NFL Preview 2018: Cincinnati Bengals

Dopo cinque stagioni consecutive ai playoff (senza però mai vincere una gara di post season), i Cincinnati Bengals ormai da due anni navigano senza infamia e senza lode fra le onde della NFL. La cosa preoccupante per i tifosi delle tigri è che onestamente non sembrano intravedersi grandi segnali di miglioramento e con la probabile crescita dei Cleveland Browns anche il raggiungere la metà classifica quest’anno potrebbe rivelarsi problematico.

ATTACCO

Per la prima volta dalla disgraziata stagione 2008, lo scorso anno i Bengals sono stati la peggior squadra della NFL per yard guadagnate e hanno occupato l’ultimo posto anche per primi down ottenuti e per numero di giochi in attacco. E tutto questo dopo aver cambiato offensive coordinator dopo due turni con la promozione di Bill Lazor e il licenziamento di Ken Zampese. Dalton sarà ancora una volta il regista titolare, ma il 2017 è stato per il rosso regista da Texas Christian una annata tribolata, dietro ad una linea porosa e con una serie di bersagli poco affidabili. Nel complesso Dalton non ha giocato male, ma il non aver completato neppure il 60% dei passaggi, peggior prestazione dalla sua stagione da rookie, la dice lunga sulle sue difficoltà.

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Bersaglio principale del Red Rifle sarà nuovamente A. J. Green, reduce da una stagione buona ma al di sotto dei suoi standard, anche se le 1082 yard e gli 8 touchdown portati a casa sarebbero considerati un ottimo bottino dalla maggior parte dei suoi colleghi. Nel 2018 uno dei grandi problemi dei Bengals sarà però il trovare un complemento alla loro star. Lasciato andare LaFell, autore comunque di un’ annata 2017 non certo memorabile (52 ricezioni per appena 548 yard), la speranza della dirigenza nero-arancio è che uno dei giovani possa finalmente diventare un fattore. Il primo candidato è naturalmente John Ross, nona scelta assoluta del draft 2017, che però nel suo anno da rookie non ha ricevuto un pallone ed ha commesso un fumble nell’unica portata della sua stagione, oltre ad essere stato bersagliato da vari problemi fisici. Ross ha la velocità per mettere in crisi le difese NFL e potrà beneficiare della presenza di Green, ma dovrà mostrare molta maggior disciplina se vorrà conquistarsi il posto di titolare in pianta stabile. Altro atleta su cui i Bengals sperano di poter contare è Tyler Boyd che pure ha vissuto un anno complesso fra infortuni e problemi comportamentali. Nel mix dei receiver va aggiunto anche Josh Malone indicato da alcuni come una possibile sorpresa della stagione.

A proposito di infortuni, il 2018 sarà un anno decisivo anche per un altro atleta perennemente in infermeria: Tyler Eifert è uno dei migliori tight end della lega, soprattutto in red zone, quando è sano, ma nei 5 anni da pro il prodotto da Notre Dame ha perso metà delle partite. Se Eifert dovesse di nuovo faticare a stare in campo, il ruolo di tight end sarà nella mani di Tyler Kroft atleta però decisamente più adatto a bloccare che non a ricevere.  Il peso del rushing game sarà tutto sulle spalle di Joe Mixon e del veterano Giovani Bernard. Mixon ha vissuto una stagione da rookie fra alti e bassi, con una media a portata decisamente bassa (3,5 yard) ottenuta però correndo spesso con gli avversari che arrivavano da tutte le parti. La speranza dei Bengals è che grazie ad una protezione migliore, Mixon possa avere una grande stagione. Bernard avrà invece il compito di dare fiato a Mixon e sarà soprattutto impiegato nei down di passaggio, sia per la sua abilità come ricevitore sia per quella come bloccatore.

Com’era prevedibile, i Bengals hanno pagato dazio in modo pesante per aver lasciato andare nella passata offesason il tackle Whitworth e la guardia Zeitler, così la dirigenza nero-arancio ha cercato di correre ai ripari ed ha ingaggiato dai Bills Cordy Glenn, scegliendo nel contempo al primo giro dei draft Billy Price, centro da Ohio State. Sia Glenn che Price sono atleti cui non manca il talento ma il primo ha avuto parecchi problemi di infortunio in carriera e il secondo è reduce da un serio problema muscolare ai pettorali patito nella combine di febbraio e dunque in casa Bengals stanno già facendo gli scongiuri. Il resto della linea vedrà Clint Boling, l’unico a salvarsi la scorsa annata, confermato nel ruolo di guardia sinistra, mentre a destra ci saranno Trey Hopkins (guardia) e un Cedric Ogbuehi che però in questi due anni da Pro ha decisamente deluso e che potrebbe anche vedersi scippare il posto da titolare da Bobby Hart.

DEFENSE

Cincinnati Bengals Defense

La linea difensiva non è solo la punta di diamante del reparto, ma lo è dell’intero team di coach Lewis e nel 2017 è stata protagonista di ben 26,5 sack e di innumerevoli “colpi” sui registi avversari. Geno Atkins resta uno dei più forti pass rushers dalla posizione di tackle del campionato, mentre per l’altro posto da tackle sono in lizza due giovani interessanti come Andrew Billings e Ryan Glasgow. Come end, ci saranno l’ottimo Carlos Dunlap e Jordan Willis, con quest’ultimo che si alternerà con lo specialista della pass rush Carl Lawson. Il veterano Michael Johnson è stato prima tagliato poi ripreso dai Bengals e sarà comunque una pedina importante nella rotazione degli end insieme al rookie Sam Hubbard.

Il gruppo dei linebacker sarà guidato in mezzo dal nuovo arrivo Preston Brown, macchina da placcaggi che però fatica sul passing game. Gli outside linebacker saranno Nick Vigil e Vontaze Burfict, atleta quest’ultimo di gran valore ma troppo spesso appiedato dalle squalifiche; e a dimostrazione di ciò Burfict per il terzo anno consecutivo inizierà la stagione fra gli squalificati, stavolta per consumo di sostanze proibite. Al suo posto dovrebbe dunque giocare per il primo mese di campionato il giovane Jordan Evans. Altro prospetto interessante è il rookie Malik Jefferson che se riuscirà a trovare maggiore disciplina sul campo potrà fornire un apporto interessante.

Il top corner nel 2018 sarà quel William Jackson III che è stato scelto al primo giro nei draft  2016 e lo scorso anno ha ampiamente giustificato tale scelta. Opposto a lui giocherà un Dre Kirkpatrick che è atleta valido ma che dovrà imparare a limitare la valanga di “fazzoletti gialli” subiti (le sue 155 yard di penalità sono state un record NFL nel 2017). Darqueze Dennard si è imposto l’anno scorso come uno dei miglior slot corner del campionato e dunque sarà un’altra pedina importante per un gruppo di cornerback di cui faranno parte anche Devontae Harris e Tony McRae. Tagliata a sorpresa in preseason la free safety Iloka, i titolari saranno l’affidabile Shawn Williams come strong safety e il rookie Jessie Bates, mentre Fejedelem e Brandon Wilson probabilmente contribuiranno soprattutto a livello di special teams: Voto 7,5

COACHING STAFF

marv lewis bengals

Nonostante il fiorire di voci sul licenziamento di Marvin Lewis a fine stagione 2017, la proprietà ha confermato l’head coach che dunque sarà nuovamente a capo della franchigia dell’Ohio per il sedicesimo anno consecutivo (in NFL solo Bill Belichick è più “longevo” di Lewis). Un’altra annata negativa potrebbe essere però fatale al buon Marvin che ha confermato nel ruolo di offensive coordinator quel Bill Lazor che lo scorso anno era subentrato dopo due gare disastrose in attacco a Ken Zampese. Novità invece a livello difensivo con l’ingaggio di Daryl Austin, lo scorso anno a Detroit, il cui arrivo dovrebbe portare un pizzico di aggressività e di inventiva in più. Voto 6

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

La cosa preoccupante per i Cincinnati Bengals è che non sembrano intravedersi grandi segnali di miglioramento e con la probabile crescita dei Cleveland Browns anche il raggiungere la metà classifica quest’anno potrebbe rivelarsi problematico.

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