La Strada verso il Draft: Da’ron Payne

Età: 20 – Ruolo: Defensive Tackle– College: Alabama
Classe: Junior – Altezza: 6’2’’ (1.88 m) – Peso: 311 lbs (141 kg)

Quando Mario Cristobal, assistant coach di Alabama, vide per la prima volta Da’ron Payne, DT alla Shades Valley High School allenata da Bill Smith, ex giocatore dei Crimson Tide, fece qualcosa che andava contro il “protocollo Saban”, offrendo una borsa di studio a quello che era, in quel momento, poco più che una promessa, per di più di 15 anni, di una High School dell’Alabama.

Saban, dopo lo sconcerto iniziale, sarà “costretto” a ringraziare qualche anno più tardi ma Cristobal capì immediatamente la ragione che aveva spinto Smith a segnalare il così giovane sophompre: quel ragazzone in grado di sollevare 400 pound e di correre le 40 yard in 4.9, poteva essere “la risposta” all’evoluzione del ruolo per cui “big men couldn’t just be big anymore”.

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Payne ha avuto una carriera stellare a Tuscalusa, giocando già tre partite da true freshman nel 2015 e impossessandosi del ruolo di starter nel 2016, fino a diventare un vero e proprio playmaker difensivo nell’anno da junior dove oltre a disintegrare le offense avversarie si è reso protagonista di un playoff indimenticabile. Dopo aver intercettato Bryant e chiuso la semifinale vs Clemson con la catch per il TD dell’allungo definitivo Payne ha dominato anche la finale nazionale consentendo ai Tide di restare in partita e costruire la folle rimonta culminata poi nel TD pass di Tagovailoa che è valso il titolo nazionale.

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1,88 per oltre 140 kg di puro atletismo Payne entra nel draft 2018 come uno dei migliori DT della classe, probabilmente solo dietro a Vea di Washington. Nei suoi tre anni a Bama, in cui è passato dalle 350 libbre dell’anno da freshman alle 311 attuali, ha dimostrato di poter dominare la linea di scrimmage ed essere un giocatore devastante contro il running game avversario. Quello che impressiona di lui sono la forza unita ad un atletismo raro anche per il livello a cui si dovrà cimentare e che fanno di lui il prototipo del DT moderno. Alle qualità fisico\atletiche va poi aggiunta una tecnica sopraffina e la capacità di pulire costantemente i blocchi per l’intervento dei LB anche sé è ancora un po’ lento ad uscire dallo snap e tende a soffrire i cambi di direzione.

daron payne alabama

Le maggiori aree di miglioramento vanno individuate nella pass rush dove non riesce ancora ad essere il giocatore dominante che è sulle corse e viene facilmente disinnescato se il primo movimento non è efficace. Visto il tipo d’atleta e le qualità che ha mostrato sono però in molti a credere che Payne possa diventare un miglior pass rusher tra i pro di quanto lo sia stato a livello collegiale.

L’ex Tide può essere immediatamente uno starter per la squadra che lo sceglierà e diventare il perno attorno a cui costruire una difesa di alto livello. I dubbi possono essere relativi alla sua capacità di essere un giocatore da tutti i down fin dall’anno da rookie ma non è difficile immaginare che nelllo spazio di qualche stagione Payne possa diventare un Pro-Bowler a tempo pieno.

Dopo Vea, che molti mock danno con la 13 ai Redskins, dovrebbe esserci Daron. Alla 16 i Ravens potrebbero essere interessati anche perché Brandon Williams va per i 30 e non viene via gratis (9,5 mil). Alla 21 i Lions potrebbero investire in quel ruolo, anche se non sorprenderebbe se cercassero di risolvere il problema del running game ma dal punto di vista offensivo mentre alla 26 ci sono i Falcons a cui viene frequentemente accostato il nome di Maurice Hurst ma che se dovessero trovare Payne ancora disponibile potrebbero virare proprio sull’ex giocatore di Saban.

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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