto di yard guadagnate per la prima volta in carriera. L’unico neo della segnatura degli ospiti era che Dallas aveva ancora due minuti per realizzare il field goal della vittoria e purtroppo per i tifosi di Detroit tutto andava secondo copione anche se i Cowboys avevano bisogno di un numero da circo di Elliott che agguantava un pallone difficilissimo da sopra la spalla per 34 yard. I Cowboys chiamavano poi time out sulle 20 avversarie con 3 secondi da giocare e Maher regalava loro il preziosissimo successo con il primo field goal vincente della sua carriera.           

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