[NFL] Week 15: Foglietto della discordia (Dallas Cowboys vs Oakland Raiders 20-17)

I Cowboys e i Raiders sono due squadre che hanno ottenuto da questa stagione certamente meno di quello che avevano previsto. Entrambe ancora ufficialmente in corsa per l’accesso ai playoff si sono incontrate al Coliseum di Oakland con l’obiettivo unico di tenere in vita la speranza.

A spuntarla, letteralmente per una questione di millimetri, sono stati i texani.

L’episodio clou della partita è stato un primo down, decisamente dubbio, concesso dagli arbitri ai Cowboys nell’ultimo quarto, con le squadre in perfetta parità. L’head coach di Dallas Jason Garrett ha preso la rischiosa decisione di giocare alla mano un quarto down dalle proprie 39 yard, con una yard da conquistare. La chiamata dalla sideline è stata una QB sneak di Dak Prescott ed il numero 4 ha fatto il possibile per superare il muro eretto dalla difesa nero-argento. Dalle immagini è impossibile stabilire esattamente il corretto spot del pallone, ma quando la “polvere” si è posata è risultato evidente che sarebbe stata necessaria una misurazione. La punta del pallone è certamente molto vicina al bastone del primo down, ma sembra non toccarlo. Il referee Gene Steratore utilizza un cartoncino piegato e basandosi su non si sa cosa decide che Dallas ha conquistato il primo down, e lo comunica con un sorriso beffardo di chi anticipa l’arrivo di una valanga di polemiche.

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I Cowboys sfrutteranno l’occasione concessa per calciare il field goal che sarà decisivo per la vittoria.

Ai tifosi dei Raiders piace pensare di essere perseguitati dagli arbitri. La squadra di Oakland è stata negli anni protagonista di tante partite memorabili, ricche di chiamate discutibili a favore (Holy Roller) o contro (Immaculate Reception,
Tuck Rule). Molte partite sono passate alla storia con un nome ma quella contro Dallas non merita di essere ribattezzata con il nome di “folded card game”, perché solo le partite tra grandi squadre meritano questo onore.

La verità è che i Raiders, così come per gran parte della stagione, sono stati per lunghi tratti evanescenti in attacco.

I Cowboys hanno iniziato forte, dominando il primo quarto e portandosi agevolmente in vantaggio. Solo un brutto errore di Dak Prescott, un lancio impreciso intercettato da Sean Smith, ha impedito agli ospiti di prendere il largo.

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Il sostituto di Zeke Elliott, Alfred Morris, ha corso 9 volte per un guadagno di 51 yard (5.7 di media) nel primo tempo e Dallas si è portata in vantaggio 10-0, mentre i Raiders faticavano anche solo a guadagnare un primo down. Un errore di Giorgio Tavecchio sul finale di primo tempo ha costretto i Silver & Black a rientrare negli spogliatoi senza essere stati in grado di mettere punti sul tabellone.

L’offensive coordinator nero-argento John Pagano è riuscito a registrare la difesa solamente da metà del secondo quarto, rallentando Dallas e permettendo ad uno sterile attacco di riportare la squadra in partita.

A parte un paio di drive, però, la prova offerta da Derek Carr e compagni è stata sotto la sufficienza, anche grazie ad un’ottima secondaria avversaria che ha impedito a Carr di cercare soluzioni sul profondo. La linea offensiva, pur avendo perso Donald Penn per infortunio quasi subito, ha retto la pressione come meglio ha potuto ed ha permesso al suo QB di uscire dal campo senza aver subito sack.

Carr, ancora una volta un po’ troppo impreciso, ha messo a segno due TD pass, ma ha anche rischiato in un paio di occasioni di regalare palla alla difesa avversaria con dei lanci fuori bersaglio.

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Il giovane QB di Oakland è stato il protagonista della rischiosa e sfortunata giocata finale.
In situazione di terzo e 3 dalle 8 di Dallas, sotto di 3 punti, i Raiders hanno l’occasione di vincere la partita o calciare il FG del pareggio e rimandare tutto ai supplementari. Mancano pochi secondi alla fine della partita e da quella posizione il bersaglio designato non può che essere l’implacabile Michael Crabtree, già autore di due TD.

Gli arbitri spediscono però Crabtree fuori dal campo per farsi visitare per un presunto colpo alla testa subito e i Raiders sono costretti a cambiare i propri piani. Lo schema non si sviluppa come da previsione e Carr è costretto ad improvvisare. Il QB vede davanti a sé campo aperto e si fa ingolosire, tuffandosi come un supereroe verso il piloncino. A pochi centimetri dal bersaglio e dalla insperata vittoria Carr perde però la palla, che esce dal campo dalla end zone. Per regolamento si tratta di un touchback, e la palla passa ai Cowboys che mettono in cassaforte la vittoria.

carr raiders cowboys

Certamente la decisione di Carr è stata avventata, ma non si può che apprezzare il cuore di un ragazzo che, nonostante una stagione al di sotto delle aspettative, dà sempre tutto quello che ha in corpo per la squadra.

I Cowboys possono continuare a sperare mentre per i Raiders resta soltanto da attendere l’ufficialità di una stagione sprecata.

Gli highlight della partita

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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