[NFL] Week 3: Big Ben suona la carica (Pittsburgh Steelers vs Tampa Bay Buccaneers 30-27)

Il terzo Monday Night della stagione, fra Tampa Bay e Pittsburgh, poteva essere la partita della conferma per i Bucs ed il loro QB Fitzpatrick quali sorprese di questo avvio di campionato, o poteva essere la gara della riscossa per gli Steelers dopo un avvio di stagione negativo che li vedeva momentaneamente all’ultimo posto della AFC North ancora senza vittorie dopo due giornate. Alla fine l’hanno spuntata 30-27 gli uomini di Tomlin che hanno resistito al rush finale dei Bucs che non sono riusciti a recuperare dopo una pessima prima metà gara.

Dunque Pittsburgh in via di guarigione? In realtà il successo in Florida è stato un buon “brodino”, ma il lavoro da fare è ancora molto. Roethlisberger ha disputato un altro match super condito con 353 yard e tre mete con un intercetto, e ancora una volta il folletto Smith-Schuster è stato inarrestabile con 9 ricezioni per 116 yard. Molto bene ha fatto anche il tight end McDonald che ha aggiunto altre 112 yard, il grosso delle quali guadagnate in un solo gioco dopo aver maltrattato la safety Conte.

Giornata invece assolutamente “tranquilla” per il fenomeno Antonio Brown (6-50) con un solo big play all’attivo. Gli elementi positivi per l’attacco però finiscono qui, con la linea che, sempre priva di DeCastro, ha concesso 3 sack (e almeno altrettanti li ha evitati con la consueta maestria Big Ben) ed un rushing game non pervenuto per quasi tutta la gara. Delle 61 yard corse da Conner infatti, 49 sono arrivate negli ultimi due drive, che è stata un’ottima cosa per mettere in ghiaccio la gara, ma che è elemento di preoccupazione se nelle prossime gare Tomlin vorrà cercare una alternativa valida al bombardamento aereo di Roethlisberger e soci.

Pubblicità

La difesa ha mostrato qualche ottima giocate ma ha concesso a Fitzpatrick 411 yard e tre mete, dopo che già nei primi due match il reparto di coach Keith Butler aveva subito 9 TD pass, record negativo nella storia degli Steelers. Anche qui il bicchiere in realtà è mezzo pieno: i gialloneri hanno intercettato tre volte Fitzpatrick, riportando anche un ovale in meta, hanno messo sotto pressione per lunghi tratti il regista avversario soprattutto grazie ai linebacker Bostic e Chickillo e il cornerback Haden si è fatto sentire nel suo ritorno dopo l’infortunio con una serie di grandi coperture su Evans e Godwin. Hayward è stato ancora una volta elemento chiave sia nel passing game che nel rushing game e la coppia di tackle Hargrave e Tuitt ha spesso messo la museruola al gioco di corsa dei padroni di casa. Però Sensabaugh  e Burns sono stati battuti più volte sul medio-lungo mentre Watt ha faticato moltissimo a contenere l’atletico tight end Howard. In più, e questo vale per il team in generale, sono arrivate di nuovo una valanga di penalità: ben 12 che portano il totale a 37 in tre partite, che fanno degli Steelers di gran lunga il team più indisciplinato del campionato.  

Mike Evans Buccaneers Steelers

In casa Bucs invece il k.o. non annulla certo i meriti del team delle prime due partite ma qualche campanello d’allarme è sicuramente squillato. Fitzpatrick, o Fitzmagic come è stato soprannominato dopo le prime due prestazioni monstre, ha giocato un primo tempo in cui è sembrato dar ragione ai suoi detrattori, con 3 intercetti (anche se uno onestamente non è colpa sua) ed alcuni palloni imprecisi. Poi, con le spalle al muro, il prodotto da Harvard ha ritrovato la vena che l’aveva accompagnato contro Saints ed Eagles ed ha portato il team ad un passo dalla clamorosa rimonta. Ed ora sarà interessante vedere quale scelta farà il coaching staff visto che da lunedì è tornato a disposizione Jameis Winston, il talentuoso ma immaturo quarterback che doveva essere il titolare indiscusso e che ha scontato la squalifica di tre giornate per violazione del regolamento di comportamento della NFL.

Tornando alla sfida con gli Steelers, il fortissimo ricevitorie Mike Evans ha ricevuto poco più di metà dei palloni lanciati nella sua direzione ma ha totalizzato 123 yard e una meta. Prestazione da sottolineare anche quella del giovane tight end Howard anche lui a quota 6 ricezioni per 72 yard, mentre in chiaroscuro la prova di un altro giovane al secondo anno, il wide receiver Chris Godwin che ha contribuito con 74 yard e segnato una meta ma ha anche droppato due palloni all’interno della end zone ospite. Discreta invece la prova del runner Barber, che però è stato decisamente sottoutilizzato (8 portate per 33 yard) perché il team di Koetter è ben presto andato sotto nel punteggio ed ha passato più di metà match a inseguire con uno svantaggio consistente. La difesa dei Bucs è riuscita a pungere Big Ben in molte occasioni grazie soprattutto a Worthy e a Jason Pierre Paul, ma quando Roethlisberger è risucito a mettere palla per aria sono iniziati i problemi soprattutto per il rientrante cornerback Grimes, battuto in modo eclatante in almeno due occasioni. Bene hanno fatto invece i due giovani cornerback M J Stewart e Carlton Davis che hanno concesso molte ricezioni ma sempre per guadagni limitati. Fra i linebacker grande prestazione di Lavonte David che ha chiuso con 8 placcaggi, molti dei quali per guadagni minimi.

In avvio di partita Tampa Bay è sembrata poter continuare con la striscia di vittorie: dopo due “three and out”, Roethlisberger cercava Smith-Schuster con una traiettoria ad uscire ma la safety dei Bucs Justin Evans si materializzava all’improvviso intercettando il pallone. Sul drive seguente Fitzpatrick pescava in mezzo alla end zone il tight end Brate per il 7-0. Agli ospiti erano però sufficienti tre giochi per replicare: su un terzo e 10 Roethlisberger trovava con un passaggio corto verso le sideline McDonald che brutalizzava il povero Chris Conte con un tremendo stiff arm e si involava per 75 yard. Il fallosissimo Boswell di questo inizio di stagione sbagliava però il punto addizionale ma gli Steelers erano assolutamente in partita Nel terzo drive dei Bucs un sack di Chickillo portava gli uomini di Koetter fuori dal raggio da field goal, e dopo il punt gli Steelers sull’asse Roethlisberger-Smith-Schuster portavano a casa 43 yard in un solo gioco su un errore in copertura di Grimes. Il drive giallonero si arenava però sulle 20 dei padroni di casa e stavolta Boswell rompeva il ghiaccio (il kicker da Rice era 0-2 nei field goal dopo 2 partite) ed era 7-9.

McDonald Conte Steelers Buccaneers

Il resto del secondo quarto era poi da incubo per i padroni di casa: prima un fumble perso da Godwin lasciava la palla sulle 33 dei Bucs e a Rothlisgberger erano sufficienti due giochi per mandare in meta Antonio Brown. Poi arrivavano tre intercetti subiti in rapida successione da Fitzpatrick: il primo in red zone per un lancio deviato da Bostic arrivato a tu per tu col regista di casa senza aver incontrato ostacoli, il secondo perché il quarterback e Mike Evans non erano, come si dice, sulla stessa pagina, e l’ultimo con Fitzpatrick che sotto la pressione del tackle McCullers sparacchiava via il pallone servendo il linebacker Dupree che ringraziava e riportava in meta l’ovale per il 7-23. Fitzmagic però non si scomponeva e al two minutes warning trovava con un tracciante impressionante Mike Evans per 51 yard. L’incompleto al terzo down su Godwin, ben controllato da Haden, costringeva Tampa Bay al field goal messo fra i pali da Catanzaro. Dopo il kickoff, Pittsburgh recuperava il possesso con 75 secondi da giocare sulle proprie 25 e Roethlisberger metteva in piedi un drive superlativo: in 50 secondi Big Ben faceva 7 su 7 per 73 yard. Poi sulle 2 avversarie c’era un incompleto ad Antonio Brown, ma dopo una penalità contro i Bucs era Switzer che riceveva il pallone per il 30-10.

Il secondo tempo si apriva con un drive fiume dei Bucs che dimostravano di essere ancora vivi: Fitzpatrick e compagni tenevano palla per quasi otto minuti e solo un nuovo errore in end zone di Godwin li privava del touchdown, con Catanzaro che comunque portava i padroni di casa a -17. Sul rovesciamento di fronte Boswell sbagliava ancora un field goal e Fitzpatrick stavolta non perdonava: prima chiudeva un quarto e 6 grazie alla ricezione di Brate, poi dopo un’altra bella palla catturata da Howard, pescava in end zone Godwin che finalmente teneva un pallone ed era 30-20. L’attacco degli Steelers sembrava improvvisamente aver terminato la benzina e gli uomini di Koetter ne approfittavano per ridurre ancora le distanze: due completi i a Howard per 23 yard, poi uno a DeSean Jackson per 12 e una bella corsa dello steso Fitzpatrick che fruttava 17 yard portavano gli arancioni a ridosso della red zone e sulle 24 avversarie ancora Fitzparick imbeccava Evans per il touchdown della speranza. I Buccaneers avevano ancora un ultimo possesso con tre minuti sul cronometro ma arrivavano tre incompleti di Fitzpatrick e Pittsburgh grazie ad una bella ricezione di Smith-Schuster e un’ottima corsa di Conner congelava il possesso fino al fischio finale.                   

[ad id=”29269″]
Pubblicità
Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.