Chicago by Night…

Piccola storia di civiltà sportiva. Prendiamola così come viene, perchè da noi probabilmente non potremo vederla mai.

Per usare un eufemismo, le tifoserie di Bears e Packers non si vogliono bene. Forse negli ultimi anni abbiamo visto rivalità nelle division più accese, Steelers-Ravens su tutte, ma la più classica tra le rivalry è quella che da almeno mezzo secolo viene declinata nella NFC North.

I Packers visitano l’odiato nemico in data 12 novembre 2017 e la trasferta al Soldier Field, per giocatori e tifosi, non è mai una partita semplice anche se il blasone, il roster e le aspettative sono tutte dalla parte dei Cheeseheads del Wisconsin.

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E’ la sera prima della partita. Julia Nicol è una giovane mamma che sta portando a spasso il figlioletto Peter, undici anni, supertifoso dei Bears. Julia e suo figlio sono appena scesi dal treno, arrivati nella windy city solo per una passeggiata tra le luci e le decorazioni delle feste. Camminano di fretta, il clima di novembre a Chicago deve essere già impegnativo. Ma il semaforo è rosso, si fermano vicino ad un signore intabarrato in un cappotto di buon taglio e uno zuccotto di lana grigia calcato in testa. Madre e figlio si guardano… Forse pensano “Ehi, ma dove lo abbiamo visto ‘sto tizio?”. Lui li guarda sorridendo educatamente, sotto i baffoni…

Con la spontaneità dei suoi undici anni, Peter sgrana gli occhi.
“Mamma, guarda un po’ questo signore…”.
Julia che dice… “Ehi, ma tu sei…”
“Sì, sono io”, risponde Aaron Rodgers.

chicago rodgers bears
Aaron Rodgers col piccolo Peter

A riposo per la rottura della clavicola, il QB degli odiati rivali si presenta educatamente al piccolo Peter, si fanno una foto che il ragazzino terrà per la vita e continuano a camminare insieme.
“Sai Peter, anche a me piace fare una passeggiata in mezzo alle luci della città prima di cena,  ogni tanto”
“Mi scusi, io sono un tifoso dei Chicago Bears”
“Non ti devi scusare di nulla, sei nato in questa città. E’ giusto che tu faccia il tifo per i Bears“.

Altri tifosi avevano riconosciuto l’odiato nemico, quindi per un senso di pudore madre e figlio pensano di salutare Rodgers. Ma lui, col solito sorriso, continua a trattarli da amici e spende con loro una buona ventina di minuti passeggiando su Michigan Avenue. Dopo questa esperienza paranormale, per un piccolo tifoso di football, finalmente si salutano.

Madre e figlio entrano in un fast food ancora increduli. Vedono una signora infreddolita che indossa il giubbotto dei Packers, e vanno a sedersi vicino a lei…
“Signora, non ci crederà. Abbiamo appena fatto una passeggiata con Aaron Rodgers su Michigan Avenue. E’ una persona fantastica
“E’ vero, sapete? Mio figlio è in squadra con lui. Sono la mamma di Ty Montgomery…

Aaron Rodgers e Ty Montgomery
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Mauro Clementi

Curioso esempio di tifoso a polarità invertita: praticamente un lord inglese durante le partite della Roma, diventa un soggetto da Daspo non appena si trova ad assistere ad una partita di football. Ha da poco smesso lo stato di vedovanza da Marino. Viste le due squadre tifate, ha molta pazienza.

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9 Commenti

  1. Bella storia. Anche se tifo Bears e Rodgers mi ha dato tanti dispiaceri, non posso non avere rispetto per lui come atleta (penso che sia uno dei più grandi che ha capitalizzato poco in fatto di vittorie, considerando il talento) e, viste le parole spese per il ragazzino, anche come uomo.
    Ora speriamo che il ragazzino non si converta al formaggio 😀

  2. Ci sono tanti motivi per amare questo sport….oggi ne ho uno in più. complimenti a Mauro anche per come è scritto.

  3. Grande Rodgers, da rifoso dei verde oro, non posso che invidiare il piccolo tifoso dei bears. Da italiano sono sempre più felice consternato dalla differenza tra il clima sportivo tra il calcio e il football.

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