[NFL] Week 17: Cocente sconfitta (New Orleans Saints vs Tampa Bay Buccaneers 24-31)

I Bucs salutano la stagione NFL con una vittoria prestigiosa, ma inutile – se non per risollevare il morale in vista della prossima stagione – contro i deludenti, sicuramente dal punto di vista difensivo, Saints a cui una vittoria avrebbe permesso di scavalcare nella classifica della NFC i rivali Los Angeles Rams.

La partita sembra mettersi subito in discesa per la squadra di casa che dopo un drive eccellente di ben cinque minuti scandito dalle ottime soluzioni trovate dal QB Winston, vanno a referto e si portano subito in vantaggio. In teoria tutti, ad eccezione dei Bucs, conoscono la forza nel gioco di corse della squadra ospite a tal punto che il probabile “Rookie of the year” Alvin Kamara piazza sul kickoff un ritorno di 106 yard direttamente in end zone riportando la partita, dopo appena tredici secondi, in parità e mandando letteralmente in visibilio gli appassionati della palle ovale, un po’ meno invece i tifosi della squadra di casa.

Kamara Saints Buccaneers

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La palla torna in mano a Winston e il drive si conclude brevemente con un intercetto subito ad opera del rookie Marcus Williams; torna in campo la linea offensiva capitana dal grande Drew Brees che punisce immediatamente l’errore del collega mandano in TD per l’ennesima volta Alvin Kamara con un’incursione centrale dalla red zone, non prima di averci deliziato però con un lancio dei suoi da 43 yard ricevuto dall’ottimo WR Michael Thomas (alla fine della partita le ricezioni saranno sei per un totale di 96 yard). L’inerzia del match, se mai questo concetto di fisica possa essere applicato allo sport, sembrerebbe essere a favore della squadra guidata da coach Sean Payton; si arriva quindi al cambio campo che scandisce la fine del primo tempo e l’inizio del secondo con palla nuovamente nelle mani dei bucanieri che sono costretti a breve a “puntare” riconsegnando le redini del gioco alla formazione di New Orleans.

Dopo aver guadagnato 10 yard nei primi due giochi del drive l’attacco si blocca, non è la prima volta che succede nel corso della stagione, riconsegnando la palla all’attacco della squadra di casa che sotto la guida del loro QB riescono a segnare un touchdown proprio grazie alla volontà ferrea dello stesso Jameis Winston che riesce a bucare in posizione centrale la linea difensiva della squadra avversaria; il relativo extra point viene però sbagliato dal kicker P. Murray – noti sono i problemi riscontrati in questo ruolo dall’inizio della stagione per la squadra della Florida con l’allontanamento in preseason del promettente kicker Aguayo – con il punteggio che si assesta sul 13 a 14. Assistiamo all’alternanza di drives tra le due squadre che ci portano mestamente e senza sussulti alla fine della prima parte della gara.

Saints_Buccaneers Winston

Il copione della partita non cambia e a livello offensivo la partita non regala grandi emozioni se non per un field goal da 38 yard segnato dal kicker ospite Lutz ampliando ulteriormente il vantaggio della propria squadra arrivato adesso a quattro punti. Il terzo quarto arriva alla conclusione con palla in mano ai bucanieri che dopo appena un gioco nell’ultimo e decisivo quarto della partita ricorrono nuovamente al punt; la partita sembra correre inesorabilmente sul binario della noia, ma magicamente o forse più pragmaticamente, il ritorno del punt viene bloccato sul nascere dall’ottima giocata difensiva dello special team che costringono al fumble Lewis; il pallone viene ricoperto e portato in end zone da Johnson che riporta la propria squadra in vantaggio sul 20 a 17. Questo gravissimo errore avrebbe potuto demoralizzare qualsiasi squadra della lega, ma non i Saints che guidati dal veterano QB Drew Brees concludono un drive magnifico in cui emergono per l’ennesima volta le immense potenzialità della linea offensiva; partita dalle proprie 8 yard dopo tredici “plays” manda in touchdown il RB Line riportando in vantaggio la propria squadra.

Quando mancano sette minuti alla fine dell’incontro i Buccaneers riescono ad accorciare ulteriormente le distanze con il field goal segnato dal kicker Murray; la palla torna in mano a quattro minuti dalla fine ai giocatori della Louisiana che forti del vantaggio, anche se solo di un punto, avrebbero tutto l’interesse ad improntare un drive atto a mangiare il più possibile secondi dal cronometro, ma conoscendo la spregiudicatezza della squadra ad un minuto e cinquantotto secondi dalla fine la palla torna in mano alla squadra in svantaggio. Partendo da una posizione di pericolo, dentro la propria redzone, sul 4th&10 Winston trova con un passaggio corto il TE Brate per un guadagno di 12 yard che mantiene vive le speranze di rimonta della squadra; il criticatissimo QB – subisce un totale di tre intercetti nella partita – distribuisce diligentemente palloni ai ricevitori più in forma, il sempre ottimo Evans e Humphries, fino a mandare in meta, a soli quindici secondi dalla fine, il rookie Godwin portando il punteggio a proprio favore sul 29 a 24. L’head coach Dirk Koetter decide giustamente di andare per i due punti per portarsi a distanza di sicurezza di un touchdown e una bellissima combinazione sull’asse Winston-Evans regala la conversione e fissa il punteggio sul 31 a 24.

Ingram Saints Buccaneers

Nonostante la partita volga al termine Kamara, memore della gran giocata regalata nel primo tempo, tenta un ulteriore affondo ricevendo il punt ma viene efficacemente fermato sulla linea delle 26 yard; nonostante manchino solamente due secondi alla fine della partita Brees decide di snappare e con un lancio laterale sulla linea di scrimmage consegna la palla a Thomas che a difesa schierata desiste da qualsiasi tentativo andando fuori dal campo e facendo terminare la partita.

Una vittoria di Pirro per i ragazzi di Tampa Bay che anche in questa stagione deludono le aspettative riposte, non solo dai tifosi ma anche da diversi analisti NFL, considerando le potenzialità offerte da una buona linea d’attacco, soprattutto sull’asse Evans-Winston; proprio quest’ultimo evidenzia però limiti nella gestione dei momenti difficili della partita quando sotto pressione tenta di risolverli tentando improbabili Hail Mary che nella maggior parte dei casi, come si è verificato anche oggi per ben tre volte, finiscono con facili intercetti. L’ultimo drive evidenzia comunque la tenacia e la forza di volontà del ragazzo che nonostante una prestazione alquanto negativa – condite da un 28/51, 363 yard guadagnate e un touchdown segnato – riesce a portare alla vittoria la propria compagine.

Per i Saints invece si tratta di una cocente sconfitta resa ancora più amara dalla debacle dei Rams contro i redivivi 49ers; la partecipazione ai playoff era già stata messa in cassaforte la week precedente quindi i ragazzi della Louisiana affronteranno, tra le mure amiche del Mercedes-Benz Superdome, nel wild card round i rivali divisionali dei Carolina Panthers. Una partita difficile tra due squadre offensivamente molto dotate in cui farà la differenza, come sempre in casi di grande equilibrio, la linea difensiva e la capacità di limitare gli uomini chiave dei rispettivi attacchi.

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Gli highlight della partita

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