[NFL] Back on top (Seattle Seahawks vs Los Angeles Rams 16-10)

I Seahawks riconquistano la leadership della NFC West con una tutt’altro che convincente vittoria in casa dei Los Angeles Rams, che possono mangiarsi mani e piedi per avere buttato via una partita con una incredibile serie di errori. Le 134 yard conquistate in più ed i 21 primi down contro i 15 dei Seahawks non sono bastati ai Rams per contrastare i cinque palloni persi, alcuni in maniera anche rocambolesca, che hanno permesso a Seattle di girare a proprio favore una partita di cui non sono mai riusciti ad avere il completo controllo.

E’ stata una sfida dominata dalle difese, che hanno tenuto a bada gli attacchi avversari tenendo anche il punteggio abbastanza basso: 16-10 per Seattle per 26 punti totali segnati. Contando che i Rams nelle prime quattro partite avevano la miglior media di punti segnati a partita dell’intera lega, è chiaro come la prestazione della difesa degli ospiti sia stata decisamente positiva.
Goff è stato sotto pressione per l’intero incontro, ed anche un tackle esperto come Whitworth ha avuto il suo bel da fare a tenere a bada Frank Clark, forse il meno considerato del quartetto di linea difensiva di Seattle, ma sicuramente il più attivo durante tutta la partita.

La prestazione del giovane numero sedici californiano ne ha sicuramente risentito, ed i numeri sono lì, impietosi, a dimostrarlo: 22/47 per 288 yard, due sack e due intercetti, anche se con l’ultimo drive stava per riabilitare una giornata non proprio positiva. Un piccolo passo indietro rispetto alle prestazioni delle scorse giornate, ma pur sempre meglio rispetto a quanto si vedeva lo scorso anno.

Pubblicità

Se il rookie Cooper Kupp avesse tenuto quella splendida palla lanciatagli in end zone dalle 20 yard con otto secondi sul cronometro, Jared Goff avrebbe infatti completato la sua prima rimonta in carriera e portato a casa una partita che i Rams hanno consegnato agli avversari con le proprie mani.

kupp rams seahawks

Che la giornata non sarebbe stata semplice lo si era capito fin dal primo drive in attacco per i padroni di casa, quando Todd Gurley correva a sinistra per quello che sembrava essere un facile touchdown. Giunto nei pressi della goal line, però, Gurley allungava il pallone tenendolo con una sola mano, permettendo così a Earl Thomas di intervenire e provocare un fumble, con la palla che andava a colpire il piloncino della end zone una frazione di secondo prima che Gurley mettesse il piede fuori dal campo. Per regola i Seahawks ripartivano con un touchback, ed in un sol colpo evitavano sei punti sicuri e ripartivano in attacco.

Era solo il primo dei cinque turnover che i Rams avrebbero commesso durante la partita. Tavon Austin, dopo aver “muffato” il primo punt ricoprendo il pallone, dopo aver segnato il touchdown del 7-0 con una bella corsa, si ripeteva su un fair catch che sembrava del tutto banale, ma questa volta la palla la recuperava Seattle. Fortunatamente la difesa faceva buona guardia e si reimpossessava del pallone grazie all’intercetto di John Johnson, che non trovava modo migliore per festeggiare il suo esordio da starter. Poche azioni dopo Zuerlein piazzava la palla tra i pali portando i Rams sul 10-0.
I Seahawks, però, riuscivano ad andare al riposo in pareggio grazie all’uno due di Graham e Walsh, che impattavano l’incontro.

Il secondo tempo si apriva con l’ennesimo campanello d’allarme per i Rams: Zuerlein sbagliava un field goal facile facile dalle 36, ed i Seahawks ne approfittavano per rispondere con altri tre punti da parte di Walsh, portandosi per la prima volta in vantaggio.

Da quel punto in poi ogni tentativo dei Rams veniva frustrato da un errore o un episodio che ogni volta rimetteva in gioco gli avversari. Due intercetti, inframmezzati da un fumble perso da Goff, permettevano a Russell Wilson, che aveva comunque il suo da fare a scansare la grossa pressione di un front seven finalmente reattivo e difficile da gestire, di portare altri tre punti, sempre grazie al calcio di Walsh, che fissavano il risultato finale.

Una vittoria che la squadra che la conquista normalmente si porta a casa senza troppe discussioni, con la consapevolezza di non aver giocato meglio degli avversari, ma solo capitalizzato al meglio gli errori altrui (e scusate se è poco). L’attacco ha mosso poco il pallone su terra sia con Lacy che con Rawls, ed anche il gioco aereo non è stato dei migliori, con il solo Graham ad impensierire la difesa dei Rams, ma il reparto difensivo ha giocato una partita decisamente sopra la media rispetto a quelle fin qui viste in questa stagione. Sherman è stato evitato come la peste da Goff, e questo ha fatto sì che in pratica la secondaria avesse solo poco più di metà del campo da coprire, con l’ovvio vantaggio di riuscire a disinnescare il gioco aereo avversario.

Nonostante questo, e nonostante Gof non stesse avendo chiaramente una giornata positiva, McVay ha continuato a mettere in aria il pallone, dando a Gurley solo 14 portate, rendendo di fatto inutile il continuo ricorso alla play action, che la difesa dei Seahawks non “beveva” più dal secondo quarto in avanti. Non ha aiutato, inoltre, l’irritante atteggiamento di Sammy Watkins che, per ben due volte, ha mollato la traccia mentre Goff gli lanciava il pallone (ed entrambe le volte aveva bruciato Richard Sherman in copertura…) con il risultato di provocare due incompleti che avrebbero invece potuto essere dei bei guadagni.

Una battuta di arresto per i Rams ed un rilancio per i Seahawks che fanno da preludio ad un interessante scontro divisionale per le settimane a venire.
Per i Rams domenica prossima arriva la terribile difesa dei Jacksonville Jaguars, reduce dai cinque intercetti su Ben Roethlisberger, e sarà interessante vedere come gestirà il proprio gioco Jared Goff, mentre i Seahawks si godranno la bye week.

Pubblicità

Gli highlight della partita

[clear] [ad id=”29259″]
Merchandising Merchandising

Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.