It’s QB time: i migliori e peggiori quarterback di week 6

Inauguriamo oggi una nuova rubrica di Huddle Magazine che ogni settimana ci proporrà quali sono stati i migliori e i peggiori quarterback visti sul campo.

I MIGLIORI CINQUE

Il Migliore
DAK PRESCOTT, Dallas Cowboys (17-27, 183 yard, 2 TD, 0 INT, 11 rush, 82 yard, 1 TD)

La giovane stella dei Cowboys, dopo un avvio sottotono a causa del mediocre pacchetto ricevitori, è stato protagonista dell’upset più clamoroso della settimana, Dallas si è infatti imposta con un sontuoso 40-7 ai danni dei Jacksonville Jaguars. La difesa più temuta della NFL è caduta sotto i colpi di Prescott, capace sin da subito di dettare legge. Il quarterback ex Mississippi State ha aperto le marcature con una corsa da 17 yards conclusa nella end zone, in seguito ha lanciato ben due passaggi da touchdown a Cole Beasley, entrambi nel secondo quarto. Il secondo tempo è stato solo una formalità per i Cowboys, i quali hanno sfoderato un letale running game capace di martellare il front seven dei Jaguars. Al termine della gara Prescott avrà collezionato anche 82 yards sul terreno, frutto di 11 corse, mettendo cosi a referto la sua prestazione più prolifica dall’inizio della stagione. Nella Week 7 i Cowboys dovranno affrontare un insidiosa sfida divisionale contro i Washington Redskins.

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CARSON WENTZ, Philadelphia Eagles (26-36, 278 yard, 3 TD, 0 INT)

Carson Wentz con una convincente prova nel match divisionale del giovedi notte, sembra essere tornato quello della scorsa stagione, ovvero un giocatore in piena corsa per l’MVP prima che un fastidioso infortunio lo costrinse a finire sotto i ferri. Philadelphia è stata capace di espugnare il New Jersey senza troppa fatica, aggiudicandosi il match per 34-13. Con il pacchetto ricevitori al completo, Wentz è stato in grado di smistare i suoi passaggi al trio Jeffery-Ertz-Agholor in modo eccellente, senza dimenticarsi di Smallwood e Clement, running back molto abili nel passing game. Sfruttando la sua mobilità fuori dalla tasca, Wentz ha aperto le marcature con un passaggio da touchdown per Alshon Jeffery, il potente ricevitore di Philly sarà autore di un’altra meta nel terzo quarto, dopo aver approfittato di uno screen pass servitogli dal suo quarterback. Tra i due touchdown di Jeffery, c’è stato spazio anche per il suo target numero uno, ovvero il tight end Zach Ertz, autore di una presa atletica dopo essersi liberato dalla marcatura di Janoris Jenkins. Gli Eagles e Carson Wentz ospiteranno i Carolina Panthers la prossima settimana, in cerca della quarta vittoria stagionale.

AARON RODGERS, Green Bay Packers (25-46, 425 yard, 2 TD, 0 INT)

Rodgers si è reso protagonista ancora una volta di una rimonta mozzafiato, l’asso dei Packers ha rispolverato il suo vecchio repertorio, mettendo in ginocchio i 49ers. Nel corso della partita il QB di Green Bay ha innanzitutto dimostrato di aver totalmente superato l’infortunio al ginocchio subito alla Week 1, infatti è stato in grado di sfoggiare il suo stile gioco tipico, caratterizzato dalla “danza” all’interno della tasca per poi sfoderare lanci precisi e poderosi. Nonostante le assenze di Allison e Cobb, Rodgers ha fatto funzionare l’attacco in modo perfetto sfruttando le doti di Adams, Graham e del rookie Valdes-Scantling. A pari passo con l’impressionante prestazione di Rodgers, si è messo ancora in mostra Davante Adams, autore di una linea da 10 ricezioni, 132 yds e 2 TD, di cui uno a 2 minuti dal termine della partita, per pareggiare i conti. In seguito con il match sul punteggio di 30-30, Rodgers ha avviato un drive cominciato con uno scramble da 21 yds e completato con due lanci perfetti per Adams e Valdes-Scantling, apparecchiando cosi la tavola per Mason Crosby, il quale con sangue freddo realizzava il field goal decisivo. Adesso i Packers avranno in programma una settimana di riposo.

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PATRICK MAHOMES, Kansas City Chiefs (23-36, 352 yard, 4 TD, 2 INT)

Ancora una volta il giovane Patrick Mahomes ha lasciato tutti a bocca aperta, la sua prestazione tuttavia non ha permesso ai suoi Chiefs di uscire vincitori dall’ostico campo del New England, nel quale è andata in scena una partita pirotecnica. Nei primi due quarti i padroni di casa erano riusciti a limitare il gunslinger di Andy Reid, spedendolo all’intervallo a bocca asciutta e con un intercetto subito. Dal terzo quarto però la musica è cambiata, Mahomes sfuggiva ripetutamente alla difesa dei Patriots grazie alla sua mobilità fuori dalla tasca pescando prima Kareem Hunt con un touchdown da 67 yards, dopo teneva in partita i Chiefs con altri due TD lanciati a Tyreek Hill nella Red Zone, per poi concludere con un passaggio da 75 yards per “Cheetah” autore di uno scatto bruciante che permetteva a Kansas City di pareggiare i conti. Solo un field goal di Gostkowski è stato capace di mettere in ginocchio Mahomes, autore ancora una volta di una prestazione straordinaria. Per i Chiefs si prospetta un incontro nella notte di domenica contro i Bengals ad Arrowhead Field.

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TOM BRADY, New England Patriots (24-35, 340 yard, 1 TD, 0 INT, 3 rush, 2 yard, 1 TD)

Brady non ha retto il colpo del giovane Mahomes, suo avversario nello spettacolare match della domenica notte, ma è stato l’architetto di un attacco fenomenale e decisivo. Il veterano è stato autore di un solo passaggio da touchdown, per il fidato Julian Edelman, ma ha reso l’attacco più fluido che mai impostando delle ottime opportunità di corsa per il rookie Sony Michel, autore di una prestazione da più di 100 yards di corsa e 2 TD ed integrando perfettamente nel passing game anche Chris Hogan e Josh Gordon, oltre che al solito Rob Gronkowski, seppur sottotono. Inoltre Brady è stato autore del suo secondo touchdown su corsa in altrettante partite, dopo un insolito scramble che lo ha portato a tuffarsi nella end zone. Per i Patriots si prospetta un matchup molto difficile all’orizzonte, Soldier Field e Chicago saranno infatti la loro prossima destinazione.

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I PEGGIORI CINQUE

Il peggiore
ELI MANNING, New York Giants (23-43, 281 yard, 0 TD, 1 INT)

I Giants sembrano punto a capo, la stagione sembra aver preso una piega disastrosa esattamente come lo scorso anno, eppure c’è qualcosa di diverso. I “Big Blue” sono ricchi di playmaker, Saquon Barkley si è rivelata una scelta mostruosa e nella notte di giovedi si è messo in mostra come punto focale dell’attacco dei Giants, totalizzando più di 200 yards dalla linea di scrimmage. La debacle totale è stata però ancora una volta nel passing game, un play calling inopportuno ed Eli Manning hanno completamente spezzato le gambe alle occasioni offensive dei Giants, Odell Beckham è stato protagonista di gesti di totale frustrazione, non sentendosi valorizzato. Una volta per tutte sembra arrivato il momento del cambio di rotta per i Giants, i quali avranno una top 5 pick nel 2019 e si dice che abbiano già gli occhi su Justin Herbert, stella di Oregon. Manning e i Giants cercheranno un bounce back nel prossimo Monday Night, quando saranno ospiti dei Falcons e della loro mediocre secondaria.

DESHAUN WATSON, Houston Texans (15-25, 177 yard, 1 TD, 2 INT)

Watson sembra essere lontanissimo dal giocatore che era nella passata stagione, probabilmente il prodotto di Clemson non si è ancora messo ancora del tutto alle spalle il grave infortunio subito la scorsa stagione, ed i risultati sono evidenti. I Texans sono riusciti a spuntarla tra le mura amiche grazie ad una poderosa prestazione della difesa, capace prima di mettere in difficoltà Josh Allen, in seguito uscito per infortunio, e poi di realizzare la decisiva pick-six ai danni del QB Nathan Peterman. Watson è riuscito a segnare un touchdown grazie ad un assist servito al solito DeAndre Hopkins, in seguito è finito preda della difesa dei Bills, e non riuscendo ad emergere è stato autore di due intercetti, dei quali uno davvero maldestro. A peggiorare la situazione nella Week 7 c’è in programma un viaggio in Florida, in quel di Jacksonville, dove ad aspettarlo ci sarà la difesa più temibile della NFL assetata di vendetta dopo l’umiliazione subita a Dallas.

DEREK CARR, Oakland Raiders (23-31, 142 yard, 0 TD, 0 INT)

Nella disastrosa debacle dei Raiders in quel di Londra, Derek Carr è stato protagonista in negativo per i suoi. Seattle si è imposta con un umiliante 27-3 ed ha sepolto Carr con 6 sack e due fumble forzati ai danni del QB che nell’ultimo quarto ha abbandonato il campo con un infortunio al braccio, facendosi sostituire da A.J. McCarron. La franchigia della California dopo un inizio segnato da un bilancio di 1-5 sembra allo sbaraglio totale e nella partita di domenica ha perso anche Amari Cooper, vittima di un duro colpo alla testa. Inoltre poco prima del fischio d’inizio sono anche girate voci riguardo proprio il futuro di Cooper, che sembra ora potersi allontanare da Oakland. Dunque i tifosi dei Raiders dovranno avere pazienza, la stagione è ancora lunga, ma l’attacco della franchigia guidata da Gruden è sempre più sterile e stagionato, con elementi come Nelson e Lynch che non stanno lasciando il segno.

BLAKE BORTLES, Jacksonville Jaguars (15-26, 149 yard, 1 TD, 1 INT)

Il problema principale di Blake Bortles è sempre stata la costanza, il QB dei Jags alterna prestazioni mozzafiato a prestazioni a dir poco mediocri. Bortles è stato la preda perfetta per la difesa dei Cowboys, capace di dominare in lungo e in largo l’attacco di Jacksonville limitando notevolmente T.J. Yeldon ed il passing game. In quello che è stato un pesante blowout, 40-7 per i padroni di casa, Bortles ha lanciato un passaggio da touchdown per l’emergente Dede Westbrook ed ha subito un intercetto dal safety Jeff Heath, mettendo cosi a referto una prestazione del tutto anonima. Senza girarci troppo intorno il problema principale è la pesante assenza di Leonard Fournette, Yeldon a livello statistico non ha sfigurato, ma la capacità della ex stella di LSU di stancare e affondare le difese avversarie non è da sottovalutare, il suo ritorno è ancora da valutare, nel frattempo la prossima settimana i Jaguars ospiteranno i Texans.

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CASE KEENUM, Denver Broncos (25-41, 322 yard, 2 TD, 1 INT)

Nella gelida Denver i Broncos sono stati macinati dal rullo compressore per eccellenza, i Los Angeles Rams. La squadra di McVay ha amministrato la partita egregiamente ed ha potuto contare sull’ennesima prestazione ammaliante di Todd Gurley. Dall’altro lato della medaglia i Broncos hanno pasticciato in attacco e nonostante i due passaggi da touchdown per Thomas e Sanders, Keenum è risultato molto impreciso e non in grado di gestire l’attacco, terminando spesso i drive in modo rapido e maldestro. L’esperimento fin ora è fallito, l’investimento in free agency per Keenum sembra tutt’altro che ripagato e da quel che sembra è possibile che Denver abbia già un occhio fisso sul prossimo Draft, con l’obiettivo di trovare un degno traghettatore. Dopo una partita giocata in condizioni meteorologiche sfavorevoli, i Broncos non avranno nemmeno tempo per riposare e scenderanno in campo già giovedi notte in Arizona. I Cardinals nonostante il bilancio di 1-5, possiedono una rispettabile secondaria.

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Un Commento

  1. Finalmente Prescott libero di portare palla, OL quasi perfetta e le slant di un Beasley finalmente sovrautilizzato hanno fatto il resto. Elliott ancora in stato di grazia.

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