[NFL] Week 15: Una vittoria è pur sempre una vittoria (Arizona Cardinals vs Washington Redskins 15-20)

Inutile, bruttina, intempestiva. Si potrebbero affibbiare alla vittoria di Washington contro Arizona tanti altri aggettivi di questo tenore. Dopo le pessime prestazioni fornite contro Cowboys e Chargers, soprattutto dal punto di vista dell’impegno profuso, era comunque importante lanciare un segnale. Indubbiamente i Cardinals ci hanno messo parecchio del proprio, non riuscendo a segnare nemmeno un Td in 6 viaggi in red zone. La difesa dei Redskins, tuttavia, nei momenti decisivi della partita è riuscita a scrollarsi di dosso l’apatia agonistica che l’aveva attanagliata ultimamente.

È da subito asfissiante la pressione su Gabbert. Al terzo snap, infatti, Lanier elude facilmente l’opposizione del centro e affossa il Qb. Fumble e pallone recuperato da Smith che lo riporta fino a 6 yard dalla goal line. Dopo una corsa da una yard di Perine, Cousins pesca Crowder tutto solo in end zone. Hopkins, al rientro dopo l’infortunio, infila il punto addizionale dello 0 a 7. La pressione del front seven di Washington non accenna a diminuire. Il secondo drive offensivo di Arizona, infatti, si conclude con due sack consecutivi. Galette prima, e di nuovo Lanier poi, costringono Arians ad accontentarsi di un calcio di Dawson dalle 40 per il 3 a 7.

Protagonista assoluto dell’inizio di secondo quarto è Kapri Bibbs. Promosso in settimana dalla practice squad, il running back da Colorado State prima riceve un pallone importante da 10 yard in occasione di un 2nd and 14, per poi realizzare un Td su uno screen pass da 36 yard: 3-14. Il drive seguente, Arizona muove la catena con discreta efficacia, specialmente grazie alle corse centrali di Williams, e, all’occorrenza, alle doti atletiche di Gabbert. Giunti in red zone, però, l’epilogo è ancora un field goal valevole per il 6 a 14.  Epilogo decisamente più tragico il possesso successivo dei Cardinals. Poche azioni dopo un big play da 46 yard di Nelson, che aveva collocato l’attacco di Arizona nei pressi delle 20, Gabbert lancia un intercetto. Preston Smith, dopo aver ricoperto il fumble ad inizio gara, è autore di un altro turnover.

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La reazione della difesa di Arizona è veemente: Bethea cagiona il fumble di Davis e Williams recupera immediatamente lo sferoide. Per l’ennesima volta non ne approfitta l’attacco, che si infrange contro una solida goal line stand di Washington. Dawson infila i pali per la terza volta dalle 19 e il primo tempo si conclude sul 9 a 14.

Ripresa che inizia con una grande giocata dello special team di Arizona. Budda Baker, rookie dai Washington Huskies, recupera il kick off sulle 22 avversarie. A dispetto della succulenta posizione di campo, inesorabilmente viene chiamato in causa Dawson. Field goal dalle 34 e distanza tra le squadre ridotta a sole due lunghezze: 12-14. A questo punto è il turno di Washington di mandare in campo la field goal unit. Hopkins non sbaglia dalle 24 per il 12 a 17. La stessa sequenza di marcature si ripete pedissequamente nell’ultimo quarto, delineando il punteggio finale di 15 a 20.

Troppe occasioni sprecate da Arizona che, per la seconda partita consecutiva, non riesce a segnare un touchdown. Contro Tennessee, la scorsa week, erano stati sufficienti 4 calci dell’inossidabile Phil Dawson. Contro Washington, il 42enne Longhorn è stato impeccabile con 5 trasformazioni su altrettanti tentativi, ma quello 0 su 6 alla voce red zone efficiency dei Cardinals grida vendetta. Gabbert è stato tremendamente impreciso (16 su 41 per 189 e 1 intercetto) e titubante nelle letture. Le risicatissime chance di approdare ai play off si sono definitivamente arenate.

Washington ottiene la W, oltre che per i demeriti offensivi di Arizona, anche grazie alle ottime prestazioni di alcuni giovani difensori. Su tutti il De Lanier, undrafted al secondo anno da Alabama A&M, autore di 2 sack, 2 Qb hit, e ben 3 passaggi deviati sulla linea di scrimmage. Finalmente un contributo consistente di Preston Smith, che, oltre alle già citate 2 palle recuperate, ha messo a segno 1 sack, 1 tackle for loss e ben 5 Qb hit. Positivo, come del resto lo è stato per l’intero arco della stagione, Fuller che, nello slot, ha tenuto a bada Fitzgerald in quello che può essere definito un duello generazionale.

Difesa che ha velato i limiti di un attacco tutt’altro che trascendentale. Perseverano le difficoltà nell’imbastire un gioco di corse vagamente produttivo (solo 31 yard guadagnate). Il fatto che il backfield attuale sia composto da un rookie e da due giocatori attivati recentemente dalla practice squad non va trascurato. È altrettanto vero, però, che i problemi erano presenti anche con il roster al completo. Buona la prova di Nsekhe. Il Lt back up di Williams, infatti, ha gestito discretamente Chandler Jones, leader della Nfl con 15 sack, concedendogliene uno soltanto.

Entrambe le squadre non hanno più nulla da chiedere al proprio campionato, se non vincere le ultime due per concludere con il record di 8-8. Per quello che può valere, sempre meglio di un record negativo.

Gli higlight della partita

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Lorenzo Contini

Ho una passione sconfinata per il football. Tifo Redskins e Hurricanes grazie al leggendario Sean Taylor, il mio idolo sportivo: gone but never forgotten.

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