La cerimonia della Hall of Fame

Alle sette di ieri sera, ora locale, la Hall of Fame della NFL di Canton ha visto ufficialmente entrare otto nuove persone tra i propri componenti.

Kramer

Kramer
Immagine 8 di 8

Per la cerimonia ogni eletto deve scegliere qualcuno che lo presenti al pubblico, ecco l’elenco:

Bobby Beathard > Joe Gibbs, suo coach ai Redskins
Robert Brazile > Robert Brazil Sr., suo padre
Brian Dawkins > Troy Vincent, suo compagno agli Eagles
Jerry Kramer > Alicia Kramer, sua figlia
Ray Lewis > Diaymon Lewis, sua figlia
Randy Moss > Thaddeus Moss, suo figlio
Brian Urlacher > Bob Babich, suo coach ai Bears

Pubblicità

Come potete vedere i presenti alla cerimonia sono stati solo sette perché Terrell Owens ha deciso di non partecipare alla cerimonia a Canton, ma a quella organizzata dalla University of Tennessee-Chattanooga, dove ha giocato al college.

Ogni indotto presente alla cerimonia ha anche potuto fare un discorso, ecco l’ordine di apparizione sul palco:

Il primo a salire sul palco è stato Robert Brazile che nel suo discorso ha ringraziato tutti i compagni che gli hanno permesso di essere il giocatore che è stato e che quando hanno bussato alla sua porta per comunicargli l’ingresso nella Hall of Fame tutti i suoi sogni sono diventati realtà.

brazile hof

Il discorso di Bobby Beathard è stato registrato in precedenza viste le condizioni di salute dell’ex GM di Chiefs, Falcons, Dolphins, Redskins e Chargers. Bobby ha ringraziato soprattutto Jack Kent Cooke all’epoca owner dei Redskins per averlo assunto e avergli dato la possibilità di lavorare con Joe Gibbs e vincere tre Super Bowl.

beathard hof

Pubblicità

Jerry Kramer nel suo discorso ha citato una frase che Vince Lombardi gli disse ad inizio carriera: “dovrai lavorare duro come non hai mai fatto in precedenza. Ci dovranno essere solo tre cose nella tua vita: il tuo Dio, la tua famiglia e i Green Bay Packers.”

kramer hof

Brian Urlacher, storico middle linebacker dei Bears, ha voluto ringraziare soprattutto sua madre e poi i suoi compagni di squadra e che gli piacerebbe essere ricordato come una persona che avrebbe fatto di tutto per i propri compagni. Ha ammesso di essere stato una persona iper competitiva, che voleva sempre vincere, che fosse allenamento o partita, non c’era sfida in cui ha voluto primeggiare.

urlacher hof

Brian Dawkins dopo aver ringraziato famiglia, amici e compagni di squadra ha raccontato di come ha combattuto la depressione che lo aveva colpito nel suo anno da rookie tanto profonda che aveva addirittura pensato a suicidarsi. Brian, nel suo discorso, ha detto che è stato aiutato dalla fede e da tutti quelli che lo odiavano perchè sono stati loro a dargli la forza per diventare il giocatore che è stato.

dawkins hof

Randy Moss ha ringraziato tutte le squadre che hanno creduto in lui a cominciare dai Vikings per passare a Raiders, Titans, 49ers e Patriots. Un pensiero particolare per Bill Belichick per essere stato anche un amico e per averlo sempre spronato per essere il migliore nel suo ruolo. Randy ha ricordato come il football sia uno sport di squadra e che i premi individuali servono poco se non hai intorno una organizzazione che lavori bene sia fuori che sul campo da gioco.

Moss ha utilizzato uno stratagemma per portare sul palco il tema della discriminazione razziale negli Stati Uniti vestendo una cravatta con ricamati i nomi di dodici persone di colore uccise per sbaglio dalla polizia.

moss hof

Il discorso di Ray Lewis è stato più uno one man show di una trentina di minuti incluso un balletto con Jonathan Ogden suo compagno di squadra ai Baltimore Ravens. Lewis si è detto pronto a lavorare per costruire qualcosa di più grande del football e dello sport: l’unione tra persone diverse. Per fare questo servono amore, speranza e fede. Nel suo discorso Ray Lewis ha ricordato una frase di sua mamma: “vinci la tua gara, non mollare, non abbandonare, lotta, alzati e vai avanti e io sarò sempre con te”.

Pubblicità

lewis hof

Terrell Owens ha fatto il suo discorso alla University of Tennessee-Chattanooga spiegando che la sua assenza a Canton è in polemica con i giornalisti che votano chi dovrà entrare nella Hall of Fame perchè non colgono il vero spirito che dovrebbe esserci nelle scelte. Owens ha ringraziato sua madre e sua nonna perchè sono state le persone che più lo hanno rincuorato dopo le votazioni contrarie degli anni passati. 

Potete vedere tutti i discorsi sulla pagina Facebook della NFL.

[clear]

[NFL] Un giorno alla Hall of Fame

[ad id=”29269″]
Merchandising Merchandising

Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.