[NFL] Week 11: Wilson non basta (Atlanta Falcons vs Seattle Seahawks 34-31)

Seattle Seahawks-Atlanta Falcons non era solo la sfida fra le squadre beffate negli ultimi due Super Bowl dai New England Patriots della coppia terribile Belichick-Brady, ma anche, e soprattutto, la gara fra team che dopo essere arrivati al gran ballo nelle due passate edizioni della NFL, rischiano in questo 2017 di non riuscire neppure a disputare i playoff. Ne è venuto fuori un match molto divertente, vinto 34-31 dagli ospiti che grazie a questo successo, se il campionato finisse oggi, disputerebbero i playoff, a differenza dei Seahawks che ne sarebbero invece esclusi.

Parlando di Super Bowl, a voler essere un po’ cattivi, si potrebbe dire che il buon coach Carroll non ha imparato la lezione. Nel 2016 i Seahawks persero una finale quasi vinta perché Wilson fu intercettato ad una spanna dalla end zone di New England, e molti si chiesero il perché della scelta di un gioco rischioso anziché provare con una corsa, fondamentale in cui quell’anno Seattle era particolarmente efficace (la palla era portata da un certo Marshawn Lynch). Stavolta, pur facendo le debite proporzioni a livello di importanza del match, Seattle ha provato un gioco a sorpresa, regolarmente finito male, anzichè tentare un comodo field goal alla fine del primo tempo, e sul finire della gara, Carroll ha sciupato un time out che si sarebbe rivelato prezioso, chiamando un challenge senza alcuna speranza di vincerlo.

Detto questo naturalmente sarebbe sbagliato gettare la croce addosso solo al buon Pete: Seattle ha perso perché la sua linea offensiva ha faticato a contenere la pressione della difesa dei Falcons, perché un secondario decimato dagli infortuni ha ovviamente patito un passing game temibile come quello di Atlanta, perché il kicker Blair Walsh non è riuscito a raggiungere i pali a due secondi dalla fine con il field goal che avrebbe significato overtime e per la solita marea di penalità (i Seahawks sono di gran lunga il team più penalizzato dell’intera NFL).

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Wilson Seahawks Falcons

In più il rushing game dei Falchi di mare è stato ancora una volta quasi inesistente: Wilson, che però fa il quarterback, ha guadagnato 86 yard, risultando per l’ennesima volta il leading rusher dei padroni di casa, mentre per il resto il trio McKissic, Davis e Lacy ha “ammassato” 50 yard in 16 portate. Proprio Wilson è stato assolutamente encomiabile per come si è caricato sulle spalle l’intero attacco dei Seahawks: oltre alle già citate 86 yard di corsa, il regista da Wisconsin ha anche completato 26 passaggi su 42 per 258 yard e due touchdown. Vero, il numero 3 ha anche lanciato un intercetto con un passaggio decisamente bruttino (anche se non sapremo mai se parte della colpa sia anche del receiver Lockett che forse era fuori posizione) ed ha perso un fumble che poi si è trasformato in 7 punti per i Falcons, ma senza la sua capacità di improvvisazione la gara sarebbe probabilmente durata un paio di quarti.

Fra i receiver giornata decisamente tranquilla per Baldwin che ha sì segnato una meta ma si è fermato ad appena 40 yard, mentre il più prolifico in fatto di yard e ricezioni è stato il tight end Graham, autore di 7 ricezioni per 58 yard. Bene anche Richardson (5-56) mentre sono da sottolineare le 41 yard in due ricezioni del runner Mike Davis, firmato appena martedì dalla practice squad,  che ha faticato sulle corse ma ha guadagnato tante yard grazie a due ottimi screen.

La difesa dei Seahawks era senza due fenomeni assoluti come il cornerback Sherman e la safety Chancellor, entrambi già fuori per la stagione, ed in più ha perso praticamente subito il promettente rookie cornerback Griffin, però nonostante un secondario assolutamente decimato, non è stata travolta dal passing game ospite, visto che Matt Ryan non ha neppure raggiunto quota 200 yard. Il reparto di coach Kris Richard, che nelle ultima due gare aveva concesso in totale poco più di 140 yard di corsa, si è ripetuto anche contro i Falcons, che si sono fermati a quota 89. Nel rushing game ottima prestazione del veterano Bennett e di Nazair Jones, che non ha fatto rimpiangere il titolare Reed. Ancora da segnalare anche la prova del linebacker Bobby Wagner, che non solo ha fatto registrare il maggior numero di placcaggi nel team di casa, ma ha anche concesso appena 26 yard nei lanci indirizzati nella sua direzione.

L’attacco dei Falcons è andato un po’ a corrente alternata, ma non ha commesso errori e tanto è bastato, anche perché di fronte c’era una difesa fortemente rimaneggiata a livello di secondario ma che può vantare un front seven tutt’ora fra i migliori del torneo. E Matt Ryan è stato l’emblema dell’offense rossonera: 19 su 27 per appena 195 yard, ma due mete, un solo sack subito e nessun intercetto. Fra i receiver Julio Jones ha fatto la parte del leone in fatto di ricezioni (5) e yard (71) ma, mentre nessun altro terminale di Ryan è andato oltre le tre palle catturate e le 34 yard, tutti hanno offerto il loro contributo: Hardy nel drive del primo touchdown, Sanu con una ricezione pazzesca in meta più un paio di catch in momenti chiave, il tight end Toilolo nel correre un’ottima traccia e farsi trovare libero nell’ultima segnatura “pesante”.

Sanu Falcons Seahawks

Fra i running back mancava il titolare Freeman, e sicuramente l’intero reparto ha un po’ patito la sua assenza, ma sono convinto che anche col numero 24 in campo le cose non sarebbero state molto diverse. Coleman ha fatto quello che ha potuto (20 corse, 43 yard) e comunque ha al suo attivo un touchdown, mentre meglio a livello statistico ha fatto Terron Ward (6-31) ma 17 di queste 31 yard sono arrivate grazie ad una sola portata. La linea offensiva ha faticato a reggere l’urto dei dirimpettai in maglia blu, ed il migliore del reparto è stato il centro Mack che ha ingaggiato una battaglia furiosa (e talvolta un po’ al limite del regolamento) fino all’ultimo con i vari Richardson, Jones e Bennett.

In difesa il tackle Dontari Poe è stato una spina nel fianco della linea di Seattle per tutto l’arco della gara, contribuendo in maniera decisiva anche a fermare il rushing game di casa, mentre un po’ tutta la linea, da Jarrett, a McKinley (entrambi con un sack all’attivo), a Clayborn, ha partecipato nel mettere pressione su Wilson. Nel secondario super serata per il cornerback Trufant che non solo ha intercettato Wilson dando il là alla meta del 14-0 ma su sei palle lanciate nella sua direzione ha concesso tre ricezioni per appena 28 yard.                   

E a proposito di deja vù del Super Bowl, per Atlanta le cose erano iniziate subito molto bene, esattamente come nella finalissima di alcuni mesi fa: Roberts ritornava il kickoff di Walsh per 50 yard, poi due belle ricezioni di Hardy portavano Atlanta sulle 26 avversarie. Da qui Ryan cercava Sanu che però subiva il contatto troppo “pesante” del cornerback Lane che veniva penalizzato per pass interference. Dalla 1 yarda ci pensava poi Coleman a siglare il 7-0. Anche il primo drive di Seattle iniziava bene, con un ritorno da 57 yard di Lockett, ma su un secondo e uno un lancio sballato di Wilson veniva intercettato da Trufant e riportato per 40 yard.

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La seconda serie dei Falcons partiva così dalle 35 di Seattle e grazie ad una pregevole ricezione di Julio Jones, marcato stretto da due avversari, gli uomini di Dan Quinn arrivavano dentro la red zone. Qui ancora una palla catturata da Hardy li portava all’interno dentro le 5 e alla fine era Sanu che metteva il punto esclamativo sul drive grazie ad una ricezione pazzesca ad una sola mano. Così dopo appena 7 minuti Atlanta era già avanti 14-0. Seattle però reagiva prontamente: dopo un altro eccellente ritorno di Lockett, uno screen di Wilson ancora a Lockett fruttava 14 yard e la miglior corsa della giornata di Davis altre 13. Quindi ancora l’asse Wilson-Lockett produceva 19 yard e sulle 4 di Atlanta Wilson cercava il tight end Graham che faceva valere il fisico, teneva a distanza il linebacker Campbell e siglava la meta che riportava a -7 i padroni di casa.

I Falcons dovevano quasi subito cedere il pallone a Seattle, ma a quel punto la difesa di coach Richard Smith saliva in cattedra: McKinley “saccava” Wilson, Upshaw causava il fumble che Clayborn riportava in meta, il che faceva 21-7 dopo 16 minuti di football.  Al terzo kickoff della giornata di Atlanta arrivava il terzo ottimo ritorno di Lockett che veniva fermato solo sulle 39. Da qui Wilson trovava Baldwin per 10 yard, poi Seattle chiudeva un down solo di corsa, quindi Wilson sfruttava a suo vantaggio la grande pressone che la linea di Atlanta provava a mettergli addosso: screen a Davis ed arrivavano altre 20 yard. Sulle 2 di Atlanta però al tight end Graham veniva fischiato una pass interference offensiva e Seattle era alla fine costretta al field goal.

Coleman Falcons Seahawks

Ma sul susseguente  kickoff di Walsh gli special team di Atlanta ne combinavano un’altra: Roberts veniva sorpreso dalla traiettoria del pallone e mancava la presa, così l’ovale era preda della safety di Seattle Thompson, che ridava il possesso ai suoi sulle 11 di Atlanta. Un passaggio di Wilson ancora a Graham portava poi i padroni di casa al first and goal sulla 1 di Atlanta e qui ci volevano ben quattro giochi per violare l’area di meta ospite, grazie naturalmente alla corsa di Wilson. Sul rovesciamento di fronte un’ottima ricezione di Coleman su una traiettoria ad attraversare il campo ed una penalità contro Maxwell facevano guadagnare 31 yard ad Atlanta, ma una brutta palla di Ryan e uno screen letto benissimo dalla difesa di casa costringevano i Falcons a ricorrere a Matt Bryant che fissava il punteggio sul 24-17.

A questo punto mancavano appena 58 secondi all’intervallo, ma Wilson con due corse guadagnava 29 yard, ed i Seahawks approdavano sulle 24 ospiti. Qui l’ottima copertura di Jones su McKissic e poi quella di Campbell su Graham costringevano i Seahawks a giocarsi un terzo e dieci, che non veniva convertito perché la ricezione di Richardson guadagnava solo 9 yard. Il fied goal di Walsh era decisamente agevole (dalle 17 di Atlanta), ma il coaching staff dei Seahawks optava per una finta, con l’holder Ryan che anziché mettere palla terra per il calcio di Walsh tentava un passaggio sottomano, per usare un gergo cestistico, al tight end Willson che però veniva subito bloccato dall’attento special team dei Falcons.

Il secondo tempo iniziava con un altro screen a Davis che portava nuovamente un ottimo guadagno (21 yard), seguito da due corse di McKissic (tra l’altro un ex della partita) ed arrivavano altre 13 yard. All’interno della end zone però Wilson veniva messo a terra da Jarrett costringendo così Seattle ad un nuovo field goal che Walsh trasformava per il 20-24. Il primo drive del secondo tempo di Atlanta vedeva come protagonista il buon Matt Ryan, che prima chiudeva un down con una bella corsa da 14 yard, poi indirizzava un bel passaggio a Julio Jones con Atlanta che arrivava così sulle 25 dei padroni di casa. Qui una grande chiamata offensiva vedeva il tight end Tuilolo ingannare tutto il secondario di casa ed andare a ricevere la palla del 31-20, con Ryan che usciva correndo a destra mentre Tuilolo era completamente libero sulla sinistra.

Seattle non demorde e grazie alle corse di Wilson si affacciava nuovamente nella red zone dei Falcons. Qui però ancora un sack, stavolta di Ishmael, costringeva i locali all’ennesimo field goal, e ancora una volta Walsh portava altri punti, stavolta da 46 yard. Le due squadre si scambiavano poi due punt, quindi Atlanta sembrava mettere in ghiaccio la partita con il field goal di Bryant da 18 yard. I Seahawks erano a quel punto sotto di 11 con poco più di tre minuti e mezzo ma ancora Wilson trascinava il team di casa: una corsa da 14 yard, un passaggio completato a Graham per 11 ed una sciocchezza della safety Keanu Neal che veniva punito per unnecessary roughness ed ecco che Seattle si trovava sulle 25 di Atlanta con ancora tre minuti da giocare. E da qui Wilson non perdeva tempo: gran lancio a Baldwin e touchdown trasformato da due grazie a Graham, con i Seahawks che si ritrovavano a soli tre punti dai Falcons. Non solo, ma un sack di Richardson su Ryan costringeva gli ospiti al punt e Seattle aveva nuovamente il possesso con 106 secondi da giocare. I Seahawks erano chiamati ad un ultimo sforzo per cercare almeno un insperato pareggio: con una serie di passaggi corti Wilson portava i suoi fin sulle 34 di Atlanta, e qui con 7 secondi da giocare lasciava spazio al kicker Walsh, la cui pedata era sì in mezzo ai pali ma corta di una yarda.             

Gli highlight della partita

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