NFL Preview 2018: Carolina Panthers

Dopo il meraviglioso 15-1 che ha portato al Super Bowl 50, malamente perso contro i Broncos, è stato difficile digerire una mesta cavalcata fatta di appena sei vittorie in tutto nella stagione successiva. Pronto riscatto, in una NFC South indiavolata, nella scorsa annata, in cui Carolina ha raggiunto e superato nuovamente lo scoglio dei dieci successi, undici in tutto. Il secondo posto nella Division, alle spalle dei Saints, ha regalato il Wild Card Game, perso in volata, dopo una grande rimonta, proprio contro la “maledetta” New Orleans.

OFFENSE

newton panthers falcons

Per Cam Newton è stata la stagione della parziale redenzione, dopo l’annata di blackout seguita al titolo di Most Valuable Player del 2015. Le 3.302 yard con 22 touchdown pass, pur con una usuale percentuale al di sotto della media NFL (59.1%), sono state però accompagnate da ben 16 intercetti. Colpa anche di un parco ricevitori non all’altezza del resto del roster. L’obiettivo numero uno in offseason, quindi, era rinforzare il più possibile l’arsenale a disposizione del quarterback.

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Dopo aver accolto in free agency Jarius Wright dai Vikings e Torrey Smith dagli Eagles campioni in carica, Carolina non si è fermata. Con la scelta numero 18 ecco D.J. Moore, il miglior wide receiver del Draft nella lista di gran parte tra gli analisti NFL. Con la benedizione di Steve Smith, il prodotto di Maryland ha l’obiettivo di esserne a tutti gli effetti l’erede designato. Reparto completato, con qualità, da Devin Funchess, 840 yard e 8 touchdown nella scorsa stagione. Hanno fatto scalpore le 1.086 yard from scrimmage del rookie Christian McCaffrey, con 7 touchdown in tutto, soprattutto perchè 651 yard e 5 viaggi in end zone sono arrivati su ricezione.

Importante, dunque, completare il backfield con un corridore di sostanza, dopo la partenza verso i Giants di Jonathan Stewart. Il sostituto risponde al nome di C.J. Anderson dai Broncos, arrivato dopo una stagione al di sotto delle aspettative, ma comunque oltre quota 1.000 yard. Greg Olsen resta tra i migliori tight-end della Lega, ma i continui problemi fisici hanno portato alla scelta di Ian Thomas con la numero 101 al Draft. Scelta saggia e da tenere d’occhio. Offensive line pressochè invariata, non fosse per la sanguinosa perdita di Andrew Norwell, da non sottovalutare.

DEFENSE

Luke Kuechly (Carolina Panthers)

Il front seven resta tra i più incredibili della Lega. Basti il solo Luke Kuechly, che ha collezionato 125 tackle, 10 tackle for loss, 5 pass deflected e 3 intercetti nella scorsa stagione. Non bastasse uno tra i migliori linebacker in NFL, leader indiscusso di una difesa da tempo ad altissimi livelli, ci sono la qualità di Thomas Davis e il talento di Shaq Thompson al suo fianco. La linea di fronte a loro è di qualità assoluta: 22 sack equamente divisi tra Mario Addison e Julius Peppers, altri 7.5 con 5 tackle for loss per Kawann Short e il nuovo arrivato dai Falcons, Dontari Poe, pronto a prendere degnamente il posto di Star Lotulelei, volato ai Bills. Un devastante front seven, accompagnato però da una secondaria che cade a pezzi.

Partito ormai da un paio di stagioni Josh Norman, ambientatosi tra alti e bassi ai Redskins, è arrivato in estate il saluto a Kurt Coleman, che con lui aveva composto una coppia da ben 11 intercetti nel magico 2015. Daryl Worley è stato girato agli Eagles in cambio di Smith, salvo poi essere arrestato, rilasciato e terminare un’offseason incredibile ai Raiders. Restano soltanto il cornerback James Bradberry e la safety Mike Adams, 20 pass deflected e 4 intercetti in tutto nella scorsa stagione, tra i titolari in secondaria. Al loro fianco da una parte Kevon Seymour e dall’altra Colin Jones, non propriamente due garanzie. Dai Titans è arrivato Searcy Da’Norris, ma è soprattutto il Draft a regalare speranze: Donte Jackson, numero 55, è un prospetto di qualità e di carattere, mentre Rashaan Gaulden, numero 85, è un duttile defensive back da utilizzare al posto di Worley.

COACHING STAFF

Ron Rivera Carolina Panthers

Ron Rivera non si discute. In sette stagioni con i Panthers ha guidato la squadra a una resurrezione sotto ogni punto di vista, conquistando due titoli di Head Coach of the Year e un Super Bowl, pur perso. Resta con merito sulla panchina di Carolina per tentare nuovamente la scalata verso la gloria. Dopo una stagione di stop, in seguito alle tre da offensive coordinator dei Vikings, Norv Turner torna a rivestire il ruolo ai Panthers. Esperienza incredibile, con 15 stagioni da Head Coach, 11 da offensive coordinator e due Super Bowl in bacheca. Turner non ha entusiasmato nella propria ultima esperienza a Minnesota, però, lasciando all’improvviso la franchigia senza offensive coordinator. A defensive coordinator è stato promosso Eric Washington, dopo sette stagioni da allenatore della linea difensiva. Prima esperienza di altissimo livello, dunque, e tutto da dimostrare per lui.

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Newton guida un attacco rivitalizzato dai tanti innesti, con Moore osservato speciale. La difesa promette scintille fino al front seven, ma rischia di compromettere tutto con una secondaria non all'altezza. L'intelligenza di Rivera sarà, ancora una volta, fondamentale per le vittorie di questi Panthers.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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