Il training camp dei Denver Broncos visto da un tifoso

Ore 5.35 del mattino del primo agosto 2018 in Boulder Colorado, la sveglia vibrante del mio smartwatch mi fa aprire gli occhi ben prima della solita routine. Mi alzo, cerco di ricordarmi dove sono, mi vesto (ovviamente il più arancione possibile) e prendo la borsa trasparente piena già delle cose che avevo preparato la sera prima, saluto la mia ragazza che mi da del pazzo a svegliarmi così presto per una cosa del genere ed esco di casa con un sole albeggiante, un magnifico sole arancione. Buon segno se sei un Broncos Fan.

denver broncos camp

Aspetto per qualche minuto l’autobus che mi porterà da Boulder a Denver, da lì un treno mi porterà a sud di Denver, per poi prendere un altro bus che mi porterà vicino al Denver Broncos Training Camp! Si dovrei andare a lavorare, ma… I Broncos chiamano!!!
Dopo il treno, capire dove e quale autobus prendere, dove fermarsi, e in che direzione andare per andare al training camp è molto semplice: basta seguire tutti quelli con le magliette arancioni (un po’ come la strada dai mattoni gialli per Dorothy del mago di Oz).
Sono le 8 e mezza, arrivo al UCHealth Training Center per il day 5!

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Le porte sono state aperte da una mezz’oretta ma il camp non inizierà prima di un’ ora. Tutti I visitatori, che entrano gratuitamente, vengono fatti sedere sulla collina alla base dei due campi di allenamento, io trovo spazio proprio fra paletto di end zone e pali. Neanche il tempo di scrivere su twitter che sono al Broncos Camp e ci ricordano 4 volte che possiamo fare tutte le foto che vogliamo ma niente video e niente live. Tutte le foto che vogliamo, certo, ma niente reflex e siamo contro sole, dannati.

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Neanche il tempo di insultarli mentalmente che già il sole del Colorado ti ricorda che è agosto, 32 gradi, e tu ringrazi il tuo io interiore che ha deciso, nonostante fosse l’alba, di non metterti la jersey ufficiale dei Broncos o saresti davvero morto di caldo, tanto da chiederti: come diamine fanno I giocatori con protezioni e jersey? (Scoprirò il giorno dopo che a Houston fa così caldo che i Texans si allenano in West Virginia per esempio)

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Per fortuna all’entrata, dove ci sono tutti gli stand con gli sponsor, spruzzano acqua vaporizzata e ti danno anche la protezione solare, al motto: “l’unica febbre che vogliamo è la Broncos Fever”. La collina è praticamente piena, e per fortuna che sono venuto di mercoledì e non nel weekend!!

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Iniziano ad arrivare i giocatori, maglia bianca la difesa, maglia arancione l’attacco e in blu i quarterback. Alcuni dei giocatori passano vicino alzando la mano e iniziano a fare stretching. Dannazione, quello è Derek Wolfe, Emmanuel Sanders lì!! Quello è Von Miller!! Non sono mai stato così vicino! Sono sempre andato o alle partite di playoff (tempi di Manning *sigh*) o alle partite di preseason, uniche partite che le mie tasche si possono permettere, ma sempre in zona piccionaia. Ora li vedo davvero, sento le protezioni sbattersi contro.

I giocatori si dividono nei due campi per gli esercizi di riscaldamento e di tecnica per gruppi. Safeties e corners, linebacker, pass rushers in un campo, runningback, tightend e ricevitori si allenano con i quarterback (che lanciano tutti e tre all’unisono a tre differenti target, molto figo da vedere) mentre la linea di attacco si allena nei movimenti di protezione e di corsa nell’altro. Incredibilmente vedo Bolles , prima scelta dell’anno scorso, in campo, avevo letto che era stato portato fuori in kart, invece eccolo lì, devono imparare a comunicare gli infortuni meglio però.

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Finiti i riscaldamenti, gli esercizi per i movimenti specifici, ricezioni e corse (che hanno preso una bella mezzora abbondante) difesa e attacco si mettono nello stesso campo provando le chiamate in base alle zone del campo. Dalla propria end zone, dalle 20/30 yard, dalle 50/60, red zone e conversioni da due punti.
Sempre quattro down per ogni Qb, questo è il momento in cui inizi a capire chi sono quelli della prima squadra, quelli della seconda, quelli della terza. Dopo questi esercizi un vero proprio possesso è stato fatto per ognuno di queste squadre, con rotazione più o meno normale dei running back. La difesa non ha mostrato a mio modo di vedere particolari schemi, se non 2 man under, cover 1, uniche cose particolari le chiamate finte ai blitz da parte dei linebacker che poi passavano in zone cover 6 nelle situazioni contro la prima squadra.

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Per i rookie menzione speciale per quattro giocatori:

  • Curtland Sutton #14 WR da SMU > gli ho visto fare ottime ricezioni in tutte la parti del campo che fossero post, curl, flat, fades. Una su tutte una ricezione contro Bradley Roby in corner route proprio sopra la sua testa. Il ragazzo promette molto bene.
  • Royce Freeman #38 RB da Oregon e Philip Lindsay #2 RB dalla mia CU Boulder (Indovinate chi urlava “That’s my boy” dalla collina!) > ottime corse, ottimi tagli, ottime anche ricezioni in screen pass. In particolare credo che il Sistema dei Broncos prevederà non un runningback in particolare ma un sistema con loro due più Booker, basato sulla posizione del campo e dei down. Mi aspetto Royce forse più in campo aperto e Lindsay nei terzi e corto.
  • Isaac Yiadom #41 CB da Boston College > delle buone coperture su Demarius Thomas e Emmanuel Sanders, ha ancora da imparare qualcosa, ma negli esercizi di red zone non ne ha fatta passare neanche una a Sanders (immagine sotto). Potrebbe entrare in squadra come quarto CB del lotto.

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Riguardo la difesa, la quinta chiamata assoluta, Bradley Chubb, è stato ruotato costantemente con Von Miller, Shaqill Barrett, Shane Ray e Brandon Marshall in tutti gli esercizi e situazioni. Niente azioni particolari, ma essendo preseason non ci dobbiamo aspettare sack, contatti o tackle troppo severi (o magari si allenano alla nuova helmet rule, chi lo sa).

Situazione Qb dei Broncos: Keenum! Keenum!! Keenum!!!

Un QB che messo dietro i bestioni della OL sembra un bambino, visto che è più basso di me, ma ottimi lanci, buone letture e nessun intercetto. Probabilmente il miglior QB che Denver ha avuto negli ultimi 3 anni. E’ strano rivedere un QB che lancia la palla esattamente dove vuole. Speramo bene.

Mentre sulla situazione QB backup Lynch ha mostrato due buoni lanci sul medio raggio, ma sul lungo ha sempre dato la palla o sulla spalla sbagliata o troppo lunga. Chad Kelly ha fatto il suo, seppur giocando con le terze linee. Da vedere meglio durante la preseasons, soprattutto da paragonare nel momento in cui incontreranno Siemian e Sloter ormai QB dei Vikings. Sloter ex rookie QB dei Broncos l’anno scorso in preseason, con me in tribuna fra l’altro, aveva giocato la quarta partita di preseason come starter contro i Cardinals, giocando davvero bene, stabilendo il record da rookie in preseason, ma per qualche strano motive è stato tagliato (…ooh stupid VJ…).

Mezzogiorno, il training camp finisce, ci permettono di avvicinarci per chiedere gli autografi, oggi è il giorno dei WR e una calca su Sanders e Thomas non mi permette nemmeno di avvicinarmi abbastanza da poter chiedere l’autografo. Su Courtland Sutton invece nessuno o quasi, riesco facilmente ad avvicinarmi e prendere un autografo 😀

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Ascoltare i podcast di Scusate il College Football aiuta!!!

Da Englewood Colorado è tutto, si torna a Boulder!!

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Saluti da Emanuele Sortino aka Sortospino

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Emanuele Sortino

Doctor in Material Science and Engineering at University of Colorado Boulder. Titolo preso solo col scusa di avere una copertura per la sua smania di football. SKO Buffs e GO Broncos!

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