[NFL] Week 9: Staffodgers (Detroit Lions vs Green Bay Packers 30-17)

I Detroit Lions sfatano un tabù, espugnano il Lambeau Field per la seconda volta negli ultimi 26 tentativi, ed agganciano proprio i Packers a quota 4 vittorie e 4 sconfitte, un record che a oggi vedrebbe però entrambi i team della NFC North fuori dai playoff.  La spiegazione principale del 30-17 finale a favore di Detroit è fondamentalmente una: da una parte c’era un quarterback di talento e navigato, dall’altra un regista alla sua seconda partita da titolare che sostituiva una dei più forti quarterback della NFL di oggi e, direi, degli ultimi dieci anni.

Matthew Stafford ha guidato alla grande l’attacco dei Lions completando 26 passaggi su 33 per 361 yards e due mete, gestendo con maestria i continui blitz che la difesa dei Packers inviava, tramite giochi ad hoc spesso chiamati sulla line of scrimmage: screen e passaggi veloci verso le sideline alla coppia Marvin Jones (7 ricezioni per 107 yards e due mete) e Golden Tate (7-113).

Il resto dei receiver dei Lions è stato quasi impalpabile, con l’eccezione di un bellissimo screen pass che il runner Riddick ha trasformato in un guadagno monstre da 63 yards. Per l’attacco degli ospiti il rushing game ha invece fatto registrare un non pervenuto: la linea offensiva ha faticato tremendamente a creare dei buchi nella eccellente linea difensiva dei Packers e le statistiche di Abdullah (21 portate, 48 yards e una meta) e Riddick (5-11) sono lì a dimostrarlo. Il problema generale dell’attacco Lions è stato però ancora una volta il rendimento nella red zone: il team della Motown non ha un vero runner di peso, non ha un fullback a roster e non usa neppure soluzioni esotiche (vedi un possente defensive tackle in qualità di bloccatore), col risultato che le opzioni vicine alla endzone sono limitate e spesso le difese hanno buon gioco a costringere gli uomini di Jim Caldwell al field goal.

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L’attacco dei Packers era naturalmente affidato a Brett Hundley, ventiquattrenne regista da UCLA, in campo al posto del fenomeno Aaron Rodgers, sempre sulla sideline dopo la rottura della clavicola nella gara con Minnesota. Hundley è stato virtualmente inesistente per tre quarti (i suoi primi 7 passaggi completati sono stati ricevuti dietro la line of scrimmage o subito davanti), in cui ha anche patito non poco la feroce pass rush ospite, poi nella frazione finale il regista di casa è finalmente venuto fuori ed ha concluso con 26 passaggi completati per 245 yards. Hundley ha confermato di essere un ottimo atleta, assolutamente temibile quando mette in moto le sue leve, ma nella tasca tiene il pallone decisamente troppo, e questo ha naturalmente facilitato la pressione del team in bianco, anche se, onestamente, alcuni passaggi lunghi non sono andati a buon fine più per la mancata “separazione” dei suoi receiver dai difensori avversari che non per difetto di precisione.

Adams Packers Lions

Mentre non c’è pericolo di confondere Hundley con Rodgers, sarà interessante vedere nelle prossime gare se il buon rendimento del giovane regista nel quarto finale è stato frutto della difesa attendista di Detroit o un passo avanti nel processo di ambientamento nella NFL dell’ex Bruins. Hundley ha dimostrato di aver già un buon affiatamento con Cobb (5 ricezioni per 58 yards) e Adams (7-53) mentre qualche problemino in più è arrivato con Nelson, fermatosi a 4 palle catturate per 35 yards. Nel rushing game il rookie Aaron Jones, che aveva fatto meraviglie nelle gare precedenti (62 portate per 346 yards, media 5,6) è stato limitato ad appena 12 yards e così il miglior runner, se così si può dire, in casa Packers è stato Ty Montgomery che ha guadagnato però appena 33 yards.

La difesa dei Lions è stata brava a mettere pressione su Hundley soprattutto con la coppia Ansah e Zettel, mentre Darius Slay è stato eccellente in fase di copertura ed ha permesso agli avversari appena due ricezioni per 13 yards, imitato in questo dal collega D.J. Haden che pure ha concesso un paio di ricezioni per 14 yards.

In casa Packers, lato difesa, grande prestazione del linemen Daniels, assolutamente letale nel rushing game pur avendo all’attivo solo un placcaggio, ma a bloccare l’attacco sulla terra dei Lions hanno contribuito enormemente anche i linebacker Ryan e Martinez e le due safety Burnett e Jones. In una serata nel complesso da dimenticare per il secondario delle Cheeseheads,  è invece da sottolineare la buona prova del cornerback rookie Kevin King.  

E tutto sommato l’avvio del match non era stato male per Green Bay: mescolando passaggi corti, qualche corsa di Aaron Jones e una buona portata dello stesso Hundley, i Packers arrivavano fin sulle 23 di Detroit, ma qui un sack di Whitehead seguito da un incompleto a Jones e a un passaggio corto da 5 yard a Trevor Davis, costringevano coach McCarthy a mandare in campo la field goal unit: lo snap di Hart era però bruttino ed il calcio di Crosby veniva deviato dal defensive tackle Robinson col punteggio che restava così fermo sullo 0-0. Sull’altro fronte una “sanguinosa” penalità di Daniels su un terzo e 14 regalava il primo down a Detroit, poi Stafford trovava Tate per un passaggio da 5 yards e Abdullah aggiungeva altre 16 yards su corsa.

Dalle 25 avversarie Stafford pescava poi con un grande lancio Marvin Jones ed era 7-0. In avvio di secondo quarto i Lions avevano nuovamente il possesso dell’ovale sulle loro 29 e nonostante le ottime giocate di Burnett e Jones approdavano sulle 36 avversarie da dove però non riuscivano più ad avanzare. Prater, che tutt’ora detiene il record NFL per il field goal più lungo con 64 yards, veniva chiamato in causa per un calcio da 55 yards ma la sua “pedata” colpiva clamorosamente la traversa. Sul rovesciamento di fronte Hundley provava finalmente un lancio lungo che però cadeva incompleto più per la gran giocata di Hayden che non per l’imprecisione del lancio.

Jones Lions Packers

Detroit recuperava l’ovale dopo il punt e Stafford si ergeva a protagonista del drive: con un fantastico 6 su 6 per 67 yards il prodotto da Georgia trascinava i suoi fin sulle 15 di Green Bay, e qui ci pensava poi Abdullah con tre corse consecutive a portare i Lions a +14. Con Montgomery in campo al posto di uno spento Aaron Jones, Green Bay costruiva finalmente un buon drive grazie alle corse proprio di Montgomery e a una buona serie di Hundley che trovava Nelson per 8 yards, poi Montgomery con un bello screen da 18 quindi ancora Adams per 12. Su un primo e dieci dalle 23, con trentasei secondi da giocare, Hundley teneva la palla un’eternità e veniva placcato da Zettel, ma un bel lancio ancora ad Adams consentiva a Crosby di calciare, in fretta e furia perché il tempo era ormai agli sgoccioli, il field goal del 3-14.

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Il secondo tempo si apriva con una bella corsa di Riddick da 14 yards, poi Stafford annullava la perdita di 8 yards causata dal sack della coppia Lowry e Perry, grazie ad un bellissimo lancio a Tate per 21 yards. Il rushing game di Detroit non voleva però saperne di funzionare, così per chiudere il down i Lions facevano affidamento sulla coppia Stafford-Tate, ma su un terzo down e nove sulle 26 avversarie l’ottima copertura di King costringeva Stafford all’incompleto. Ci pensava allora Prater a mettere altri punti sul tabellone. Nel resto del terzo quarto si vedeva onestamente poco, con un quarto down non trasformato alla mano da Green Bay ed un fumble perso da Abdullah sulle 27 avversarie.

Due ottime giocate di Slay su Nelson costringevano poi Green Bay al punt e sul rovesciamento di fronte ancora il piede di Prater dava a Detroit il +17 in avvio di ultimo quarto, anche se per i Lions si trattava di una grande occasione sprecata visto che il reparto dell’offensive coordinator Cooter si giocava tre tentativi sulla 1 dei Packers. Con le spalle a muro i padroni di casa trovavano finalmente una grande giocata: Hundley pescava nel mezzo Cobb che guadagnava 46 yards, anche se durante il gioco i Packers perdevano Bulaga che purtroppo si infortunava al ginocchio terminando così la stagione anzitempo. Hundley si incaricava poi di segnare la prima meta di Green Bay con una portata da una yarda. Gara riaperta dunque? Nemmeno per sogno.

Stafford sfruttava l’incessante pass rush di Green Bay a sua favore con uno screen a Riddick che veniva fermato dopo una galoppata di 63 yards. Il TD pass dello stesso Stafford a Marvin Jones trovato con un passaggio millimetrico nell’angolo destro della end zone segnava il +17 Lions a 8 minuti dalla fine e chiudeva virtualmente il match, anche perché poco dopo Hundley non trasformava un quarto e 13. Prater aveva ancora il tempo di rimpinguare il suo bottino di punti, poi Hundley completava quattro passaggi su cinque per 63 yards e allo scadere il runner rookie Jamaal Williams rendeva meno amara la sconfitta con la meta del 17-30         

Gli highlight dell’incontro

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