[NFL] Week 6: Follia al potere (Detroit Lions vs New Orleans Saints 38-52)
Detroit Lions e New Orleans Saints arrivano alla sesta giornata NFL, con percorsi simili. I primi, con un record di tre vittorie e due sconfitte, sembrano poter essere la sorpresa della NFC North, in grado di infastidire sia Packers che Vikings per un titolo divisionale che sulla carta doveva essere proibitivo. Molto del merito di questa competitività inaspettata è da attribuirsi alla difesa che, dopo la campagna da mezza classifica della scorsa stagione, quest’anno si ritrova nella top 10 della lega per punti concessi. Curiosamente, l’attacco, che sembrava destinato ad essere il punto di forza dopo il rinnovo faraonico di Matthew Stafford, stenta a decollare: i Lions sono infatti ventottesimi per yard guadagnate a partite.
I Saints, dall’altra parte, vengono da due vittorie consecutive dopo l’inizio stentato con due sconfitte piuttosto nette contro Vikings e Patriots. Anche in Louisiana la vera sorpresa è la difesa. La unit, che ad inizio anno veniva pronosticata come «historically bad» da quasi tutti gli esperti, ha concesso appena 13 punti nelle ultime due partite, compreso lo shutout ai danni dei Dolphins nella trasferta in terra inglese. Con una difesa così e Drew Brees ad orchestrare l’attacco, le speranze di playoff si fanno davvero concrete.
Si gioca al Superdome di New Orleans, con i Saints che ricevono il primo possesso dell’incontro. Drew Brees si affida subito alla sua coppia di RB, Ingram e Kamara, con corse e screen pass per alleggerire la pressione del front seven ospite. Arrivati a metà campo però i padroni di casa sono costretti al punt: Morstead compie egregiamente il suo lavoro e fa cadere la palla sulle 3 yard del territorio avversario, costringendo Stafford e compagni a cominciare il drive con le spalle al muro. Il punt si rivela subito fondamentale. Stafford non trova ricevitori liberi e subisce lo strip sack di Okafor in end zone; Kenny Vaccaro è il più lesto ad avventarsi sull’ovale segnando il touchdown che apre le marcature. Lutz realizza l’extra point del 7-0.
La risposta dei Lions è immediata. Stafford torna in campo e si affida a Golden Tate per macinare yard. Poi, su un lancio corto da 10 yard, Tate si mette in proprio e, rompendo tre placcaggi, trasforma una semplice out route in una ricezione da 45 yard che vale il primo touchdown ospite. Prater pareggia i conti con l’extra point. La partita è scoppiettante sin dalle prime battute: Ingram riesce a superare la prima ondata della difesa dei Lions e viene spinto fuori dal campo dopo una portata da 51 yard; poi, tre giocate più tardi, Brees trova Ted Ginn Jr. tutto solo per il touchdown da 20 yard che vale il momentaneo 14-7. A fine primo quarto New Orleans riesce ad allungare ancora con il field goal da 41 yard di Will Lutz.
Detroit sembra scioccata dall’inizio fulminante dei Saints; i padroni di casa sono più convinti, più vogliosi e corrono al doppio della velocità. Non è dunque una sorpresa quando Stafford subisce il secondo strip sack del match e i più lesti a ricoprire l’ovale sono proprio i ragazzi di Coach Payton. Grazie all’ottima posizione di campo Brees permette alla sua squadra di allungare nuovamente: è Mark Ingram a chiudere il drive con il touchdown del 24-7. La timida reazione dei Lions è affidata al piede di Prater che converte un field goal da 41 yard. Ma, dall’altra parte, l’attacco dei Saints sembra inarrestabile: Brees orchestra un lungo drive da 11 giocate concluso ancora una volta da Ingram, che firma la propria doppietta personale. Con l’extra point di Lutz il punteggio recita 31-10 con due minuti da giocare prima dell’intervallo.
Detroit torna in campo intenzionata a segnare prima del break e riesce a portarsi nella red zone avversaria. Coach Caldwell si rende conto che per vincere questa partita i field goal non possono bastare, così su un quarto down a 5 yard dalla end zone lascia il proprio attacco in campo per provare a segnare il touchdown del -14. La difesa però risponde presente e Fells viene fermato ad 1 yard dalla marcatura. Si va dunque al riposo con il punteggio di 31-10 per i padroni di casa.
Ai Lions servirebbe un terzo quarto perfetto per provare a tornare in partita, invece la frazione sembra assumere le sembianze di un incubo. Eppure partono bene gli ospiti: Slay intercetta Brees sulle 39 yard avversarie provando a guidare la riscossa. Tre giocate più tardi, però, Detroit ha guadagnato una sola yard ed è costretta a mandare in campo il kicker. Prater non centra i pali lasciando il risultato invariato. Dopo la ghiotta occasione sprecata dagli ospiti, i Saints provano la fuga definitiva. Brees si redime lanciando il touchdown del 38-10 ricevuto da Hoomanawanui, poi sul possesso successivo dei suoi, Stafford lancia un intercetto che Lattimore riporta fino alla end zone per il 45-10. Siamo a metà terzo quarto ma la partita è già chiusa. O forse no?
Stafford si affida alla no huddle e guida i suoi lungo il campo: Marvin Jones riceve il touchdown da 22 yard che smuove finalmente il punteggio ospite. Passa appena un minuto e la difesa dei Lions restituisce il pallone al proprio attacco recuperando il fumble di Ingram. Questa volta Stafford non spreca l’occasione e trova Darren Fells in end zone per la marcatura del 45-24.
Ad inizio quarto periodo Detroit riapre incredibilmente la partita; la difesa forza i padroni di casa al punt e Jamal Agnew lo riporta fino al touchdown con un ritorno da 74 yard. 45-31 e due soli possessi di vantaggio per i Saints. L’attacco sembra adesso in totale balia della difesa e non riesce più a conquistare primi down. Con le spalle al muro e costretto a lanciare dalla propria end zone, Brees non si avvede del DT A’Shawn Robinson che si mette sulla traiettoria del passaggio e lo intercetta riportandolo per appena 2 yard in touchdown. I Lions segnano 28 punti di fila e si riportano incredibilmente in partita. Il punteggio adesso recita 45-38 Saints, ma l’inerzia è totalmente a favore degli ospiti. La rimonta viene però bruscamente interrotta da un’altra pick-6 lanciata da Stafford. E’ Cameron Jordan a mettere la parola fine all’incontro con il touchdown del 52-38. Rimane solo il tempo di aggiornare le statistiche con il QB dei Lions che lancia un altro intercetto nelle mani di Vaccaro.
Finisce dunque una partita pazza, senza una logica. I ragazzi di Coach Caldwell per poco non riescono a rimontare dopo essere stati sotto di 35 punti a metà terzo quarto. New Orleans conquista la terza vittoria consecutiva e si candida come concorrente dei Panthers al titolo di regina della NFC South. Per Detroit una sconfitta dolorosa che però non li mette fuori dai giochi nella NFC North, soprattutto dopo la notizia dell’infortunio subito da Aaron Rodgers.
Partita deludente da parte di Brees nonostante la vittoria. Il QB chiude con appena 186 yard, 2 TD e 2 intercetti. Ottima la prova di Mark Ingram, invece, che conquista 114 yard su 25 portate e realizza 2 TD. Da sottolineare la prestazione difensiva di Vaccaro che recupera un fumble in end zone e mette la propria firma su un intercetto. Dall’altra parte Stafford macchia la sua buona prestazione da 312 yard e 3 TD con 3 intercetti. Tate e Jones Jr. conquistano entrambi 96 yard su ricezione segnando 1 TD a testa.
La prossima settimana i Saints faranno visita ai Packers privi di Aaron Rodgers, mentre i Lions potranno leccarsi le ferite durante la bye week.