NFL Preview 2018: Cleveland Browns

Comunque vada sarà un successo. Difficile fare peggio di così. Non può piovere per sempre.

Luoghi comuni nel 99% dei casi, grandi verità se il soggetto sono i Cleveland Browns, incapaci di andare oltre la singola vittoria degli ultimi 32 tentativi e che non hanno una stagione vincente dalla stagione 2007 in cui, nonostante le 10 W, mancarono l’accesso ai playoff. Lo scudetto del mercato estivo però, con arrivi importanti che hanno cambiato molte degli orizzonti (ipotetici) per la prossima stagione, ha dato nuova linfa e regalato nuova speranza ai tifosi dell’Ohio.

Sarà l’anno decisivo per Hue Jackson che dovrà dare ragione con i risultati a chi, all’interno del management dei Browns, ha voluto continuare a puntare su di lui nonostante l’incapacità palesata dall’ ex Cincy nello sviluppare un gruppo giovane e che sembrava potesse valere più della singola vittoria ottenuta nelle ultime due stagioni.

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OFFENSE

mayfield Oklahoma

Le grandi novità riguardano principalmente l’attacco di Cleveland che aveva bisogno di un cambiamento radicale dopo i fallimenti delle ultime stagioni. Con la pick numero uno al draft si è andati all-in con Baker Mayfield, vincitore dell’ultimo Heisman Thropy e giocatore che molti vedono come il prossimo Brett Favre, mentre dalla FA è arrivato Tyrod Taylor, solido starter che darà tempo a Bakerone di crescere garantendo però qualità immediata nella posizione più importante e decisiva del football moderno. Hyde, acquisto estivo in cerca di conferme, Duke Johnson, titolare di un rinnovo sostanzioso, e Chubb, rookie da Georgia, rappresentano un trio vario e ben assortito ed avranno il compito di rendere credibile il gioco di corsa dei Browns.

Hyde, nei pochi momenti in cui è stato sano, ha mostrato di poter essere un RB solido a livello NFL anche se i dubbi sulla possibilità di averlo a disposizione lungo tutta una stagione restano, e sono alla base della mancata conferma da parte dei 49ers. Johnson deve crescere ancora molto ma il rinnovo di contratto è la dimostrazione che a Cleveland credono in lui e la sua abilità nell’ uscire a ricevere lo renderà “interessante” nel nuovo attacco di Todd Haley, fautore nelle ultime 5 stagioni di quella macchina da punti chiamata Pittsburgh Steelers. Chubb, dopo l’apprendistato necessario, ha tutte le qualità per diventare uno starter affidabile anche tra i professionisti dopo aver dominato a livello collegiale ed essere arrivato ad un passo dal titolo nazionale nell’ultima stagione con i Bulldogs.

Il reparto ricevitori, anche grazie alla presenza dei due migliori QB che a Cleveland si ricordino da molto tempo, sembra essere il pezzo forte della nuova offense a patto che… Josh Gordon sia disponibile fin dalla week 1. Per recuperare un concetto espresso da persone più competenti del sottoscritto: con Gordon, Landry (e Coleman*) stiamo parlando, potenzialmente, di uno dei migliori WR corps della NFL, senza Gordon siamo a “Landry and a bunch of guys”**

Cinque valide ragioni per credere in Josh Gordon

La presenza di Gordon, all’interno di questo attacco, farà/potrebbe fare tutta la differenza del mondo trasformando quello che comunque sembrerebbe essere un buon reparto in una macchina da punti inarrestabile. In caso di assenza prolungata Landry sarebbe l’unico vero ricevitore “di livello” e per le difese diventerebbe più semplice contenere il passing-game dei Browns che, a prescindere da Gordon, spera nel definitivo salto di qualità di Coleman* e dei progressi di David Njoku, TE al secondo anno che in questa off-season sta facendo intravedere progressi incoraggianti dopo aver chiuso la scorsa stagione da rookier come pichichi del team con 4 TD (☹).

Notizie incoraggianti arrivano anche dalla OL che sta dando buone risposte e nonostante sarà costretta ad affrontare il primo campionato dopo 10 anni senza Joe Thomas sembra aver trovato nello shift di Joel Bitonio a LT una soluzione soddisfacente. Questa scelta è stata resa possibile dalle buone prestazioni della 33a scelta dell’ultimo draft Austin Corbett che nonostante abbia giocato a Nevada esclusivamente da LT sarà utilizzato da LG, ruolo in cui sta dimostrando di poter essere altrettanto efficace.

*il giorno successivo alla chiusura della preview Coleman è stato ceduto ai Bills in cambio di una pick futura. Che sia il preludio al rientro di Gordon o all’arrivo di Bryant quello di cui possiamo essere già certi oggi è che Coleman si aggiunge all’ infinita lista di prime scelte dei Browns che non sono sopravvissute al rookie contract.

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**Bunch of guys: Janis, arrivato dai Packers in estate, Rahad Higgins, una serie di rookie più o meno interessanti come Calloway, Ratley o Barry, e poco altro (Ricardo Luis fuori per a stagione ancor prima di iniziare).

DEFENSE

Garrett Browns

Ho potuto apprezzare dal vivo la difesa dei Browns nell’ultima stagione e già allora, nonostante i risultati del team, mi aveva fatto una ottima impressione risultando il reparto più affidabile della franchigia dell’Ohio. Con la quarta scelta assoluta i Browns hanno puntato, un po’ a sorpresa, su Denzel Ward sconfessando tutti gli pseudo esperti (compreso il sottoscritto) che erano sicuri che Cleveland avrebbe scelto Bradley Chubb per formare, insieme a Myles Garrett, una coppia di DE inferiore forse solo a quella dei Texans ed in grado di portare una pressione esagerata anche per gli standard NFL.
Così però non è stato, con il management che ha preferito selezionare un potenziale shoutdown cornerback, sempre più indispensabile in una lega pass addicted come l’NFL contemporanea. Tornando alla DL i Browns, nonostante non sia arrivato Chubb, hanno una buona unit che ha la sua stella in Garrett e discreto talento sia nei due DT, Coley ed Ojungobi che in Emmanuel Ogbah, molto positivo nelle 10 partite disputate la scorsa stagione. Schobert, Kirksey e il recuperato Collins saranno i tre LB titolari e completeranno un front-7 che ha le caratteristiche per essere efficiente sia contro corse e passaggi.

La secondaria si è rinforzata con il già citato Ward e con la firma in FA di Demarius Randall che andrà a ricoprire il delicato ruolo di FS. Ci si aspettano miglioramenti consistenti dall’ ex prima scelta Julius Peppers, arrivato come all-around player e che ha avuto invece più difficoltà del previsto ad imporsi a livello professionistico, mentre EJ Gaines dovrebbe essere l’altro CB titolare, con Travis Carrie nel ruolo di nickel CB, Boddy-Chaloun a dare profondità e la speranza che Simeon Thomas, grande talento ma con una sola vera stagione giocata a livello collegiale, possa trasformarsi in un buon giocatore di rotazione.

COACHING STAFF

Hue Jackson Browns

L’arrivo di Hue Jackson due anni fa aveva regalato speranza ai tifosi di Cleveland che vedevano nell’ex OC dei Bengals l’uomo giusto per tentare di rilanciare definitivamente un team che evita i playoff da troppo tempo (2002, L vs Pitt nel wild card). I risultati sono stati molto inferiori alle aspettative con Jackson che non solo non è stato in grado di portare una mentalità vincente ma è sembrato confuso rispetto alla direzione da prendere (e far prendere) ad una organizzazione il cui problema non era perdere delle partite ma trovare gli uomini giusti per dare un cambio di direzione deciso. Sopravvissuto alla off-season adesso si trova per le mani una squadra molto diversa e che ha tutte le carte per chiudere con un record vicino al 50% e, con un po’ di fortuna, tornare ai playoff dopo 16 anni.

L’attacco, come detto, sarà gestito da Todd Haley che dopo aver esaltato le abilità dei vari Bell, Brown e Schuster, e trasformato l’attacco degli Steelers nella Ferrari dello sferoide prolato, dovrà provare a ripetersi con un gruppo di giocatori di buon talento e che con gli innesti estivi sembra essere, potenzialmente, in grado di segnare 40 punti a qualsiasi difesa (parole di Jarvis Landry). Molto, come detto, dipenderà dalla presenza/assenza di Gordon, che ha tutte le qualità per tornare ad essere il miglior WR della lega, e dall’impatto di Landry. Un giocatore da seguire con particolare attenzione, e che potrebbe beneficiare in modo sostanziale dell’arrivo di Haley, è Duke Johnson che grazie alla sua duttilità è il RB con le caratteristiche più simili a quelle di Levon Bell (sottolineo caratteristiche, i due giocatori sono su universi diversi).

Gregg Williams, DC dei Brown dal 2017, dopo l’ottimo lavoro della scorsa stagione, in cui è riuscito a dare una identità al reparto, dovrà continuare sulla strada tracciata cercando di far crescere i tanti giovani che compongono la difesa di Cleveland. Un Myles Garrett sano fin da inizio stagione ed il recupero di Collins dovrebbero facilitargli il compito permettendogli di mettere in campo una difesa super aggressiva e con l’obbiettivo di forzare tanti turnover e ragalare extra-possessi alla propria offense. Sarà interessante vedere l’impatto di Ward e la crescita di Peppers che potrebbero far fare il definitivo salto di qualità a questo gruppo.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Per la prima volta dopo tanto tempo oltre alla speranza, per i tifosi dei Browns, c’è anche la realtà di una Free agency condotta da protagonisti e un draft fatto d’azzardi che potrebbe garantire un futuro di livello alla franchigia dell’Ohio. E’ l’anno della verità per Hue Jackson e l’arrivo di Todd Haley potrebbe essere un aiuto importante per il futuro dell’HC. Con Gordon sono da playoff, senza potrebbe essere più complicato ma questi Browns hanno il potenziale per vincere 9 partite e tornare protagonisti.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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