[NFL] Week 4: Arrendetevi! (Tampa Bay Buccaneers vs Chicago Bears 10-48)

Fitzpatrick o Winston? Questa è stata la domanda che la NFL si è posta per tutta la settimana passata.
I due sono scesi in campo entrambi e a noi non è cambiato niente.

L’esperienza del veterano combinata alla fame del giovane non possono nulla, la caverna dell’orso è piena di insidie e di ostacoli che i due QBs non sono in grado di evitare. Ci cascano dentro in pieno e si fanno male.
Fitzpatrick si presenta al Soldier Field fresco del record NFL col quale ha superato le 400 yarde in tutte le prime tre partite della stagione, incontra Khalil Mack ed improvvisamente non supera nemmeno la metà di quanto fatto prima. 126 misere yarde e 0 touchdown.
Dall’altra parte, Mitchell Trubisky sembra Babbo Natale, regala touchdowns uno dietro l’altro facendo felici tutti i suoi ricevitori.
All’intervallo ne ha 5 a referto, e l’ultimo QB in grado di fare una cosa simile è un certo Aaaron Rodgers, ma non vogliamo fare paragoni scomodi. Quantomeno, non ancora.

I 6 touchdown di Trubisky sono il fortissimo segnale che i Bears sono in crescita, il ragazzo si sente sicuro tra le mura di casa e triplica il suo career-high di TD che fino a ieri era di 2. Aggiunge 354 yarde lanciate e 53 yarde corse magistralmente.
C’è da dire che la difesa di Tampa fa acqua da tutte le parti, in particolar modo la secondaria; così, il galeone dei pirati fallisce miseramente l’assalto al Soldier Field affondando nelle fredde acque del lago Michigan.

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Era da tempo che non vedevamo 48 punti a favore sul tabellone dei Bears, il giovane Trubisky è andato molto vicino all’appuntamento con la storia, e Sid Luckman ha guardato molto attentamente dall’alto quanto successo, sicuramente compiaciuto!

Lo stesso sentimento è nel petto di Ryan Pace, che oggi respira a pieni polmoni l’aria pulita che profuma di pioggia della Windy City.
Tutti i suoi ragazzi hanno fatto benissimo, the human joystick Tarik Cohen ha mostrato la sua duttilità, ricevendo da vero fuoriclasse e seminando il panico tra i quattro scheletri della difesa di Tampa. 53 yarde su corsa e la bellezza di 121 su ricezione con un touchdown seguito dalla piroetta volante all’indietro.

Trey Burton è da brividi, 2 ricezioni per 86 yarde e un touchdown favoloso in apertura di gara non sono numeri da comune TE.

Taylor Gabriel segna 2 TD, mentre per Bellamy e Robinson II uno a testa, con Allen che festeggia la sua prima falcata in end-zone da giocatore dei Bears.
La sagra del touchdown potrebbe andare oltre, ma Chicago si rilassa perchè la cosa importante è crescere. Per i record c’è tanto tempo.

Chi non si rilassa invece, è la difesa: la furia di Mack è contagiosa e il nostro campione aggiunge un’altra tacca alla sua cintura con un poderoso sack su Fitzpatrick. Akiem Hicks, che a dire il vero le mani addosso al malcapitato QB di Tampa le aveva già messe grazie ad un raddoppio della tasca sempre su Mack che lo libera, coi suoi abbondantemente in vantaggio, finisce in una diatriba e spinge un ref che lo espelle. La situazione non è del tutto chiara perchè i replay non mostrano da vicino quanto accaduto. Fatto sta che il nostro bestione si riposa in panchina godendosi una vittoria da cineteca.
Poi è il turno di Danny, Danny ragazzi è sempre lì che aspetta il momento propizio per colpire e che puntualmente arriva; Mack devia un lancio di James Winston inteso per DeSean Jackson (unico dei suoi in grado di mostrare segni di vita con 112 yarde) che finisce dritto nelle mani di Trevathan, il quale intercetta e spinge avanti Chicago per 20 yarde.
Gli intercetti arrivano anche da parte di Eddie Jackson, perfetto nella lettura dell’attacco, e da Aaron Lynch che gioca una gran bella partita.
Anche Kevin Toliver merita menzione, ottimo nelle coperture.

Mack Bears Buccaneers

Ma torniamo a Pace.
Torniamo ai pensieri del nostro General Manager, torniamo al momento in cui Pace ha deciso di chiamare Trubisky perchè convinto delle potenzialità del ragazzo e ancora settimana scorsa qualcuno ha sollevato dei dubbi per i zero touchdown di Arizona.
Personalmente non ho avuto modo di parlare con Pace, ma una cosa ve la posso garantire: questo team, Ryan Pace, non lo ha costruito con l’intento di far diventare Trubisky un fenomeno da baraccone in grado di vendere jersey o commercial durante l’intervallo. Lo ha costruito per vincere il Super Bowl.
E se quanto visto durante queste prime 4 settimane di stagione non vi ha ancora convinto del fatto che questo team sia sulla strada giusta, per noi non c’è nessun problema. Tempo al tempo amici. Tempo al tempo.

Intanto ci godiamo questo 3-1 che mantiene i Bears saldamente al comando della nostra Division mentre gli odiati rivali affannano. I Vikes hanno perso terreno che sarà difficile da recuperare dopo la sconfitta di Los Angeles contro i Rams padroni della lega, Detroit se pur non una minaccia, ingoia un boccone amaro contro i Cowboys che vincono grazie al field goal dell’ultimo secondo. Mentre i Packs fanno il loro dovere in casa contro Buffalo che non può sicuramente ripetere l’impresa di Minneapolis.
Ora il bye, che arriva nel weekend giusto della stagione per noi, dal momento che siamo forti di 3 successi consecutivi, e che incontreremo i Miami Dolphins decisamente ridimensionati dopo il 38-7 di New England.
Riprendiamo tra due settimane che sfrutteremo per concentrarci sugli avversari della AFC East, a calendario durante il mese di ottobre.

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Una grande domenica di passione ci manda al lavoro di lunedì mattina più carichi che mai.

I Chicago Bears sono tornati signori, parola di Alex Cavatton.

firma-Alex

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