Le International Series del futuro

Con la partita di ieri tra Raiders e Patriots si è conclusa l’esperienza delle International Series 2017 con cinque partite disputate tra Londra e Città del Messico.

In preparazione all’anno prossimo abbiamo voluto fare il punto della situazione continente per continente.

Messico, anzi Città del Messico

Nel 2015 la NFL ha stretto un accordo con il Ministero del Turismo messicano per disputare una partita all’anno per tre anni allo stadio Azteca di Città del Messico.
Più di 75mila persone presenti allo stadio e una ricaduta economica sulla città e lo stato quantificabile secondo Ernst & Young in 45 milioni di dollari hanno fatto si che le due parti si incontrassero alla vigilia di quella disputata ieri tra Patriots e Raiders per per estendere l’accordo per altri tre anni. Quindi fino al 2021 le International Series avranno due capitali straniere come protagoniste.

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Europa, anzi Londra

La prima partita di regular season a Londra è datata 28 ottobre 2007 quando i New York Giants batterono i Miami Dolphins 13-10 di fronte a 81mila persone a Wembley.
Dal 2013 le partite londinesi sono diventate due, nel 2014 tre, sempre tre nel 2015 con una partita a Twickenham, quattro nel 2017 con la formula due più due: due weekend consecutivi a Wembley e due a Twickenham.

Il futuro è ancora più roseo per l’appassionato NFL europeo perchè le partite possono salire a cinque nel 2018.

Cominciamo da quello che diventerà lo stadio “ufficiale” della NFL a Londra, quello nuovo del Tottenham, Hotspur. La squadra londinese, controllata da un fondo di investimento, ha deciso che White Hart Lane non rispondeva più ai bisogni della società e ha deciso di costruire un nuovo stadio che praticamente quasi raddoppia i posti a sedere e possa offrire tutto quel contorno fondamentale per avere ricavi. Spesa necessaria? Circa 750 milioni di sterline.

La NFL ha fiutato l’affare contribuendo con 10 milioni di sterline ottenendo un secondo campo da gioco in erba sintetica e degli spogliatoi adeguati ad ospitare due squadre di football americano e l’accordo per disputare due partite dal 2018 al 2027.

Nel 2015 viene rinnovato l’accordo con lo stadio di Wembley: fino al 2020 la NFL farà disputare due gare di regular season nel più importante stadio inglese e uno dei due incontri avrà come squadra di casa i London Jacksonville Jaguars. Inoltre la NFL ha la possibilità di estendere l’accordo per altri cinque anni, fino al 2025.

La quinta partita? Rimane Twickenham, ma il discorso è un po’ più complicato. Il contratto tra la NFL e la Rugby Football Union proprietaria dell’impianto risale al 2015 e prevedeva un minimo di tre partite nell’arco di tre anni con la possibilità di aggiungerne altre due nello stesso periodo.
Semplificando: una partita nel 2016, una nel 2017, una nel 2018 per onorare il contratto e una in più quest’anno grazie all’accordo di cui sopra. Se invece consideriamo le tre partite previste nel contratto come già disputate c’è sempre l’opportunità delle due aggiuntive magari per il 2018 e 2019.

Concludendo, possiamo affermare che quattro partite per il 2018 sono sicure, tenendo però presente che le due nel nuovo stadio del Tottenham avranno in vendita un numero di biglietti inferiore rispetto a quelle di Wembley o Twickenham (tra i 20 e i 10mila in meno) e riteniamo che per la NFL non sia affatto un male perchè vuol dire uno stadio sicuramente pieno con l’effetto visivo che potete immaginare. Ci sono anche buone chance per un quinto incontro, ma questo lo scopriremo solo a gennaio inoltrato.

Europa, il resto

Le speculazioni su una espansione delle International Series in altre città europee sono sempre vive e vegete. Ogni anno salta fuori la notizia che qualche città tedesca sia stata contattata per organizzare qualcosa, per poi svanire tutto nel nulla.
La nostra esperienza, le nostre conoscenze e quello che vediamo ci portano ad escludere che una seconda città europea possa essere coinvolta in una partita di regular season. L’investimento economico e lo sforzo organizzativo della NFL è per Londra e non crediate tutto si risolva esclusivamente in qualche partita all’anno.

La NFL ha un sito specifico per il Regno Unito e oltre all’accordo con Sky per la trasmissione degli incontro ha investito anche nella televisione in chiaro con un programma settimanale di presentazione della giornata senza dimenticare la formazione e reclutamento con dei camp organizzati in varie città inglesi.
Se la somma fa il totale, non crediamo ci possa essere spazio per altro.

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Resto del mondo, anzi la Cina

Il mercato cinese è talmente grande che è imperativo per la NFL entrarvi. L’obiettivo iniziale era quello di disputare una partita di regular season nel 2018, ma per fare le cose bene e seminare prima del raccolto questo obiettivo è stato spostato di un anno ed entrerebbe nei festeggiamenti dei 100 anni della lega. Un aiuto, inconsapevole, allo spostamento è arrivato anche dai Los Angeles Rams che saranno senza stadio per due anni in più rispetto al previsto causa ritardi sui lavori e diventerebbero quindi la candidata a giocare la partita cinese come squadra di casa ottenendo in cambio l’organizzazione di un Super Bowl futuro.

Per iniziare la NFL ha siglato un accordo triennale con un importante provider cinese per lo streaming in diretta on demand della stagione 2017, compresi ovviamente playoff e Super Bowl con l’obiettivo di aumentare sensibilmente i 37 milioni di persone che guardano le partite in diretta e i 282 milioni che hanno visto almeno una partita on demand.
Durante l’off-season è probabile che la NFL organizzerà incontri nelle maggiori città cinesi con giocatori e allenatori per pubblicizzare il football americano.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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