La prima volta a Wembley per vedere la NFL

«Hey Ray Lewis…Let’s go Baltimore!»

Stavo guardando la vetrina di una bakery in Regent Street, avevo indosso la mia maglia dei Baltimore Ravens n.52, Ray Lewis, e queste sono state le prime parole che mi hanno immerso nell’atmosfera della NFL a Londra, la mia prima volta dal vivo per una partita di football americano professionistico.

Erano anni che sognavo di vedere la NFL live, ma ho voluto aspettare che arrivassero i Ravens per soddisfare questo mio grande desiderio. L’emozione della gara la si avverte già dal sabato, passeggiando per le vie di Londra. Purtroppo non c’è stata, come di consueto per la partita dei Jaguars, la chiusura di Regent Street con annesso tripudio di merchandising NFL, ma l’atmosfera era comunque carica ed elettrizzante.

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Passeggiare e incrociare altri fan dei Ravens, dare il cinque a degli sconosciuti accomunati però da una grande passione per la franchigia del Maryland e da un amore per il meraviglioso sport che è il football, è stato strano e bello allo stesso tempo. Più le ore passavano e più l’attesa della partita si faceva spasmodica. Alle 18 di sabato era previsto il ritrovo per tutti i fan dei Ravens al The Admiralty, un pub centralissimo di fronte a Trafalgar Square.

Mi sono accontentato di vedere da fuori quante persone con maglie dei Ravens di ogni colore, numero ed epoca, si stringessero in un’unica passione. Ho anche avuto modo di scambiare quattro chiacchere con una famiglia venuta da Baltimore per l’occasione. E, sinceramente, quando mi ha detto che sono dei season ticket holder, degli abbonati per intenderci, un po’ di invidia l’ho provata, un po’ tanta anche.

Domenica è arrivata in fretta. Wembley è imponente e maestoso, il suo arco d’acciaio è il primo elemento che si nota arrivando dal treno. E avvicinandomi allo stadio mi rendo conto di quante persone ci siano già per la partita alle 11 di mattina.

Ciò che mi colpisce maggiormente è la calma e l’educazione che contraddistingue chiunque arrivi nei pressi dello stadio. La gente si fa qualche selfie, beve una birra, ride e scherza con gli amici, non c’è “casino”. Attorno a Wembley ci sono tante postazioni, ma il mio animo da food blogger si disinteressa del resto e va a guardare la proposta food.

Fondamentalmente ogni palato affamato di partita può essere saziato. C’è la pizza, ci sono gli hamburger, le patatine fritte…e poi ci sono dei panini che solo gli americani potrebbero mangiare. Ho preso comunque un panino bello carico, adatto ad una partita di football. The Tower: con bacon, formaggio e anelli di cipolla fritti, il tutto contornato da patatine fritte.

Lo stand in cui ho acquistato il mio hamburger si trova all’interno della prima cinta di controlli di Wembley, insieme ad altri gazebi che vendono merchandising NFL. L’area principale dello shop, secondo me, era avvicinabile solo armandosi di una santissima pazienza, perché la coda creatasi era tale da scoraggiare chiunque.

wembley

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L’organizzazione, per essere la mia prima volta, mi è sembrata buona. Ci sono svariate aree cantiere intorno allo stadio che obbligano il flusso di turisti in alcune vie e, sicuramente, questa viabilità crea code ed ingorghi.

Quando entro a Wembley rimango letteralmente a bocca aperta. È immenso! Dal mio posto vedo benissimo il campo e mi godo ogni istante del riscaldamento. Ad ogni giocatore, Ravens o Jaguars che sia, lo stadio esplode in un boato.

La gara, purtroppo per i Ravens, non va come avrebbero sperato i tanti tifosi della franchigia di Baltimore e la partita finisce presto in un no-contest. Aldilà del risultato, rimango comunque felice di aver visto per la prima volta una partita NFL dal vivo.

Il gioco scorre molto più rapidamente che in televisione. Le azioni sono velocissime, le pause praticamente impercettibili…e gli americani non riescono a star seduti più di dieci minuti al loro posto prima di andarsi a prendere qualcosa da mangiare o bere.

Nel mio piccolo consiglio a chiunque sia appassionato di questo meraviglioso sport di farsi un regalo e andare a vedere una partita NFL dal vivo. Qualunque sia il risultato, l’esperienza complessiva del weekend sarà molto, molto più importante nei vostri ricordi.

Merchandising Merchandising

Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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