NFL Preview 2018: Dallas Cowboys

Se si fa un giro presso il centro sportivo dei Cowboys denominato “The Star”, precisamente nell’atrio, si possono ammirare i 5 trofei del Super Bowl che fanno della squadra di Dallas la seconda (insieme ai 49ers e i Patriots) più vincente della NFL. Però è inevitabile notare che la serratura di quella bacheca sia abbastanza impolverata: infatti pur essendo una delle franchigie più importanti e oltretutto quella più ricca, vanta anche un record negativo da condividere con Washington e Detroit ed è quello di non essere riusciti a vincere il titolo NFC nelle ultime 22 stagioni.

Questa statistica però non ha influenzato l’ottimismo della squadra e dei suoi tifosi che confidano nel 2018 per spezzare l’incantesimo che dura dal 1996; il problema è che avevano detto la stessa cosa sul ‘17, sul ‘16, sul ‘15…

“Si tratta solo di inseguire e conquistare il sesto” ha detto il quarterback Prescott, aggiungendo “abbiamo i ragazzi giusti, vi prometto che il 2018 sarà un anno eccezionale”.

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OFFENSE

Prescott Elliott Cowboys

Le partenze di Romo, Bryant e Witten nelle ultime due offseason hanno segnalato un cambio della guardia. Questa è la squadra di Prescott. Dovrà provare a riprendere lo smalto del suo anno da rookie dopo aver vinto un numero inferiore di partite (9 nel 2017, 13 nel 2016), lanciando meno touchdown (22 rispetto ai 23 del 2016), lanciando per meno yard (3’324, in calo dalle 3’667) e producendo un passer rating più basso (86,6 rispetto a 104,9). I coordinatori difensivi hanno fatto un buon lavoro coprendo al meglio il bersaglio preferito di Prescott, Cole Beasley.

Kellen Moore, che si era presentato al training camp del 2017 come backup di Prescott, ora è l’allenatore dei quarterback, in sostituzione di Wade Wilson.

Nonostante Prescott sia il leader della offense dei Cowboys, quest’ultima continua a dipendere sempre e comunque dalla presenza di Ezekiel Elliott. Ha saltato sei partite la scorsa stagione a causa della sospensione (di cui si è parlato forse anche troppo) e ciò è stato probabilmente la causa dell’assenza dei Cowboys ai playoff. Nell’anno da rookie si è piazzato al primo posto della classifica delle rushing yards (1’631); l’anno scorso ne ha guadagnate 983 in 10 partite.

I Cowboys hanno scambiato una scelta al sesto giro del draft ‘18 per arrivare al ricevitore Tavon Austin. Nonostante il suo ruolo da WR, Dallas probabilmente lo sfrutterà maggiormente come web-back, cioè come un running back autorizzato ad attaccare lo spazio oltre la linea di scrimmage, come hanno già fatto con Lance Dunbar. Il vicepresidente esecutivo dei Cowboys, Stephen Jones, ha detto che vorrebbe vedere Austin portare 12 volte a partita lo sferoide prolato.

La scorsa stagione, Dallas ha utilizzato il fullback nel 12% degli snap totali, cosa che ha convinto lo staff a scambiare la scelta al quinto giro del draft ‘18 con i Raiders per la loro scelta al sesto giro e sopratutto Jamize Olawale, che diventerà lo scudo principale di Elliott.

Per la prima volta dal 2009, i Cowboys non hanno Bryant come loro ricevitore numero uno. In realtà hanno ammesso di non avere un ricevitore principale nel loro roster e forse non ne hanno bisogno dato il modo in cui Prescott preferisce far girare la palla. I Cowboys hanno ingaggiato Sanjay Lal come coach dei ricevitori, il quale li ha convinti a mettere sotto contratto Deonte Thompson, che ha collezionato 38 ricezioni nella sua migliore stagione nel 2017 (27 per Buffalo, 11 per Chicago). Dallas ha anche ingaggiato Allen Hurns, che Jacksonville ha tagliato dopo aver saltato 11 partite nelle ultime 2 stagioni a causa degli infortuni, e ha scelto Michael Gallup nel terzo giro del draft.

Il ritiro di Witten ha sorpreso tutta la squadra. I Cowboys non hanno avuto la possibilità di sostituirlo con un free agent e hanno ripiegato sulla scelta al quarto giro prendendo Dalton Schultz. Di conseguenza il coaching staff dovrà esaminare al meglio Rico Gathers, Geoff Swaim, Blake Jarwin e Schultz per capire chi sia il titolare: compito difficile dato che i 4 TE in 29 partite in totale hanno ricevuto 9 volte per 94 e nessun touchdown.

Ai Cowboys mancherà la leadership di Witten ancor di più della sua prestazione sul campo.

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La linea offensiva dei Cowboys in questa stagione dovrà lottare per riconquistare la reputazione di “migliore del campionato”. Hanno perso il loro blasone l’anno scorso dopo che Doug Free si è ritirato, la guardia sinistra Ron Leary ha visto scadere il suo contratto e il tackle sinistro Tyron Smith ha subito infortuni alla schiena, all’anca e all’inguine. Smith, il centro Travis Frederick e la guardia destra Zack Martin hanno guadagnato tutti il posto nel First Team All-Pro del 2016; nessuno è però riuscito a ripetersi l’anno successivo. I Cowboys hanno ingaggiato la guardia Marcus Martin e il tackle Cameron Fleming per allungare il roster e al draft hanno scelto Connor Williams: è stato il tackle sinistro titolare per tre anni alla Universty of Texas, ma probabilmente i Cowboys lo utilizzeranno come guardia sinistra.

DEFENSE

Foles Browns Eagles Cowboys

I Cowboys hanno studiato il draft 2018 per cercare il pass rusher necessario per il salto di qualità, non sapendo però che quel ragazzo era già nel loro roster: Demarcus Lawrence, fautore di 9 sack nelle sue prime 3 stagioni, esplodendo definitamente con 14,5 l’anno scorso diventando il primo “Cowboy” dal 2013 con almeno 10 sacks in una stagione.

È stato ingaggiato Kony Ealy per allungare la rotazione dei defensive end insieme a Taco Charlton, scelto al primo giro dell’anno scorso. Hanno scelto anche Dorance Armstrong e hanno potuto assistere al ritorno di Randy Gregory dopo l’anno di sospensione.

Non corrono tempi buoni neanche per il defensive tackle David Irving, che l’anno scorso è stato in grado mettere a segno 7 sacks in 8 partite, dopo aver saltato le prime quattro per aver violato la politica della NFL sull’abuso di sostanze; purtroppo anche quest’anno i tifosi di Dallas non potranno vederlo in campo prima del derby con i Texans al NRG Stadium.

È stato trovato un sostituto per il linebacker Anthony Hitchens nel primo giro del draft, prendendo Leighton Vander Esch da Boise State. Comincerà come middle linebacker, vedremo quindi Jaylon Smith spingersi verso il lato forte.

Smith ha giocato il 55 percento degli snap difensivi e lo staff vorrebbe mantenere quel numero intorno al 50 percento.

Sean Lee rimane il pilastro della difesa…quando è sul campo: in 8 stagioni ha dovuto saltare, causa infortuni, 42 partite.

In due offseason, i Cowboys hanno completamente ricostruito il reparto secondario: Brandon Carr, Morris Claiborne, Barry Church, JJ Wilcox e Orlando Scandrick sono partiti, Byron Jones è stato spostato da safety a cornerback: Jones è partito come free safety titolare in tutte le 16 partite della scorsa stagione, ma ha avuto problemi nell’affrontare le corse ed ha solo due intercetti all’attivo in tutta la sua carriera. A supportarlo ci saranno Chidobe Awuzie, Jourdan Lewis ed Anthony Brown, Xavier Woods partirà come free safety e Jeff Heath sarà come sempre la strong safety titolare.

COACHING STAFF

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Jason Garrett ha mantenuto il suo posto nella sideline ma la maggior parte degli assistenti è stata cambiata: come già detto Kellen Moore ha preso il posto di Wade Wilson come allenatore dei QB e Sanjay Lal arriva dai Jets per allenare i WR, Doug Nussmeier sarà al servizio dei TE e Paul Alexander alla linea offensiva; in difesa Ben Bloom si occuperà dei linebackers e i defensive backs saranno in mano a Kris Richard che ha contribuito a Seattle nella costruzione della Legion of Boom.

Garrett potrà comunque contare ancora sui coordinatori Scott Linehan e Rod Marinelli. Ma dopo una deludente stagione senza playoff, la panchina sui cui siede Garrett è tornata molto calda: in sette stagioni da HC ha solo due presenze nei playoff e una vittoria in postseason.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

I Cowboys per la seconda offseason consecutiva si trovano a dover fare a meno di un uomo chiave per la squadra: se l’anno scorso si è trattato di Tony Romo (che riesce a farsi apprezzare anche con il microfono), durante questa estate hanno preso una strada diversa da Dez Bryant e hanno assistito al ritiro di Witten: la speranza è che queste mancanze aiutino a rafforzare la chimica e i legami tra i giocatori nuovi e quelli rimasti per poter puntare all’obbiettivo minimo dei playoff; anche se i bookmakers a Las Vegas hanno individuato 6 squadre della NFC con migliori possibilità di raggiungere il Super Bowl rispetto al team di Jerry Jones.

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Massimiliano Poli

Nato a Montecchio (RE) il 5 gennaio 1993, studente di Giurisprudenza presso la facoltà di Modena, appassionato di football americano, NFL, NCAA, ex giocatore e cittadino sotto ogni cielo.

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