[NFL] Divisional preview: Tennessee Titans vs New England Patriots

“Continuerai ad allenare i Patriots anche l’anno prossimo?” “Assolutamente si”

Questo è stato il primo botta e risposta che il coach Bill Belichick ha dovuto affrontare nella conferenza stampa che anticipa la partita di sabato notte tra New England e Tennessee; la domanda sorge in merito alle discussioni che sarebbero, sottolineo sarebbero, sorte tra l’allenatore, Tom Brady e Robert Kraft riguardo ad una frattura ormai insanabile nel loro rapporto che porterebbe ad una inevitabile separazione. Le smentite non hanno tardato ad arrivare, sia dal coach sia dal quarterback; è vero però che dopo la vittoria del Super Bowl contro i Falcons, l’epopea iniziata nel 2000 in quel di Boston sembra essere arrivata al capolinea.

I 5 titoli hanno reso senza eguali la storia di questa formidabile band, ma la sensazione che questo sia l’ultimo concerto è molto forte; Brady quest’anno spegnerà 41 candeline e le prestazioni di dicembre possono esserne stato un chiaro sintomo (lancia 6 TD ma viene intercettato 5 volte), il defensive coordinator Matt Patricia (magari ai neofiti il nome dirà poco ma stiamo parlando di quell’omone in sideline con la barba, il cappello girato e la, ormai iconica, matita sopra l’orecchio) dopo aver passato 14 anni al servizio di Belichick pare stia prendendo in considerazione le offerte dei Giants e dei Lions, sempre dai Giants c’è un forte interessamento per l’offensive coordinator Josh McDaniels (in rosa dal 2001 al 2008 e poi dal 2012 fino ad ora) che dovrà battere la concorrenza dei Colts. Ma come in ogni grande complesso che si rispetti c’è la voglia di far gridare i fan per un’ultima ed indimenticabile volta.

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Come sono arrivati al Divisional i Patriots

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I Patriots hanno concluso la regular season con il record di 13 vittorie e 3 sconfitte che gli ha permesso di classificarsi al primo posto nella division e conquistare il seed più alto nella AFC; numeri di tutto rispetto se pensiamo che non è stata per niente la migliore annata: occorre tenere presente che la prima metà di stagione è stata alquanto disastrosa, erano infatti una delle poche squadre che concedeva al quarterback avversario un passer rating superiore al 100 (dato abbondantemente migliorato visto che ora si trovano al 17esimo posto con un rating di 89,2), per quanto riguarda gli schemi di corsa solo i Chargers hanno concesso più yard a portata dei Patriots (4,9 a 4,7) e con le temperature rigide di gennaio potrebbe essere un problema riuscire a fermare il running game avversario, essendo i campioni uscenti l’asticella si alza inevitabilmente e non è per niente soddisfacente il 39,4% di efficacia sui 3∞ down degli avversari (21esimo della lega) e lo stesso discorso vale per le oltre 1000 yard concesse da penalità (in compagnia di solo altre 5 squadre).

L’attacco come al solito è in grado di macinare yard (nessuno guadagna più delle 394,2 a partita dei Pats), attenzione particolare merita il RB Dion Lewis che nelle ultime settimane sembra aver preso il controllo del backfield. Finalmente in questa post season il reparto offensivo potrà contare anche su Rob Gronkowski: “it’s my first playoff game in a while, so I’m excited, man!” (è la mia prima partita dei playoff dopo tanto tempo, sono molto carico) il tight end ha infatti concluso la stagione scorsa a dicembre per un infortunio alla schiena che lo ha tenuto fuori per tutti i playoff, quest’anno avrà la possibilità di inserire il suo nome in cima alla classifica all-time delle ricezioni per quanto riguarda il suo ruolo (ne mancano 13). Gronk è più motivato che mai ma questo non sempre lo ha aiutato: nella week 13 ha colpito a gioco fermo il cornerback dei Bills “colpevole” di aver intercettato il pallone diretto a lui, viene squalificato per una giornata e fa ritorno con una prestazione mostruosa nella vittoria con gli Steelers decisiva per il primo posto nella conference (9 ricezioni per un totale di 168 yard, ha preso palloni con difensori aggrappati da tutte le parti, ha preso palloni dopo essere stato trattenuto in ogni singola corsa e ha preso palloni nonostante la sorprendente imprecisione di Brady).

Come già anticipato, nell’ultimo periodo, il peso dell’età del quarterback si è fatto sentire, ma non sarebbe “the GOAT” (greatest of all time) se non fosse in grado di uscire da campione anche nei momenti più difficili; ha lanciato 4577 yard (1∞ in classifica), 32 TD (3∞ dietro a Wilson e Wentz), 66,3% dei lanci completati (4∞ tra gli starter). Numeri impressionanti che ne fanno di diritto uno dei massimi pretendenti al titolo di MVP: qua abbiamo la possibilità di trovare un record che in tutta la sua pluripremiata carriera non è riuscito a infrangere; l’ultimo giocatore ad aver vinto nello stesso anno il Super Bowl e il titolo MVP è stato Kurt Warner nel 1999, e, a causa degli infortuni accorsi ai suoi concorrenti Wentz e Brown, sembra che possa essere l’anno buono. I playoff per i Patriots sono il loro habitat naturale e la voglia di vincere che spinge tutti i giocatori, in primis Brady, a dare il massimo dovrebbe essere insegnata nelle high school e nei college per far capire cosa è davvero necessario per diventare campioni.

Le statistiche

L’unico precedente tra i Patriots e i Titans ai playoff risale al 2003 sempre nel turno dei divisional che vede vincente la squadra di Belichick, che quell’anno vincerà il 2° Super Bowl della franchigia, per 17 a 14; i pronostici per la partita di sabato sono abbastanza senza storia (la vittoria di New England è data a 1,11 mentre è data a 7 quella di Tennessee).

I Titans possono contare sulla grande pass rush della difesa che annovera tra i suoi giocatori Kevin Byard (il free safety, con 8 intercetti, è primo nella relativa classifica), i ricevitori dei Patriots hanno invece droppato la palla ben 30 volte e sono l’unica squadra insieme ai Falcons ad essere riuscita ad accedere ai playoff con questa statistica. L’attacco di Tennessee è stato più emozionante nell’ultima partita contro Kansas City che in tutto il resto dell’anno, Mariota ha fornito una prestazione degna di un giocatore che ha vinto il trofeo Heisman, la sorpresa più grande viene dal RB sophomore Derrick Henry che può essere considerato il migliore del suo ruolo (nella stagione) per determinati schemi di corsa e si è inoltre piazzato al 9° posto nella classifica dei “running back more elusiveness” (con almeno il 25% delle corse totali della squadra) ma fa specie se pensiamo al suo peso di 112 Kg che lo dovrebbe sfavorire in confronto agli altri 9 in classifica che in media raggiungono i 94 Kg; è vero che sabato scorso i Titans sono riusciti a ribaltare il pronostico ma senza dubbio sono stati “aiutati” dall’infortunio del TE Kelce che prima della sua uscita dal campo di gioco aveva scherzato con la difesa di Tennessee, nella stessa posizione troveranno il sopracitato Gronkowski. Gli ospiti sono autorizzati a sognare perchÈ contro i Chiefs hanno compiuto la più grande rimonta alle wild card dal 1957: “una volta arrivati ai playoff può succedere di tutto” parola del coach Mike Mularkey.

Pronostico personale 24-14 in favore dei padroni di casa

Il preview NFL

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Massimiliano Poli

Nato a Montecchio (RE) il 5 gennaio 1993, studente di Giurisprudenza presso la facoltà di Modena, appassionato di football americano, NFL, NCAA, ex giocatore e cittadino sotto ogni cielo.

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