2019 AAF, 2020 XFL, le alternative alla NFL

Il 2019 ed il 2020 saranno due anni da non perdere per il football. Da una parte celebreremo la centesima stagione NFL (2019) ed il centenario della fondazione della lega stessa (2020), e sappiamo che la National Football League ha in mente grandi cose per entrambe le ricorrenze.

Oltre a questi due eventi straordinari, però, sarà necessario segnarsi altre due date sul calendario. La prima è quella del 9 febbraio 2019, data in cui è prevista la partita di esordio della Alliance of American Football, l’ennesimo tentativo di lega primaverile sulla falsariga della più famosa USFL e di tutti i (falliti) tentativi successivi.

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Le intenzioni, almeno sulla carta, sono come al solito buonissime. Il passo più importante, il contratto televisivo, è stato fatto, siglando un accordo con la CBS per i diritti esclusivi di trasmissione delle partite attraverso il CBS Sports Network. A parte l’esordio e la finale, che verranno trasmesse sui circuiti televisivi in orario primetime, almeno una partita a settimana andrà sulla piattaforma streaming del broadcaster televisivo in maniera gratuita, garantendo così una copertura settimanale della lega ed aggiungendoci anche un fantasy football dedicato.
Dietro questo accordo c’è nientepopodimeno che Charlie Ebersol, figlio di Dick Ebersol, un’autorità televisiva come dirigente della NBC nella produzione di molte Olimpiadi e stagioni NFL .
Il board della nuova lega può contare su nomi importanti e conosciuti nel mondo del football professionistico, a cominciare dall’ex general manager della NFL Bill Polian fino ad arrivare agli ex giocatori Troy Polamalu, Justin Tuck e Jared Allen.

Molto interessanti sono le novità che la AAF intende portare sui campi di gioco, puntando molto sulla sicurezza dei giocatori. Proprio in quest’ottica, la prima particolarità della lega è l’abolizione dei kickoff (si ripartirà dalle 25) e degli onside kick, questi ultimi sostituiti con un unico tentativo con dieci yard da guadagnare a partire dalle proprie 35 yard. Se il tentativo va a buon fine, si manterrà il possesso dal punto di fine azione, altrimenti si cederà la palla all’avversario sempre sullo stesso punto. Come dite? Vi pare di averla già sentita da qualche parte? Ebbene sì, era la proposta del defensive coordinator di Ohio State Greg Schiano quando, già nel 2011, si parlava di eliminare i kickoff nella NCAA. Sarà interessante vedere quali saranno i suoi effetti nelle partite della AAF.
Altre modifiche rispetto alla NFL saranno la riduzione del play clock, per accelerare i tempi di gioco, delle regole ancora più severe rispetto a quelle di NFL e NCAA per i contatti portati con o sulla testa, l’eliminazione dei calci di trasformazione da un punto, con l’obbligo di trasformare da due, ed una drastica riduzione delle interruzioni pubblicitarie.

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La AAF oltre a prendersi cura degli spettatori, per i quali sono previste le trasmissioni gratuite delle partite e dei prezzi speciali comprensivi di pacchetti famiglia per incentivare la presenza allo stadio, promette di prendersi cura anche dei giocatori. Per loro, oltre a prevedere contratti con bonus legati alle vittorie, al raggiungimenti di determinati obiettivi statistici ed al coinvolgimento con i fan, verranno messi a disposizione dei servizi di ricollocamento “after football” tra cui delle borse di studio scolastiche per corsi post universitari per tanti anni quante sono le stagioni giocate in AAF ed un percorso formativo e di pianificazione della propria carriera una volta appeso il casco al chiodo.

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L’obiettivo della AAF è quello solito: essere appetibile ai giocatori non draftati o tagliati dalle squadre NFL per fornire loro una seconda occasione di farsi notare ed arrivare nuovamente nella lega “dei grandi”.
Il formato della lega prevede otto squadre, di cui quattro ai playoff dopo una regular season di 10 giornate, con semifinali e finale. Al momento sono note sei delle otto città che si sono candidate ad ospitare una franchigia: Atlanta, Memphis, Orlando, Phoenix, Salt Lake City e San Diego, con quest’ultima che ha già anche iniziato la prevendita del season ticket. Mancano ancora due città, per il piano originario, ma da qui a Febbraio 2019 il tempo (anche se non molto) c’è.

Veniamo all’evento del 2020. C’entra sempre, in qualche modo, Charlie Ebersol, che ha realizzato l’episodio della serie “30 for 30” della ESPN dedicato alla XFL di Tom McMahon, lega della quale lo stesso Ebersol fu collaboratore ad alto livello.
McMahon ha annunciato, infatti, che la XFL riprenderà la propria attività, dopo la sfortunata stagione 2001, proprio in occasione del centenario della NFL nel 2020. E’ notizia di questi giorni la nomina a Commissioner e CEO della XFL di Oliver Luck, padre del quarterback degli Indianapolis Colts Andrew Luck ed ex Commissioner della World League of American Football, ma al di là di questo, oltre al finanziamento personale di McMahon, che investirà nella lega 100 milioni di dollari, ed alla separazione totale dalla WWE, vista la precedente esperienza negativa, non si hanno molte altre notizie sulla nuova XFL.

XFL

McMahon ha dichiarato di non temere la concorrenza della NFL e di avere, anzi, l’intenzione di giocare anche in mercati dove è già presente una franchigia della lega maggiore. Un ulteriore indizio per la scoperta delle città candidate ad ospitare la XFL viene dalla dichiarata volontà di non giocare su terreni sintetici, ma fin’ora nessun nome è stato fatto in merito a possibili località in cui insediare le nuove franchigie.

Sia la AAF che la XFL sembrano avere la struttura di una vera e propria lega, diversamente da quanto accaduto con la Spring Football League, che alla fine si è rivelata un gigantesco training camp. Seguiremo, come sempre, l’evolversi della situazione con molta attenzione. Anche perché il football in primavera, oltre a portarci indietro di 35 anni ai tempi della USFL, aiuterebbe a passare gli interminabili mesi che intercorrono tra il Super Bowl e la prima settimana di settembre.

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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9 Commenti

  1. AAF partirà il 9 Febbraio 2019, la settima dopo il Super Bowl.
    XFL dovrebbe partire un giorno imprecisato di Gennaio 2020, durante i playoff NFL.

  2. Staremo a vedere……amavo la USFL…..e tifavo per i Panther di Michigan…ottimo football estivo..finché è durato…!!! Avranno la loro chans e non dovranno sprecarla.

  3. Sono uno dei nostalgici della USFL, e un sostenitore del football in primavera in modo da non avere più7 mesi di attesa. Spero che l’Alliance riesca a partire e a resistere. L’idea pare buona: se non ci si mette in concorrenza con l’NFL può funzionare. Incrociamo le dita. Sono un po’ meno convinto della XFL, ma spero di sbagliarmi

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