NFL Preview 2018: New York Jets
Pochi General Manager vivono la stessa tensione di Mike Maccagnan. Il board dei New York Jets si muove da anni alla ricerca di una crescita stabile, con risultati alternati (spesso al ribasso). Senza tornare alla preistoria, dal 2011 i verdi della Grande Mela non sono competitivi nella NFL.
Nel 2017 però qualche flebile spiraglio di luce si è visto. Nonostante il 5-11 della regular season (come nel 2016), si sono visti primi spiragli di cambiamento, iniziato con il rilascio di alcune colonne degli ultimi anni (il centro Mangold su tutti) e la ricerca di una mentalità di squadra vista soprattutto nelle prime dieci week. Josh McCown, Qb non eccelso ma onesto, ha vissuto la sua migliore stagione della carriera, segno che ci sia stato qualche passo avanti a livello offensivo.
I maggiori problemi, però, si sono mostrati in difesa. Coperture troppo labili, spesso colpiti sul profondo, con conseguente scarico di colpe sui cornerback. Se si analizzano i drive difensivi, si nota però l’assenza totale di pressione da parte della DLine (si salva solo Williams). Orfano di Wilkerson (tagliato), Todd Bowles non è riuscito a trovare il bandolo della matassa e i playoff sono svaniti per l’ottavo anno consecutivo.
Per questo, Maccagnan ha investito sulla free agency prepotentemente, compiendo scelte coraggiose tanto quanto rischiose, soprattutto sul fronte offensivo.
OFFENSE
Se volete perdiamo tempo parlando di Isaiah Crowell e Terrel Pryor, ma ehi, amiamo la NFL e amiamo i Quarterback, le storie migliori si scrivono in quel ruolo. Dopo anni di sofferenze, brevi amori e Mark Sanchez, la situazione QB dei New York Jets è tra le più scintillanti della sua storia.
Come già detto, McCown viene dalla migliore stagione della sua carriera ed è beniamino del pubblico newyorkese in verde che, da tempo, non aveva un leader sotto il centro. Nonostante ciò, i suoi 39 anni non gli permettono di essere individuato come playcaller del futuro. Per questo forse Maccagnan & co hanno tradato pesante prima del draft per salire di posizioni (dalla sesta alla terza) e accaparrarsi Sam Darnold.
Secondo tutti gli esperti, il prodotto di USC era il miglior prospetto di questa classe per il ruolo di Quarterback. E questo tralasciando alcune difficoltà, soprattutto per quanto riguarda i turnover. Per quanto visto in questo scorcio di preseason, Darnold non sta tradendo le attese e dovrà essere il futuro dei Jets.
Non troppo presto però. Il terzo ma non ultimo QB del 2018 è Teddy Bridgewater, ex prima scelta dei Vikings, fuori nelle ultime due stagioni per un devastante infortunio al ginocchio ed ora tornato in sella. Ebbene sembra che anche Teddy abbia in mente di complicare la scelta di Bowles. Con tutta probabilità, però, Bridgewater potrà diventare una preziosa merce di scambio per le squadre in qb need (e ce ne sono parecchie).
Vedremo chi la spunterà alla fine per il posto da titolare. Probabilmente non ci sarà quest’anno la svolta aspettata. Soprattutto nella oline, nonostante l’arrivo del Centro Spencer Long, serve ancora altro talento prima di giocarsela con Brady e compagni. C’è comunque materiale su cui annidare i propri sogni e speranze, per la prima volta dopo tanti anni.
DEFENSE
Ci siamo, finalmente si vede la mano di Todd Bowles. La stessa mano che gli ha permesso, da defensive coordinator dei Cardinals, di diventare head coach. Questa è l’impressione dopo le prime uscite di preseason. E i motivi per cui essere almeno fiduciosi sono tanti, per la prima volta dopo anni.
Bowles è un tattico aggressivo che tenta di forzare passaggi veloci con una pressione estenuante. Per farlo, è solito impostare coperture a uomo, asfissianti sulla linea. Il tentativo, a volte riuscito, altre molto meno, è stata vera croce e delizia del 2017.
La free agency si è mossa in questo senso. Morris Claiborne ha un partner in più, tra i migliori sul mercato. Trumaine Johnson infatti è sbarcato nella grande mela all’inizio della FA e andrà ad aiutare Maye e Adams a formare un reparto safety di tutto rispetto.
Anche sul front c’è stato movimento. Avery Williamson ricoprirà quel ruolo di inside linebacker di fatto scoperto lo scorso anno, garantendo insieme alla DL una grande protezione sulle corse.
Ciò che ancora non è stato risolto è la pass rush. Manca un giocatore con quella caratteristica peculiare, in grado di intervenire nel classico 3º e 8 e mettere i bastoni tra le ruote del pocket passer di turno. Non è una mancanza da poco, anche considerata la filosofia dell’head coach. Ma nulla vieta allo staff di intervenire sul mercato successivamente, magari utilizzando qualche merce di scambio di valore.
Per alcuni tratti, nel 2017 la difesa dei Jets è stata tra le più divertenti ed affiatate della NFL. Poi qualcosa è andato storto, nonostante il gruppo sia rimasto intatto. Il reparto è giovane, alcuni diamanti grezzi (Darron Lee su tutti) potrebbero risplendere quest’anno. In quel caso, non dovreste scandalizzarvi a vedere la GangGreen nelle prime posizioni a statistica.
COACHING STAFF
Non si tratta dell’ultima spiaggia, però ci assomiglia tantissimo. Il progetto Bowles, ormai al terzo anno, ha vissuto di alti (pochi) e bassi (troppi) in pieno stile Jets. Per la prima volta però la dirigenza sembra aver fatto un passo verso quel Franchise Quarterback che mancava da troppo tempo. Gli ultimi ricordi felici, nonostante la finale di conference sotto Sanchez, risalgono alla stagione da Pro Bowl di Brett Favre. Preistoria.
Non si poteva chiedere di più. L’uragano Rex Ryan aveva fatto piazza pulita e la maggior parte dell’impegno iniziale è stato necessariamente sullo svecchiamento della rosa e la riconquista di in pubblico ormai stanco.
Il primo obiettivo è stato raggiunto, mai come ora il roster Jets ha al suo interno playmaker in grado di infiammare il MetLife Stadium in verde. D’altro canto, la pazienza dei tifosi è al limite e solo Darnold sembra avere riacceso le speranze.
È difficile capire quanto in la possano arrivare nel 2018, Brady è ancora in attività e probabilmente farà un sol boccone dei Jets. Però lo spirito iniziale è quello giusto. Dovessero fallire nuovamente, e con il progetto legato a Sam Darnold in procinto di iniziare, questo potrebbe essere l’ultimo anno di Todd Bowles da Head Coach. Vedremo se questa “certezza” verrà presa come stimolo o freno, con una schedule affrontabile in cui i Jets entreranno comunque da underdogs.
L’obiettivo è lottare seriamente per i playoff a Dicembre inoltrato e gettare le ultime fondamenta di un progetto tra i più interessanti del panorama NFL.
I nostri voti
Offense
Defense
Coaching Staff
Il più intrigante inizio di stagione per i tifosi Jets da qualche anno. Buona Free Agency, una difesa interessante. L’esito positivo dipenderà dal rendimento offensivo, ancora sconosciuto forse anche al coaching staff. Le potenzialità individuali ci sono, per anni la gestione della franchigia, sia lato tattico sia lato dirigenziale, ha vissuto periodi bui. Se saranno in grado di lasciarsi il passato alle spalle, i New York Jets saranno tra le squadre più interessanti del 2018.