Drew Brees è il nuovo Re delle yard su passaggio

Mancano 2.46 alla fine del secondo quarto e a Drew Brees mancano 35 yard per superare il record di yard lanciate detenuto da Peyton Manning.

71.941 yard è il numero magico, una in più di Manning e Brees è a quota 71.906. Primo e 10 sulle proprie 38 yard, Drew riceve il pallone in shotgun, guarda a sinistra, poi si gira verso il suo runningback a destra e alla fine lancia profondo sempre a destra per Tre’Quan Smith che riceve sulle 39 dei Redskins, -12 yard al record senonchè Smith non solo riceve lo sferoide prolato, ma lo trasforma in una cavalcata fino alla end zone che vale sei punti e il record per Brees.

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Drew Brees concluderà l’incontro con 363 yard portando l’asticella a 72.103 yard lanciate in carriera contro le 71.940 di Peyton Manning e le 71.838 di Brett Favre. Tra i quarterback in attività Tom Brady è al quarto posto con 67.418 yard, Eli Manning al sesto con 53.063, Ben Roethlisberger al settimo con 52.729 e Philip Rivers all’ottavo con 51.843 yard lanciate. Tutto questo per dire che il record di Brees è al sicuro per tanti tanti anni.

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Drew Brees, anzi Drew Christopher Brees, nasce nel gennaio 1979 ad Austin (Texas) e dopo l’high school locale spende i suoi quattro anni universitari ai Boilermalers di Purdue. Nel 2000, alla fine del suo terzo anno, potrebbe dichiararsi eleggibile per la NFL, ma decide di rimanere al College per completare gli studi e proprio nella stagione successiva si toglie qualche soddisfazione battendo Ohio State in rimonta e Michigan, conquistando la prima vittoria della Big Ten per Purdue e l’invito al Rose Bowl perso contro Washington.

Brees Purdue

La sua “bassa” statura, 183 cm, lo fanno scivolare nel Draft 2001 fino alla scelta numero 32 (all’epoca secondo giro) dei San Diego Chargers. Il suo esordio è a novembre contro i Kansas City Chiefs (touchdown pass per Freddie Jones) e nell’agosto del 2002 viene proclamato come starter rubando il posto a Doug Flutie. 16 partite giocate, 8-8 il record, 3.284 yard su passaggio con 17 touchdown e 16 intercetti. Nel 2003 la stagione inizia male per Brees che perde il posto a favore di Flutie, ma lo riguadagna verso il termine dell’anno.

Nel 2004 i Chargers prendono al Draft un giovane quarterback di talento da North Carolina State, Philip Rivers. La reazione di Drew è ottima: 3.159 yard su passaggio, 27 touchdown, solo 7 intercetti e un rating di 104,8 con la vittoria della AFC West. Il 2005 è il quarto anno di Brees a San Diego e sarà anche l’ultimo perchè la franchigia ha deciso di puntare su Rivers e non gli rinnoverà il contratto. Chiude la stagione con 3.576 yard su passaggio, ma si infortuna alla spalla che lancia contro i Broncos e necessita di un intervento in artroscopia.

Brees Chargers

Nel 2006 da free agent Brees riceve una offerta dai New Orleans Saints da 10 milioni di dollari garantiti per il primo anno e una opzione di 12 per il secondo. In corsa per mettere sotto contratto Brees ci sono anche i Miami Dolphins, ma i dubbi sulla tenuta della spalla li dirottano su Daunte Culpepper. Nella prima stagione Drew Brees lancia per 4.418 yard che portano i Saints alla finale della NFC persa contro i Chicago Bears.
Nel 2009 arriva il Super Bowl. 13-3 la regular season, poi vittorie contro i Cardinals, i Vikings e gli Indianapolis Colts nel Super Bowl XLIV giocato a Miami dove Brees viene eletto anche MVP. Nel 2011 arriva il record NFL di yard lanciate in stagione con 5.476 e l’anno successiva rinnova con i Saints per 5 anni a 100 milioni di dollari di cui 60 garantiti rinnovato nel 2018 per due anni a 50 milioni di dollari con 27 garantiti.

Nei suoi 18 anni nella NFL Brees ha accumulato diversi record, eccone alcuni:

[list icon=”brankic-icon-football” ]maggior numero di yard su passaggio,più partite con almeno 300 e 400 yard lanciate,partite consecutive con almeno un touchdown pass lanciato,più stagioni con almeno 5.000 yard su passaggio,il più veloce a raggiungere il traguardo delle 40.000/50.000/60.000/70.000 yard lanciate[/list]

Diversi giornalisti ed esperti del settore sostengono che Drew Brees abbia vinto poco rispetto al suo valore, ma il football americano è uno sport di squadra, non basta un talento per vincere degli anelli e non servono questi ultimi per avere un posto sicuro nella Hall of Fame di Canton.

Per chiudere il video di complimenti di Peyton Manning 🙂

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https://www.youtube.com/watch?v=F27qn5b7UuA

Abbiamo parlato di Drew Brees anche nell’ultima puntata di Scusate il Disturbo.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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