NFL Preview 2018: Oakland Raiders

Chucky’s back! Dopo 9 stagioni lontano dalla sideline Jon Gruden ha deciso di rimettersi in gioco ed ha scelto di farlo con la squadra che gli aveva offerto la sua prima occasione da head coach esattamente 20 anni fa. “Unfinished business” è lo slogan di questa annata, perché Gruden aveva contribuito a riportare i Silver & Black nelle posizioni di vertice della lega nei primi anni 2000 e la Tuck Rule che ha deciso l’AFC Divisional Playoff della stagione 2001 ha fermato un progetto che sembrava destinato a riportare il Lombardi Trophy ad Oakland.

Prima di parlare nuovamente di Super Bowl, però, ad Oakland dovranno rispondere a tanti quesiti. Come si adatterà Gruden al football moderno? Quanto competitiva è la rosa a sua disposizione? Derek Carr tornerà il QB spumeggiante di due stagioni fa recuperando da un opaco 2017? Amari Cooper riuscirà a giocare una stagione intera tenendosi lontano da infortuni e drop? La difesa riuscirà a fermare i migliori attacchi della NFL?

OFFENSE

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Derek Carr, a suo dire completamente recuperato fisicamente e mentalmente dopo la brutta ultima stagione, ha perso il suo bersaglio preferito (Michael Crabtree) ed ha trovato Jordy Nelson, pronto a dimostrare di avere ancora benzina in corpo dopo la chiusura della sua splendida carriera a Green Bay. Gruden ha però esternato più volte la volontà di rendere Amari Cooper il vero punto di riferimento dell’attacco. Il prodotto di Alabama ha avuto tanti alti e bassi nei suoi primi tre anni in NFL e tra infortuni e drop non ha reso come tutti si sarebbero aspettati. Cooper ha tutte le carte in regola per diventare uno dei più forti WR della lega, ma dovrà trovare continuità, avere la fortuna di evitare infortuni e soprattutto essere utilizzato in maniera proficua dal coaching staff.

Il 2018 sarà un anno importante anche per Marshawn Lynch, che la scorsa stagione ha chiuso in crescendo dopo un inizio di stagione sottotono. Certamente rientrare dopo un intero anno di inattività non è stato semplice, ma l’impressione è che il coaching staff dello scorso anno non abbia saputo sfruttare nella maniera corretta il giocatore, dandogli troppo poche portate nella prima metà della stagione. Gruden vuole sfruttare “la bestia” per spaccare le difese e aprire il gioco aereo ed ha portato in squadra fullback e blocking TE da utilizzare per aprire la strada al numero 24.

Il training camp si avvicina e ci sono tanti punti interrogativi che attendono risposta. Donald Penn sarà in grado di reggere ad alti livelli per almeno un’altra stagione o si dovrà dare spazio al rookie Kolton Miller, la cui scelta al primo round ha fatto storcere il naso a più di un “esperto”? Chi ricoprirà il ruolo di RT titolare che da troppi anni è il punto debole di una linea molto quotata?

DEFENSE

hunt chiefs raiders

La difesa nero-argento è un cantiere; rispetto alla scorsa stagione sono previsti tanti giocatori nuovi in ruoli chiave.
Il nuovo defensive coordinator Paul Guenther, proveniente dai Cincinnati Bengals, sembra avere le idee chiare su quello che vuole costruire, ma come si amalgameranno le tante facce nuove portate ad Oakland durante la Free Agency?

I Raiders si aspettano tanto dal CB Gareon Conley, che praticamente non ha giocato nella sua stagione da rookie, ed hanno inserito nel roster tanti veterani con contratti brevi che competeranno per l’altro ruolo da titolare; il favorito è l’interessante Rashaan Melvin.

Bruce Irvin è stato convertito in DE per sfruttare al meglio le sue doti da pass rusher e, dando per scontato un nuovo accordo contrattuale, lui e Khalil Mack hanno le potenzialità per essere una coppia devastante all’esterno. Per dare una mano ai due pass rusher i Raiders hanno rinforzato l’interno della linea, che dovrà garantire la sua quota di pressione sul QB per limitare quanto più possibile i raddoppi su Mack e Irvin. Gli occhi sono puntati su Maurice Hurst Jr., rookie di grande talento scivolato fino al quinto round perché tante squadre si sono fatte spaventare dalla particolare situazione cardiaca del giocatore. I medici gli hanno dato l’OK, e Hurst è desideroso di dimostrare che chi non ha creduto in lui ha fatto un grosso errore.

I Silver & Black non hanno rinnovato il contratto al MLB NaVorro Bowman ed hanno scelto di affidare le chiavi della difesa all’ex Chiefs Derrick Johnson, al quale affiancheranno Tahir Whitehead, arrivato in free agency da Detroit. Il training camp e la preseason ci aiuteranno a capire meglio come verrà completato il reparto.

SPECIAL TEAM

Parlando dei Raiders non si possono trascurare gli special team, vista la presenza del nostro Giorgio Tavecchio.

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Il reparto è stato rivoluzionato rispetto alla stagione passata, con il taglio dell’esuberante punter Marquette King, la mancata conferma dello storico LS Jon Condo e la decisione di lasciare andare Sebastian Janikowski dopo un anno passato nella Reserve/Injured list.

Il nuovo LS è l’ex Bucs e Bears Andrew DePaola, il nuovo punter è il rookie Johnny Townsend da Florida e Tavecchio dovrà vedersela con un temibile avversario, l’undrafted rookie Eddy Piñeiro, uno dei migliori kicker a livello collegiale.

Il coaching staff ha cantato le lodi del giovane Piñeiro e il rookie, che a differenza di Tavecchio calcia con il destro, ha dalla sua l’affiatamento con l’holder Townsend, suo compagno di squadra all’università. Giorgio ha però un maggiore bagaglio di esperienza ed una determinazione a mantenere stretto il posto faticosamente conquistato dopo anni di tentativi.

COACHING STAFF

Gruden Raiders 2018

Il ritorno di Gruden ha catalizzato l’attenzione degli addetti ai lavori. Sono tanti i dubbi sul carismatico head coach e Chucky non vede l’ora di zittire i suoi detrattori.
Certamente 9 anni lontano dalla sideline sono tanti, ma Gruden non è certo rimasto lontano dal football, anzi. Nella sua attività di opinionista TV ha avuto accesso ai campi d’allenamento ed ai meeting delle 32 squadre NFL, ed ha potuto “prendere in prestito” idee dai migliori coaching staff della lega.

Non sappiamo cosa aspettarci dal Gruden del 2018, ma chi si aspetta la fotocopia del Gruden di 10 anni fa rimarrà probabilmente sorpreso dalle novità che ha inserito nel suo playbook.

Il carisma è intatto e l’energia e la dedizione non sono mai state in discussione. Aspettarsi miracoli non sarebbe corretto, ma certamente i tifosi non vedono l’ora di poter vedere in campo i nero-argento sotto la gestione Gruden.

Gruden ha costruito un coaching staff di ottimo livello, che sembra avere le idee chiare su come vuole far giocare la squadra. Vedremo se il materiale a disposizione sarà di sufficiante talento per mettere in pratica le idee degli allenatori.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

A questo punto della preparazione dare dei voti è un esercizio fine a sé stesso. Tanti dei 90 uomini attualmente nel roster non saranno più ad Oakland quando inizierà la regular season. Molti veterani sono stati presi in free agency perché conoscevano per precedenti esperienze le filosofie di gioco dei vari coach, ma sarà da valutare attentamente quanta benzina hanno ancora in corpo. In attesa di vedere gli sviluppi esprimiamo un moderato ottimismo.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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