Uno sguardo al 2017: Carolina Panthers

A stagione conclusa, vi proponiamo la review della stagione 2017 delle trentadue squadre NFL. Oggi è il turno dei Carolina Panthers.

COME DOVEVA ANDARE…

Nessun exploit simile alla meravigliosa cavalcata di due stagioni fa, con lo straordinario Cam Newton da MVP a tragico protagonista del Super Bowl perso contro i Broncos. Al contempo, nessuna tragedia pari a quella della scorsa annata, chiusa con nove sconfitte in più e la consapevolezza di aver allungato enormemente la strada verso il primo titolo nella storia della franchigia. Cosa aspettarsi, pensando positivo? Una convincente via di mezzo, con un Newton ritrovato ad altissimi livelli.

…E COME E’ ANDATA

I Panthers sono tornati una minaccia per qualsiasi squadra se li trovi di fronte. Nonostante una NFC South infernale, con i Saints vincenti in entrambi i confronti diretti, Carolina non si è scomposta e ha chiuso con un eccellente 11-5, tornando ai playoff da protagonista. New Orleans, al Wild Card Game, non ha avuto pietà, ma Ron Rivera ha ritrovato la via maestra per la propria squadra. Soprattutto a livello mentale, considerando il fatto che Carolina ha vinto otto delle nove partite chiusesi con un solo possesso di distacco, a eccezione della sfida persa contro gli Eagles poi campioni NFL.

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olsen panthers seahawks-min

COSA HA FUNZIONATO…

L’attacco nelle mani di Newton ha funzionato a fasi alterne. In particolare, il quarterback è stato eccezionale… runningback! Per lui ecco la bellezza di 754 yard, oltre un terzo di quante raccolte nel complesso dai Panthers, con 6 touchdown palla alla mano. A dimostrazione dell’eclettismo offensivo di squadra, è stato devastante l’apporto del rookie Christian McCaffrey fuori dal backfield, con la bellezza di 80 ricezioni per 651 yard e 5 touchdown. Ottimi numeri anche per Devin Funchess, autore di 840 yard e 8 touchdown. La difesa ha perso parte della propria devastante incisività, a eccezione del meraviglioso Luke Kuechly, capace di 125 yard, 1.5 sack, 10 tackle for loss, 5 pass deflected, 3 intercetti e 2 fumble recuperati.

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Newton, nella propria mansione di quarterback, si è fermato ad appena 3.302 yard, con una misera percentuale del 59.1%, e un rapporto tra touchdown pass (22) e intercetti (16) non particolarmente esaltante. In generale, in attacco è mancato un playmaker che anche soltanto avvicinasse la fatidica quota di 1.000 yard, toccata soltanto dall’ottimo McCaffrey tra corse e ricezioni (1.086). I problemi fisici vissuti da Greg Olsen lo hanno tenuto ai margini e la sua mancanza si è fatta sentire eccome. La secondaria, al suo primo anno senza Josh Norman, ha patito qualitativamente e caratterialmente l’assenza del proprio leader.

Cam Newton Panthers Saints

E ADESSO?

L’offseason è andata a incidere su alcune clamorose mancanze, in particolare tra i ricevitori. Gli arrivi di Jarius Wright e Torrey Smith risolve almeno una parte dei problemi per Newton, che però necessita di migliore protezione a livello di offensive line. La difesa deve essere puntellata al Draft, tanto con profondità nel front seven quanto, soprattutto, a livello di cornerback. I Panthers sono di nuovo una minaccia, ma non ancora una squadra che possa tornare ad ambire per il titolo.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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