Elliott, Kuechly e Bowman, tre storie del weekend

Gli ultimi due giorni hanno avuto come protagonisti tre giocatori che per motivi diversi probabilmente non vedremo in campo per qualche weekend.

Cominciamo con Ezekiel Elliott, runningback dei Dallas Cowboys. A metà agosto Elliott era stato squalificato per sei giornate dalla NFL dopo una inchiesta su diversi episodi di violenza domestica che hanno coinvolto il giocatore.

Da quel momento è iniziata una battaglia legale della NFLPA contro la NFL.

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La prima sentenza di una Corte Distrettuale del Texas aveva dato ragione al giocatore perché Elliott non aveva avuto una “giusta possibilità di appello” nei confronti di Harold Henderson, il procuratore nominato da Goodell per decidere sul caso in questione.

La NFL si era appellata alla decisione e ieri la quinta sezione della Corte di Appello, con due favorevoli e uno contrario, ha sentenziato che una Corte Distrettuale non ha giurisdizione su questo tipo di casi facendo così decadere la sentenza e rendendo subito effettiva la sospensione di sei partite di Elliott.

Tutto finito? Proprio no, perché la settimana di bye week dei Cowboys permette alla NFLPA di ripresentare appello presso una Corte Distrettuale di New York (città in cui ha sede la NFL) per chiedere una sospensione temporanea della sentenza in attesa di un ulteriore verdetto.

Passiamo a Luke Kuechly fortissimo middle linebacker dei Carolina Panthers. Giovedì sera nella sconfitta contro i Philadelphia Eagles Kuechly è uscito dal campo nel primo tempo ed è adesso sottoposto al cosiddetto “concussion protocol”.

Kuechly è uscito dal campo tenendosi la spalla dopo essere caduto a terra in un contatto con un giocatore di linea d’attacco degli Eagles. Qualche minute dopo è stato accompagnato negli spogliatoi non rientrando più in campo.

Luke Kuechly è stato eletto il miglior giocatore difensivo del 2013, sarebbe al terzo trauma cranico (se venisse confermato quello di giovedì) nelle ultime tre stagioni. Tre partite saltate nel 2015 e tre nel 2016 sempre per la stessa diagnosi è qualcosa che comincia a preoccupare i medici dei Panthers.

Chiudiamo con il “licenziamento” di Navorro Bowman, linebacker dei San Francisco 49ers.

Con un comunicato di ieri sera la franchigia della baia annuncia di aver interrotto il rapporto di lavoro con Bowman dopo che in un colloquio tra il giocatore, l’Head Coach Shanahan e il General Manager Lynch è emerso che non ci sono punti di vista comuni sul futuro del linebacker nei 49ers.

Sembra che l’onerosità del contratto di Bowman (6,5 milioni di dollari l’anno) e la volontà di puntare molto sul rookie Reuben Foster nella posizione di middle linebacker abbiano spinto i 49ers al rilascio del giocatore.

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Abbiamo letto che il procuratore del giocatore era in cerca di una nuova squadra da lunedì, ma che nessuno dei trentuno  team NFL abbia voluto accollarsi il contratto del giocatore permettendo quindi ai 49ers di perfezionare una trade.

Bowman è adesso free agent e crediamo non lo resterà per molto, soprattutto se rivedrà al ribasso le sue richieste.

Con l’addio di Navorro si chiude il capitolo più felice della storia recente dei 49ers che porta alla sconfitta nel Super Bowl contro i Baltimore Ravens. Nel roster attuale rimane solo Joe Staley tra i protagonisti di quella bellissima avventura.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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