[NFL] Week 4: Assolo (Miami Dolphins vs New England Patriots 7-38)

Avviso ai lettori: questa analisi sarà breve. Si potrà parlare infatti di una sola squadra, l’unica che si è presentata in campo. Dopo attenta analisi dei filmati dell’evento tenutosi domenica pomeriggio al Gillette Stadium di Foxboro, infatti, non sono ancora state ritrovate tracce di avversari.

Dopo il proficuo allenamento di domenica pomeriggio, la domanda che tutti si fanno è: “I Patriots sono tornati?”. Dopo quanto visto è una tesi, fuor di metafora, difficile da sostenere. La vittoria ottenuta contro una squadra che non ha fatto NULLA non può essere considerata un test valido. Gli uomini di Belichick non hanno mostrato nulla che abbia realmente impressionato positivamente, si sono limitati a svolgere (bene) il compitino contro un avversario che in altre occasioni era stato un test ben più probante e che stavolta arrivava anche da imbattuto, quindi non andava preso sottogamba.

E, come al solito, New England non lo ha fatto. Ha elaborato un game plan impeccabile, ben conscia dei suoi limiti attuali (ad esempio, i ricevitori sotto standard, con Josh Gordon ancora da inserire e il solo Gronk a fare da spauracchio) e, individuato un punto debole negli avversari (la difesa sulle corse), lo ha sfruttato fino allo sfinimento. Così ha scatenato addosso a quelli con l’uniforme dei Miami Dolphins la freschezza di Sony Michel e il dinamismo di Jamel White. E si è arrivati ad una situazione paradossale per cui al momento in cui sono entrati in campo Brock Osweiler e Brian Hoyer Sony Michel aveva 121 yards all’attivo mentre l’intero attacco avversario solo 105.

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Una strategia di questo tipo ha anche consentito ai Patriots di mantenere a lungo in campo il proprio attacco e far riposare la propria difesa, anch’essa “sotto par” in questo avvio di stagione. Il che ha presto tolto a quelli con l’uniforme dei Miami Dolphins ogni velleità di segnare punti, lasciandogli solo l’ultimo touchdown in pieno garbage time.

Per tornare alla domanda iniziale: i Patriots sono tornati? No, non ancora, ma si stanno riorganizzando. In questo momento non sono all’altezza delle squadre più forti (non dei Rams, per capirci, e forse nemmeno dei Chiefs), c’è ancora da lavorare ma quando farà più freddo e si farà sul serio loro ci saranno e saranno pronti. Questa è una vittoria importante, per la classifica divisionale (non si poteva lasciare un vantaggio di 3 partite ai Dolphins) ma soprattutto per il morale: il che, per una squadra non più abituata a perdere e ritrovatasi inaspettatamente 1-2, non è comunque cosa da disprezzare. E consegna a coach Belichick e a tutto l’ambiente anche delle indicazioni confortanti.

Sony Michel Patriots Dolphins

Una è sicuramente su Sony Michel, limitato da problemi fisici nell’inizio della stagione ma ora ristabilito; il rookie ex-Georgia si trova di fronte alla sfida di guadagnarsi un posto da titolare fisso in una squadra ed in un sistema che raramente ha dato spazio ad un solo runner preferendo affidarsi a più giocatori con caratteristiche complementari ma, da quel che si è visto, è sicuramente dotato dei numeri per provarci. E un’altra risposta incoraggiante è venuta da Josh Gordon, il nuovo ricevitore che i tifosi attendono di veder assurgere a fasti randymossiani; l’inserimento negli schemi di Josh McDaniels è appena iniziato, ma l’atteggiamento è sembrato quello giusto. E, visto che il motivo per cui i Browns si sono stancati di attenderlo non era certo la mancanza di talento, anche qui ci sono motivi di ottimismo.

Doverosa nota finale per i tifosi Dolphins: finchè tutto va bene è facile essere bravi, ma è nelle difficoltà (e Miami adesso ha perso per tutto l’anno anche il C Daniel Kilgore) che si vede chi c’è e chi non c’è. E adesso staremo a vedere se i Dolphins ci sono o no. E, sulla partita,… circolare, circolare, qui non c’è nulla da vedere! (cit.).

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Mauro Rizzotto

Più vecchio di quello che sembra, continua a sentirsi più giovane di quello che è. Fra una partita della sua Juve e una dei suoi Miami Dolphins sceglie la seconda. Fra una partita dei Dolphins e la famiglia... sceglie sempre la seconda. Vabbè, quasi sempre. Sennò il tempo per scrivere su Huddle dove lo trova?

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2 Commenti

  1. Buon giorno. Effettivamente non ce stata partita. Speravo che Miami facesse una grande prestazione. Invece si può dire forniti e mazziati. Poichè oltre alla batosta presa, ce da mettere in conto l’infortunio di Kilgore. E notizia del ultima ora il taglio del DE Philips. Ce pare abbia detto qualche parola di troppo. Ora si vedrà se Miami e squadra vera, o le 3 vittorie son solo frutto di fortuna. Credo e spero proprio di no. Unica nota positiva, se così si può dire, e che la secondaria, a fatto registrare 2 intercetti. Si dimostra che è il reparto più pericoloso della difesa. Un saluto a tutti. E forza dolphins.

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