E’ tornata la Spring Football League

Sabato 7 aprile al Kelly Reeves Stadium di Austin, Texas, si è disputato il primo dei due doubleheader della Spring Football League 2018, la “sedicente” lega di sviluppo il cui obiettivo è preparare giocatori per le leghe professionistiche (NFL e CFL) andando a pescare tra i giocatori non draftati o i free agents che non hanno ancora trovato una sistemazione presso qualche franchigia.
Chiamarla “Lega” è un po’ eccessivo, perché a tutti gli effetti si tratta di una sorta di training camp della durata di tre settimane con una sorta di mini torneo finale che si disputa nell’arco di due weekend, durante il quale i prospetti possono mostrare le proprie qualità e convincere eventuali scout ad ingaggiarli.

La scorsa stagione, quando tutti ancora pensavano che fosse una lega a tutti gli effetti con una stagione vera e propria, tra un disguido ed un altro, con addirittura una partita giocata sotto un mezzo tornado con acqua e grandine, fu chiaro a tutti la reale consistenza di questo “super training camp”. Addirittura non c’erano abbastanza quarterback per le quattro squadre formate, per cui dietro al centro si alternarono i tre giocatori disponibili per tutte e quattro i team.

Quest’anno, con lo spostamento ad Austin del quartier generale (un enorme passo avanti rispetto al lussuosissimo Greenbrier resort piazzato nel bel mezzo del nulla nel West Virginia, le cose dovrebbero andare un po’ meglio.

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Innanzitutto, ad attirare l’interesse dei media nazionali ci ha pensato la presenza di Johnny Manziel, l’ex Heisman Trophy e quarterback dei Cleveland Browns che ha deciso di provare a recuperare la sua carriera di giocatore di football professionistico. Inoltre le selezioni sono state fatte con più criterio per poter formare quattro squadre dall’apparenza almeno decente come composizione e numero di giocatori a roster in maniera da dare una parvenza di competitività un po’ più seria rispetto a quanto si è visto nella scorsa stagione.
Il debutto di Manziel non è stato dei più fortunati. La sua squadra (South Team) ha perso 11-7 dalla squadra del Nord, guidata dall’ex quarterback di West Virginia Jerod Evans.

Manziel Spring League

Ad assistere alla partita c’era un gran numero di scout NFL, segno anche questo del crescente interesse degli addetti ai lavori nei confronti di questo progetto (per dire: lo scorso anno gli scout NFL si facevano mandare i filmati, e solo pochissimi assistettero alle partite dal vivo).
Manziel ha terminato la partita con un misero 9/15 per 83 yard e ben tre sack subiti, l’ultimo dei quali, ad una manciata di secondi dalla fine, ha preservato la vittoria per il North Team. Nella partita che ha preceduto quella di Manziel, il West Team ha battuto l’East Team 30-13.
L’ultimo atto della Spring League è previsto per giovedì 12, quando si affronteranno South Team – East Team e North Team – West Team.

E’ indubbio che con la presenza di Manziel il CEO della lega Brian Woods spera di avere, oltre all’attenzione mediatica che ha già ottenuto, anche un po’ più di successo nel perseguimento degli obiettivi dell’organizzazione.
Lo scorso anno, infatti, furono solamente undici i giocatori che firmarono un contratto con una franchigia NFL o CFL. Nessuno di quelli firmati dalla NFL superò OTA o training camp. I più fortunati (Zeek Bigger, LB, Carolina Panthers, Manasseh Garner, TE Washington Redskins, David Grinnage, TE, Jacksonville Jaguars, Tani Tupou FB/DE, Atlanta Falcons, Griff Whalen, WR, Baltimore rabens) passarono la stagione nella practice squad. Andò un po’ meglio con i giocatori messi sotto contratto dalla CFL, con il WR Jalen Sanders a guidare tutti dall’alto delle sue 1000 e più yard di ricezione ottenute con gli Hamilton Tiger Cats ed il quarterback McLeod Bethel-Thompson, vincitore della Grey Cup come backup quarterback dei Toronto Argonauts.

La Spring League ha un contratto di partnership con Bleacher Report, il cui canale video trasmette in diretta le partite, che però in Italia non possiamo vedere a causa delle restrizioni regionali imposte alllo streaming (VPN? Qualcuno ha detto VPN?). Qualche azione e le clip degli highlights delle partite si possono comunque vedere sulla pagina Facebook della lega

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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